¤SETTE¤

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Mi guardò in modo inaspettato.

"Hai finito di pensare?" Chiese

"Oh, mi dispiace di essermi distratto". Lo guardai timidamente.

"A cosa stavi pensando?" Si avvicinò.

"A te." Coprì subito la mia bocca. Cosa stavo dicendo?!

I suoi occhi si spalancarono e poi sorrise molto brillantemente.

"Non sei andato avanti?"

Non deludendo il mio orgoglio, risposi: "In realtà l'ho fatto".

Finsi un sorriso. Non posso fargli pensare che sono troppo debole per non lasciarlo andare dopo 2 anni.

Il suo sorriso luminoso si trasformò immediatamente in uno triste. "Mh okay, questi 2 anni hanno portato un cambiamento."

Non sapevo come rispondere.

"Vado ora, grazie per il passaggio."

Aprì la portiera, stavo per andarmene quando mi afferrò la mano.

"Mi sei mancato." Disse ed io tornai con il sorriso.

Tolsi la sua mano dalla mia e andai direttamente nel mio appartamento.

Chiusi la porta, appoggiandomi ad essa finché non scoppiai a piangere.

La sincerità nella sua voce mi fece pensare che mi ama ancora.

Ma non voglio solo supporre. Dopo quei 2 anni, probabilmente avrà già in mente qualcuno che è la ragione per cui mi ha lasciato.

Stavo piangendo così forte che il mio amico sentì i miei singhiozzi dal secondo piano.

"Accidenti, cosa è successo? Sei zuppo." Sì avvicinò.

Lo abbracciai istintivamente. "Hyung, mi manca."

Sapeva di chi stavo parlando. "Wonie, sono passati 2 anni. Probabilmente ora sta vivendo una vita in America."

"Ma l'ho appena incontrato." Borbottai sulla sua maglietta.

"Tu cosa?" Ruppe l'abbraccio.

"Sunoo-hyung, l'ho incontrato."

"Ma è in America?"

"Deve essere tornato indietro. M-mi ha portato lui qui." Scoppiai di nuovo a piangere.

"Shh, andrà tutto bene." Disse facendomi dei cerchi sulla schiena per darmi conforto.

"Ha detto che gli manco." Dissi.

Continuammo a stare in quella posizione per circa un minuto finché non mi calmai.

"Devi fare un bagno, Wonie. Potresti ammalarti." Mi accompagnò in bagno e se ne andò.


Finii di fare il bagno, mi cambiai con una maglietta oversize e pantaloni larghi.

Andai nella stanza di Sunoo-hyung. Avevo solo bisogno di qualcuno con cui parlare e sarebbe stato un ottimo consigliere e ascoltatore.

Andai dritto verso il suo letto, lo abracciai  e appoggiai la mia testa sulla sua spalla.

Era sdraiato, quindi io ero sopra di lui.

"Cosa c'è?"

"Hyung~, cosa devo fare?" gli chiesi piagnucolando.

Dopo qualche istante di silenzio, sospirò.

"Sai, se è così stupido da andarsene, sii abbastanza intelligente da lasciarlo andare".

Mi misi a sedere. "Ma ha detto che gli sono mancato."

"Se dice che gli sei mancato, non significa che ti ama ancora".

La più piccola speranza che avevo, svanì all'istante.

"Lo amavi abbastanza da lasciarlo andare. Ora hai bisogno di amarti abbastanza da lasciarlo andare." Disse tutto sinceramente.

"Ma non posso." Ero di nuovo sul punto di piangere.

Sospirò soltanto. "Sai cosa, ascolta per bene queste parole che sto per dire."

Annuii e lo guardai.

"Puoi andare avanti solo se accetti che il suo amore per te non c'è più." Rimasi in silenzio.

"Se gli manchi davvero, allora c'è la possibilità che sia tornato qui in Corea per riaverti indietro. Se questa possibilità è corretta, allora dipende da te. Se lo accetti ancora una volta o no." Lui continuò.

Lo ringraziai, senza dimenticare di abbracciarlo. "Grazie hyung, sei davvero il migliore."

"Certo che lo sono." Ridacchiò. "Ora torna in camera tua e riposati un po'."

"Lo farò, ti ringrazio." Uscì dalla stanza, sentendomi leggermente felice perché sono riuscito a parlarne.

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Doppio aggiornamento :)

A SECOND CHANCE | JAYWONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora