Questa mattina è stata un inferno, sono rimasta tutto il tempo in camera per paura di incontrare Noah, ma è quasi ora di pranzo e mi toccherà scendere a breve. Quando chiudevo gli occhi sentivo ancora il sapore delle sue labbra e questa cosa avrebbe dovuto disgustarmi, invece non era così. Per questo sono ancora nella mia stanza, ma non potevo continuare così. Infilo una felpa, metto le ciabatte e scendo. In salotto con gli altri non c'era. In cucina, invece, trovo Ed e Liam intenti a mettere l'acqua dentro una pentola.
"Ma buongiorno raggio di sole!" mi saluta Ed.
"Pensavi di farla franca venendo giù a quest'ora eh, dai aiutami a mettere la tavola".
"Noah non c'è?" gli chiedo.
Liam scuote la testa.
"Mi ha detto che si fermava fuori con Luke a mangiare e poi lo aiutava per la festa di stasera".
"Perchè? Ti serviva qualcosa? Prima di andarsene mi ha raccontato di ieri sera" mi dice passandomi le posate.
Sbarro gli occhi. Noah ha raccontato a Liam di ieri sera? Non gli aveva mai detto nulla, perchè questo si?
"E.. cosa ti ha detto?" deglutisco.
"Che ti ha aiutata con il personaggio dato che lo rispecchiava abbastanza e che era felice di esserti stato d'aiuto".
Il mio cuore ha ripreso a battere. Mi sono davvero spaventata. Non volevo che qualcun altro venisse immischiato in tutta questa faccenda.
"Perchè? Avrei forse dovuto sapere altro?" mi chiede.
"No no, era solo per capire di cosa ti avesse parlato. Non è successo altro" rispondo sembrando convinta.
Non voglio che Liam, Ed nè nessun altro debba trovarsi in questa situazione. Metterò le cose in chiaro con Noah da sola stasera alla festa di Luke, se ne vorrà parlare, altrimenti lo ignorerò finchè non lo capirà da solo che non voglio avere problemi con lui.
Questa sera alla festa ci saremo stati tutti tranne David e Robert che stavano poco bene, colpa loro che hanno insistito tanto per andare a giocare a calcio sotto la pioggia, Alex gliel'aveva detto che non era una buona idea. A proposito di Alex, lo avevo convinto a farsi andare bene il fatto che andrò alla festa. Sarei andata in ogni caso, ma se lui è d'accordo sto meglio ed evitiamo anche litigi in questo modo. Mi ha consigliato di stare attenta, di guardarmi bene intorno, di non perdere i ragazzi e di chiamarlo se ho bisogno di qualcosa. Classico di Alex, farmi mille raccomandazioni per nulla. Ho solo intenzione di divertirmi con gli altri, però vorrei divertirmi per davvero. Non lo faccio mai e so che con questi ragazzi potrei iniziare a farlo veramente. Non avevo la più pallida idea di cosa avrei potuto mettere, di vestiti ne avevo molti ma uscivo poco e quindi non sapevo proprio come comportarmi, erano questi i momenti in cui avrei voluto una vera amica, ma che dico. Prendo il telefono e scrivo ad Alex di essere da me in dieci minuti. A cosa mi serviva un'amica quando avevo lui? Era sempre stato in grado di consigliarmi su qualsiasi cosa, da un appuntamento a che colore di gloss mettere per sembrare il meno volgare possibile per il primo giorno di lavoro. Il nostro rapporto è qualcosa di unico. Per questo motivo quando Liam mi ha detto che notava un interessa da parte sua non gli ho creduto. Era semplicemente assurdo.
Dopo poco più di dieci minuti eccolo qui, seduto sul mio letto a guardare da lontano i vestiti.
"Non ho ancora capito perchè tu voglia impegnarti tanto per una festa del genere e per quei ragazzi lì" mi ripete.
"Non lo faccio per la festa nè per i ragazzi che ci saranno, solo per me. Sono mesi che non vado ad una festa. Ho vent'anni, non quaranta" ribadisco.
"Sarà. In ogni caso mi piace quell'abito in raso. Quello rosino che c'è la dietro" me lo indica con il dito.

STAI LEGGENDO
Hurricane.
RomanceEllie stava disperatamente cercando una casa in cui stare, una casa diversa dall'appartamento dove viveva adesso con Mya, la sua antipatica coinquilina e collega di lavoro. Il suo sogno era quello di pubblicare il suo romanzo e di essere finalmente...