¤CINQUE¤

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Appena uscì dal caffè iniziai già a vedere le nuvole che stavano per far cadere pesanti gocce d'acqua.

Camminai velocemente, cercando di raggiungere l'appartamento prima che iniziasse a piovere.

Mentre stavo per attraversare la strada, minuscole gocce d'acqua iniziarono a cadere sulla mia pelle mandandomi i brividi lungo la schiena.

La strada si sgomberò perché non passavano più auto.

Attraversai istantaneamente la strada, accelerando il passo per non farmi bagnare dalla pioggia.

Pochi secondi dopo, le minuscole gocce diventarono moderate fino a diventare enormi gocce d'acqua.

Inzupparono quasi subito i miei vestiti, e gemetti per la frustrazione.

Né negozi né case erano presenti in quella particolare strada.

Persino gli alberi non erano presenti, il che rese più difficile per me trovare qualsiasi copertura possibile.

Mi misi a correre di buon passo con i vestiti umidi e bagnati.

Come se la situazione non potesse peggiorare, un'auto passò veloce, spruzzandomi l'acqua.

Volevo imprecare. Come posso arrivarci il più velocemente possibile? Chiesi a me stesso.

Durante i miei pensieri, un'auto si fermò.

L'autista abbassò il finestrino e disse: "Hai bisogno di un passaggio?"

Esitai un po'. Non conosco nemmeno l'autista, ma ho davvero bisogno di un passaggio a casa in questo momento.

Annuii lentamente, non riuscivo nemmeno a vedere la faccia dell'autista ancora d'accordo.

"Beh, cosa stai aspettando? Entra!"

Entrai accanto al posto di guida. Rimasi zitto.

Notai che l'auto non si muoveva, quindi alzai lo sguardo.

I miei occhi si spalancarono e la mente si svuotò. Non può essere.

L'autista mi guardò dritto negli occhi, sembrava osservarmi.

Rimasi senza parole, i ricordi mi tornarono alla mente e le emozioni erano sulle montagne russe.

Quegli occhi delicati, lo sguardo ambiguo che mi intimidiva.

Vedendolo finalmente dopo 2 anni, non sono sicuro se essere felice che sia tornato o essere arrabbiato con lui per avermi lasciato.

Ero senza parole. Non mi aspettavo che fosse lui e nemmeno mi aspettavo di vederlo per così tanto tempo.

Questo ragazzo che sto affrontando in questo momento era lo stesso ragazzo di 2 anni fa che amavo davvero ma che mi lasciò senza dirmi il motivo.

Ero veramente ferito e volevo buttare via i miei sentimenti e poi andare avanti.

Ma ora è qui, di fronte a me. Non credo di poter elaborare questi sentimenti.

Guardai di lato, evitando il suo sguardo.

Rimasi zitto non volendo avere una conversazione.

Lo prese come un segnale e iniziò a guidare.

Notai come ricorda ancora la strada per il mio appartamento, e a quella vista non riuscì a non sorridere.

Alzai lentamente gli occhi, osservando di nascosto i suoi lineamenti.

I suoi occhi erano intimidatori come sempre, il naso a punta e le labbra carnose e sottili.

Anche la sua mascella era più affilata. Rimasi sbalordito, dopo anni finalmente riesco a rivedere la sua faccia.

Non ho mai dimenticato quelle belle caratteristiche di lui.

Notò il mio sguardo puntato su di lui, così si mise di fronte a me.

"Ancora bello vero?" Sorrise scherzosamente.

Distolsi lo sguardo, cercando di non guardarlo più.

"Dai. Parlami per favore?"

A SECOND CHANCE | JAYWONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora