Capitolo 2

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Dormire per la prima volta nella casa nuova è stato fantastico. Ho ancora la camera a soqquadro ma questo non è importante. Ieri sera non sono nemmeno riuscita a salutare gli altri, spero di vederli questa mattina prima che escano. Io fortunatamente oggi ho il turno di pomeriggio, quindi stamattina mi dedico a scrivere e a studiare per l'esame.
Scendo le scale e li trovo tutti intorno al tavolo a fare colazione.

"Eccola qui! Ben svegliata nuova coinquilina!" mi saluta Ed.

Mi piaceva quest'accoglienza. L'avevo detto io che erano simpatici.

"Dormito bene?" mi chiede Liam.

Annuisco.

"Tutto perfetto. Mi spiace non avervi salutato ieri sera, ero stanca e mi sono addormentata".

"Ah tranquilla, non c'è problema. Però stasera pensavamo di stare tutti insieme. Insomma una cosa tra di noi. Un po' di pizza e qualche birra, per festeggiare il tuo arrivo. Se ti va puoi portare anche il tuo amico".

"Certo, mi piacerebbe molto".

"Perfetto. Per le 8 saremo tutti a casa allora".

Tra tutti, noto l'assenza di Noah.

"Noah? Come mai non c'è?" chiedo.

"Noah è strano, non farci troppo caso. Esce presto e torna tardi. Ieri c'era lui qui. Com'è andato il primo incontro?" mi chiedono diveriti.

"Ah beh si è presentato solo dopo avermi guardata cadere dalla scale... ma insomma tutto alla grande, dopo mi ha anche aiutato con gli scatoloni. Non mi sembrava così male. Non mi è sembrato rappresentare quello che mi ha detto Liam".

"Strano che ti abbia aiutata, la presenza di una ragazza qua dentro deve avergli fatto girare la testa evidentemente. Ma davvero Ellie, non farci troppo caso. Tende ad essere abbastanza bipolare. A volte ti sembrerà di parlare con più persone contemporaneamente" mi risponde Micheal.

"Ah non esagerate adesso, non dipingetelo come un mostro, è un buon amico" li interrompe Liam.

"Con le nuove persone tende ad essere chiuso e riservato, ma è una buona persona. Solo, non rimanerci troppo male se a volte non ti risponde, ignora o altro. É fatto così" continua.

Annuisco. Non pensavo fosse così complicato. Mi limiterò a stringerci un rapporto tra coinquilini. Mi basta andare d'accordo con tutti gli altri.

"Comunque" interviene Liam.

"Se mi passi il telefono ti segno tutti nostri numeri, così per ogni evenienza potrai scriverci".

Annuisco passandogli il cellulare.

"Ora vado su che ho un sacco di cose da fare. Ci vediamo stasera ragazzi" li saluto.

Questa camera combinata così mi mette solo tanta tristezza. Devo trovare un modo per riempire le pareti e abbellirla. Inizio a frugare negli scatoloni. Sono sicura di aver preso dal mio vecchio appartamento quelle lucine bianco caldo e dal mio ufficio le mollettine. Se riesco a trovarle posso appendere al muro le luci e attaccarci con le mollette le mie foto. Se facessi il tutto sulla parete che c'è dietro al letto avrei fatto metà del lavoro. Nelle altre pareti potrei appenderci i quadri ed il gioco sarebbe fatto.

"Ma dove diavolo sono?" ripeto ad alta voce.

Ho aperto quasi tutte le scatole, ne mancava solo una. Prendo le forbici e la apro. La prima cosa che vedo sono centinaia di foto sparse. Ce ne erano alcune con i miei, altre con Alex e con le mie amiche delle superiori. Vederle mi intristiva un po', insomma il divertimento era assente da un bel po' nella mia vita. Finita scuola avevo passato tutta l'estate a studiare per entrare all'università e non appena entrata ho trovato il lavoro e da lì in poi non mi sono più divertita seriamente, se non con Alex. Forse dovrei ricominciare a mettermi in gioco. Chissà se i ragazzi escono spesso, ero stata così distratta da non aver capito se fossero tipi da festa o meno. Penso che lo scoprirò questa sera.

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