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Skipe time

T/n pov

In quel momento la testa mi faceva un male bestiale e i miei occhi pulsavano per quanto avevo pianto…

Ero ancora un po’ confusa.

Ero confusa su quello che io provassi per Himiko.

Non mi era mai capitato di provare dei sentimenti così forti verso una persona.

….

Decisi così di alzarmi da terra e di dirigermi subito verso la cucina…

Una volta lì aprì il frigo e vi trovai all’interno varie bottiglie di whisky, che tirai fuori immediatamente.

Non ero solita bere, ma in quel momento sentivo di averne un gran bisogno.

Sapevo che dopo quello che era successo, Himiko non mi avrebbe mai più voluto rivolgere la parola e questo mi spezzava il cuore.

Era tutta colpa mia.

“Ho rovinato tutto…non posso più farmi perdonare o chiarire con lei ormai…” pensai, mentre stappavo una delle bottiglie.

Skipe time

Credo che in quel momento fossero circa le due di notte…

Io ero ancora in cucina, attorniata da almeno 4 bottiglie vuote di quel alcolico di cui ormai, non ricordavo nemmeno il nome.

Appoggiata sul tavolo, con le braccia e la testa completamente stese su di esso, mentre stavo seduta su una sedia di legno scricchiolante e cercavo di smaltire la sbornia…

Anche se ero ancora bella ubriaca.

Avevo provato ad alzarmi per potermene andare in camera mia, ma non c’ero riuscita, la testa mi girava troppo forte anche solo se provavo ad alzarla di poco.

“E tu che ci fai qui?” mi domandò una voce familiare.

Nonostante in quel momento, avessi la mente parecchio annebbiata, riconobbi che quella era la voce di Dabi.

“Ehhhhhhh…” risposi io sospirando, ancora mezza cosciente e mezza no.

“Cazzo, ma sei ubriaca?!” esclamò il ragazzo, avvicinandosi a me.

Io sospirai un'altra volta.

A quel punto il ragazzo si mise a guardarmi da capo a piedi per circa un minuto.

"Be...non è una cosa negativa dopo tutto..." Disse, ghignando.

Dopo di che sospirò, prendendomi in braccio e mettendomi su una delle sue spalle.

“Mhmm nooo…voglio dormire lìiii…” dissi io, non rendendomi conto di che cosa stesse facendo.

A quel punto Dabi mi diede una pacca sul culo dicendo: “Non ci penso neanche…stai brava donna…”

“Mmmmmmm nooo...” dissi io, mentre penzolavo dalla sua spalla.

….

⚠️TW:

Dopo un po’ io e lui arrivammo nella sua stanza e lui dopo avermi rimessa a terra, mi spinse sul suo letto, posizionandosi immediatamente sopra di me, mentre mi teneva fermi polsi e caviglie.

In quel momento, avevo la mente annebbiata dal alcol e non capivo cosa stesse succedendo…

E in quale razza di situazione mi ero andata a cacciare.

“Eh hai pianto? Deve essere successo qualcosa di grave se ti sei ridotta in questo stato…” disse lui, asciugandomi le lacrime e ghignando, mentre con un ginocchio iniziò a massaggiare il mio clitoride, andando sotto la gonna che indossavo.

“Mmmm no…non voglio…” dissi io ancora confusa.

In quel momento nella mia testa c’era solo un gran casino.

Non so perché dopo un po’ smisi di oppormi, lasciando che il ragazzo facesse ciò che voleva di me.

Probabilmente perché dopo poco ero svenuta per via della sonnolenza provocata dall’aver bevuto troppo.

Mi ricordo solo che ero confusa e spaesata.

Non capivo cosa volessi davvero e chi avessi veramente di fronte.

Ero molto triste e il mio cuore faceva male.

Non capivo se ero un mostro o meno…

Come avevo potuto far stare a quel modo Himiko.

Mi meritavo quello che stava succedendo? E la situazione in cui mi trovavo?

Era la mia punizione?

Al tempo…

Con la mente e le azioni completamente controllate dalla troppa quantità di alcol nel mio sangue…

Pensai, prima di perdere i sensi, che se avessi smesso di oppormi, lasciando che il Dabi facesse ciò che voleva, tutto si sarebbe sistemato e le mie emozioni e i miei sentimenti si sarebbero chiariti.

Ma già nel profondo del mio cuore sapevo, che non sarebbe mai stato così.

Perché con la lucidità che avevo in quel momento per un secondo avevo pensato che quello che provavo per Toga fosse sbagliato…

E che forse se avessi lasciato fare a Dabi, tutto sarebbe tornato alla “normalità”, quella normalità che fin da piccola ti insegnano.

Ma poi mi ero subito ricordata, che come diceva Toga, la normalità in verità era l’essere anormali.

Andare contro la società, contro tutto quello che gli altri consideravano “Normale”.

Chi poteva mai fermare l’amore che una persona provava?
Nessuno.

Era quella la risposta.

Ma proprio quando lo avevo pensato, la stanchezza aveva preso il sopravvento e non avevo avuto il tempo di fermarlo.

Avevo solo detto l’ultimo e importante “No” prima di perdere i sensi.

Se potessi tornare indietro nel tempo, probabilmente quella sera non rifarei l’errore di bere così tanto dalla disperazione.

Ma purtroppo quella sera non potei fermare le conseguenze di aver bevuto troppo e allora successe…

La goccia che fece traboccare il vaso…

L’azione che da lì a poche ore mi avrebbe fatto scoppiare.

Quello che mi avrebbe rotto il cuore in ulteriori frantumi.

Quella notte…

Io T/n T/c ero stata stuprata da Dabi, che si era approfittato delle mie condizioni e aveva fatto ciò che voleva con il mio corpo privo di sensi…

Senza che io potessi nemmeno ribattere.

Angolo autrice

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto.

Non ho voluto descrivere le azioni di questa notte perché mi sarei fatta schifo da sola; visto che lo stupro non è una cosa su cui scherzare o romanzarci sopra.

E quindi ho preferito trattare questa cosa in modo "leggero"...

Senza entrare nei dettagli.

Spero che voi possiate capire la mia scelta.

Ci vediamo presto con il prossimo capitolo.

-Eli 🌺

In a rainy day {Toga HimikoxReader}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora