quello è l'ultimo attacco di panico che mi ricordo di avere avuto, varie sedute e corazza dopo l'altra sono diventata molto più forte come persona,
e gran parte del merito lo devo anche a Dam,

all'inizio la rabbia nei suoi confronti era tanta, perfino dopo un attacco di panico non sono riuscita a stare zitta
"m'hai fatto tanto male"
il mio frontman mi aveva appena spezzato il cuore eppure ero lì avvinghiata a lui che mi sorreggeva nel bel mezzo dei residui di un attacco di panico
"Vic perdoname sono stato un coglione, non dovevamo fare niente ieri"
"mi sa che a cogliona so io, mi so' lasciata trattare da te come na bambolina de pezza... Da na botta e via"
altre due lacrime solcarono le mie guance mentre tenevo lo sguardo fisso al cielo, per evitare di guardarlo
"Victoria per me non sarai mai una di quelle, è per questo che ti ho dette quelle cose e che penso che abbiamo sbagliato ieri, perché non voglio rovinare niente, men che meno er nostro rapporto" quasi violentemente mi aveva afferrato il mento per riportarmi giù lo sguardo
"libera de credermi o meno"
le mie gambe erano finalmente in grado di sorreggermi di nuovo così dopo averlo spinto via ero tornata dentro a prendere il basso,
riuscita lo trovavo lì impalato nello stesso punto di prima
"Dam io ieri ho fatto l'amore con te, ti ho dato tutta me stessa e questo vor dire fa l'amore, fare sesso e basta per me non esiste"
"come cazzo fa ad essere amore se noi non ci amiamo?"
non sapevo che dire a quel punto,
dovevamo ancora arrivare a quel livello di amicizia in cui imparavamo a capirci da una semplice occhiata
"forse ieri per n'attimo t'ho amato"
il dolore c'era ancora, tutto, ma la rabbia adesso prevaleva.
Mi diressi verso la strada, senza aspettare una sua risposta.



"ahh quanto ti voglio bene"
"piccola di papà, paperella di papà"
ha iniziato a chiamarmi papera quando ho mosso i primi passi, per via del mio strano modo di camminare
"non sai quanto sò fiero de te Vic"
suscitando un sorriso più grande della mia faccia, mi da un bacio sulla fronte prima di allontanarsi e prendermi il viso tra le mani
"me l'avevi già detto"
"e se non ti spiace te lo dico de nuovo"
"no non mi dispiace per niente"
mi sento così simile a lui, colori diversi ma stesse identiche espressioni, stesso naso e stesso sguardo, per non parlare del carattere poi,
sono come lui
"allora Veronica?"
"è uscita con Chili"
"ma come io torno e lei esce?"
"amore mio tranquilla stasera torna così ceniamo insieme"
mi da un bacio sulla guancia e mi lascia in cucina da sola, dove morta di fame, addento subito un pezzo di pane
"ah già m'ero scordato. Victoria! Potresti se non ti dispiace buttà a mmonnizza!!"
"va bene vado pà"
esco dalla cucina soffermandomi davanti alla foto di papà e mamma sulla parete del corridoio
"chissà che pensi te invece de me mor"
accarezzo la sua immagine con un dito,
quanto mi piacerebbe sentirmelo dire anche da lei, che è orgogliosa di me

"Vic!"
alle spalle dei cassonetti il mio vicino di casa richiama la mia attenzione
"ahhh! Roby!"
gli corro incontro saltandogli praticamente addosso
"ma come tu torni e Ale non me dice niente, non sono riusciuto a salutarti manco quando sei tornata subito dopo l'Eurovision"
mi da un bacio sulla guancia e mi mette a terra
"ma in realtà è stato improvviso dovevamo tornare domani"
il suo bel sorriso si illumina mentre mi guarda e io lo ricambio subito.
Roby c'è sempre stato per me, fin da quando giocavamo in strada e il suo giardino splendido è uno dei miei posti preferiti in assoluto;
mi faceva entrare dal cancelletto sul retro quando eravamo piccoli e ci passavo delle ore, tant'è che i miei si sono spaventati più volte per le mie scomparse
"allora come ci si sente ad avere un star internazionale come vicina?"
scherzo mettendomi in posa da super diva
"ah cominciamo bene l'Europa ti ha dato alla testa"
rido e gli schiaffeggio la spalla
"aoh guarda che so sempre a stessa, fama o non fama, sono una persona normale"
"sì che ha realizzato quello che voleva,
sono fiero di te Vic"
Roby è così diverso da me, è sempre stato un ragazzo semplice e tranquillo nella vita e nello stile, io sono una pazza estrosa (in senso buono) eppure siamo sempre andati d'accordo
"Vic!!"
"amoooooree mio!!"
mia sorella ha mollato il guinzaglio di Chili che mi sono subito abbassata per accogliere tra le braccia
"ma come amore mio solo al cane!?"
porgo il mio bel barboncino a Roby per poter stritolare mia sorella... e lasciarmi stritolare,
rischiamo di cadere entrambe perché mi salta in braccio e non faccio in tempo a stabilizzarmi subito
"ma quanto mi sei mancata"
la sua voce sulla mia spalla mi giunge bassissima
"no Nica per favore niente lacrime che mi fai piange pure a me"
le sue gambe mollano il mio busto e toccano terra
"ah grazie, pesi n'sacco ormai"
"stronza!"
accarezzo il viso della mia sorellina, o meglio della donna che è diventata, asciugandole subito una lacrimuccia,

quanto è bella la mia Cleopatra, con questi enormi occhioni alla bambi che nascondono un caratterino ancora più ribelle del mio
"per favore dimmi che resti armeno un mese mò eh"
mia sorella è stata super sincera con me da quando ho iniziato ad andare in tour, mi ha sempre detto di essere felice se lo ero anch'io, ma allo stesso tempo di preferire quando i Måneskin ancora erano degli sconosciuti, perché mi aveva tutta per lei e poteva starmi vicino
"non lo so Nica, dipende dal tour e anche dal covid cacchio"
sul suo bel faccino tondo appare un broncio
"no sta volta almeno un mese devi restare cacchio"
mi fa il verso e mi abbraccia di nuovo
"ciao Roby"
saluta il nostro vicino alle mie spalle e poi arriva il suo argomento preferito
"allooora... Dam quando lo posso vedere"
alzo le sopracciglia
"che c'è? M'è mancato anche lui"

Fear for... YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora