𝗳𝗼𝗹𝗹𝗼𝘄 𝘁𝗵𝗲 𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁

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«Oh tesoro, sei proprio cotto»
«Dici?»dissi con un filo di voce.
«Ricorda solo che se ci credi veramente, lo incontrerai non importa quando, succederà»
«Nonna» la richiamai.
«dimmi»rispose.
«ti voglio bene»
lei non rispose mi abbracciò.

«segui il cuore, sempre»

Giorgio's pov
*Il giorno dopo a scuola*
Anche oggi a scuola che bello. Dissi con massimo disprezzo odiavo stare lì nonostante a me interessasse lo studio ma era diventata una tortura, che ne sai a qui tizi potrebbe andare a caso di volermi picchiare, può succedere in qualsiasi momento non lo posso sapere. L'unica cosa a cui volevo pensare era Alex le parole della nonna mi avevano fatto riflettere molto, la nonna aveva ragione Alex era più di un migliore amico... Molto di più.
«Giorgio? Sta ascoltando» una voce mi riportò alla realtà era la prof di inglese mi piaceva molto la sua materia, era molto portato per l'inglese, ritenevo la pronuncia delle parole rilassante e molto orecchiabile infatti ascoltavo molta musica inglese.
«Scusi prof ero distratto»
le risposi in maniera educata.
«Ok, cerca di prestare più attenzione per favore, non mi deludere»
«Assolutamente» Sentivo delle risate alle mie spalle era chiaro ridevano di me ma ormai non ci facevo più caso. Cercai di concentrarmi il più possibile alle lezione, le ore passarono velocemente ne ero felice anche perchè oggi subito dopo pranzo avrei dovuto registrare insieme a tutti gli altri una nuova serie, lyon ci aveva anticipato che si chiamava "minecraft epidemia". Suonò l'ultima campanella, presi lo skateboard e iniziai a dirigermi verso casa, sentivo che qualcuno mi seguiva o faceva la mia stessa strada perciò mi girai e avrei voluto vedere qualsiasi cosa ma non lui. Era Tommaso il capo dei bulletti infatti non era solo aveva tutta la sua gang come la chiama lui la cosa peggiore? Mi stavano inseguendo così in preda al panico iniziai ad aumentare la velocità andando sempre più veloce ma bastò una pietra lanciata dal medesimo e caddi a terra arrivarono Tommaso e i suoi schiavi che mi iniziarono a tirare pietre addosso continuando a urlarmi i peggiori insulti non so con quale coraggio però mi riuscì ad alzare e tirargli un pugno cercai lo skateboard ma inutile dire che lo avevano distrutto, iniziai a correre come non avevo mai fatto, il telefono mi squillava non era per nulla il momento giusto però era Lyon dovevo rispondere ma improvvisamente mi si annebbiò la vista e sentii una fortissima fitta allo stomaco mi avevano colpito la testa con le pietre più volte, strinsi i denti e risposi al telefono continuando a correre «Ratto di fogna, sei in ritardo per la nuova seriee» urlò lyon causandomi un maggior mal di testa «lo so scusami» dissi con voce affannata, si ripresento un'altra fitta allo stomaco mi scappo un gemito di dolore «Mh» «topo tutto apposto? Dove sei»
Lyon lo aveva notato, mi girai e vidi dinuovo tommaso che correva dietro di me «Si si tranquillo tutto apposto ma ora devo chiudere ti chiamo tra poco» chiusi la chiamata ma da li buio non vidi più nulla, ero svenuto, mi svegliai presi il telefono ma alzandomi mi cominciò un forte mal di testa toccai con delicatezza il punto da cui proveniva il dolore, era dietro la testa usciva sangue e non poco,mi avevano sicuramente continuato a picchiare dopo che svenni, guardando il telefono notai che era passata un ora, era pieno di chiamate da parte della nonna, di mamma e papà perchè sarei dovuto tornare direttamente a casa della nonna dopo scuola e lei sicuramente aveva avvisato i miei che non stavo tornando, che posso fare? Se mi alzo cado non sono in grado di fare un passo, chiamare aiuto? Si sicuramente era la cosa più sensata ma lo devo fare ora chi chiamo la nonna non ha la macchina i miei sono a lavoro ci metterebbero tutti troppo come mi disse la nonna decisi di seguire il cuore scorrendo notai delle chiamate da Lyon Anna e Alex, chiamai Alex non so perche in quel momento pensai che una persona lontana chilometri da me potesse aiutarmi ma il cuore diceva quello lo dovevo ascoltare, no?

*Chiamata tra alex e giorgio*
«Aleex» dissi urlando con voce tremante.
«Giorgioo oh mio dio, dove sei giorgio che succede siamo tutti preoccupatissimi» disse lui e nonostante non potessi vederlo percepivo che aveva le lacrime a gli occhi...
«Alex ti prego aiuto chiama qualcuno alex sono s- sono dietro la scuola aleex» Scoppiai a piangere ma non era il momento giusto non potevo stavo sanguinando dovevo calmarmi ma come? Come potevo, come?
«Cucciolo respira, pensa che io sia li ad aiutarti adesso non so come tu ci sia finito però, alzati fallo per me, io so che puoi, fallo ti prego ho il numero di tua mamma ma so che è a lavoro sarebbe inutile, quindi ovunque tu sia spero solo che la mia voce ti possa aiutare, respira se solo potessi giorgio sai che ciò non ti succederebbe» si fermò un attimo stava respirando sembrava preoccupato e anche tanto stava piangendo? Nella mia testa c'erano troppe domande, pero mentre lui parlava mi incitava io non so come ma mi ero alzato sentivo meno dolore lui mi distraeva stavo riuscendo a camminare. Andai verso casa della nonna era vicina alla scuola non ci voleva molto. Lui mi continuava a parlare.
«Cucciolo ti prego, non pensare vedrai tra poco sarà tutto finito, ci riuscirai»
«A-Alex tu sei incredibile»

Ero arrivato davanti casa della nonna suonai lei apri di corsa e io caddi tra le sue braccia ancora in chiamata con alex
Lui non parlava aveva capito che ero arrivato, appena la nonna mi prese io svenni nuovamente probabilmente per l'eccessivo sforzo compiuto.

Alex's pov
ok si stavo piangendo ma il solo pensiero di quello che gli poteva accadere mi uccideva, era troppo importante per me ma allo stesso tempo non volevo mostrarmi debole non potevo io dovevo essere la sua forza, per me, per lui, per NOI...

Nonna's pov
Notai che giorgio aveva il telefono connesso ad una chiamata il contatto era salvato come "Alexino💙".
Capì subito che stava parlando con il ragazzo di cui mi raccontava ieri.
Inziai a parlare mentre medicavo la brutta ferita che Giorgio aveva dietro la testa.
«Pronto, Alex giusto?»
«Si sono io, lei è la nonna?»
Il ragazzo era preoccupatissimo si sentiva da come pronunciava ogni singola parola.
«Esattamente sono la nonna di giorgio» affermai.
«Perfavore mi dica come sta, mi ha fatto preoccupare tantissimo»
chiese lui turbato.
«Ragazzo, ad essere sincera ha una brutta ferita dietro la nuca ed è pieno di lividi su tutto il corpo, so che non desideravi una risposta del genere ma è la verità, tu sai mica cosa gli è successo?»
«No per nulla anzi vorrei saperlo con tutto me stesso, cio che le posso dire e che appena ho ricevuto la sua chiamata, ho risposto subito perchè già lo avevo chiamato svariate volte senza una risposta, mi chiese aiuto ma io potevo solo dirgli cose gentili e incoraggiarlo ma non so quanto sia stato di aiuto...» Si vede quanto il ragazzo tenga a mio nipote cercai di rassicurarlo...
«Alex fidati conosco bene mio nipote e se ha chiamato te piuttosto che chiamare alla sottoscritta, significa che in qualche modo sapeva che potevi aiutarlo, e anche se ci sono chilometri di distanza so che lo hai fatto, perchè altrimenti giorgio non sarebbe qui davanti a me.»

«Si riprenderà?»
Non riusciva proprio a darsi pace.

«Si stai tranquillo, gli serve solo un di riposo, e magari gli servi tu.»

Alex's pov
«Posso vederlo?»
chiesi io imbarazzato ma non importava, dovevo vederlo ne avo bisogno dovevo capire come era conciato, il mio topolino.
«Come potrei dirti no, che tu sia il suo migliore amico o qualcosa in più certo non sarò io a impedirti di vederlo»
«fai pure una videochiamata»
affermò lei. E così feci.
«Oh, ma che bello, quindi sei tu questo Alex di cui tanto mi parla mio nipote»
Il mio viso divenne rosso fuoco, aveva parlato di me a sua nonna, non ci credevo, l'anziana donna aveva sicuramente notato il colorito, infatti la senti sussurrare "l'amore" e guarda caso divenni ancora più rosso a sentire quelle parole.
«Ragazzo» mi richiamo lei.
«Si»
«Trattalo bene, so che ne sei capace vedo nei tuoi occhi quanto ci tieni, non nasconderlo»
Giorgio aveva ragione sua nonna era una persona stupenda...così, così saggia.
«Lei ha ragione, ci tengo come la mia vita, lui è la mia vita»
«Ve bene io vi lascio soli penso che tra poco si sveglierà lo lascio a te sotto i tuoi occhi mi fido eh, sappi che siete proprio una bella coppia!»
Quelle parole mi fecero venire le farfalle allo stomaco e una reazione incontrollabile di adrenalina. Eppure dissi «No no non stiamo insieme»
«Non ancora» disse lei uscendo dalla stanza. Quella donna era un mito.

Fᴏʀ Tʜᴇ Iɴғɪɴɪᴛʏ ||ᵗʰᵉᵇᵃᵈⁿᵃᵘᵗˢ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora