"Vic!"
al mio rientro a casa, mi sento chiamare da Roby un attimo dopo essere scesa dalla macchina
"hey"
"prove tutto il giorno?"
"si sono a pezzi"
mi raggiunge sorridendomi e senza dire nulla, punta i suoi occhi nei miei
"che c'è?"
"nulla, ti sto solo guardando"
"bella faccia da zombie eh?"
"... bella faccia e basta"
inaspettatamente mi accarezza delicatamente la guancia con due dita
"cosa fai?"
fermo la sua mano e la sua espressione si fa mortificata
"scusa m'è venuto automatico"
"che cazzo fai!"
si stava avvicinando un po' troppo per i miei gusti
"volevo darti un bacio"
"bhe non pensarci più, siamo amici da quando ti metti a baciarmi"
abbassa per un secondo la testa, quasi come se stesse pensando a cosa dire
"Vic è difficile... Starti vicino sempre ed evitare di essere attratto da te"
sono disorientata, non capisco cosa vuole
"è da un po' che volevo dirtelo... Quando sei tornata dall'Eurovision l'ho capito definitivamente.
È da un paio d'anni che mi piaci Victoria, non solo come amica"
la sua mano torna sul mio viso velocemente, prima che la mia possa allontanarla di nuovo
"no dai Roby, ma che cavolo dici, sei mio amico, sei mio amico da na vita, non voglio che le cose cambino"
"Vic per favore lo so, è difficile, però ti voglio, ti voglio tanto Vic"
"cosa fai?"
le sue mani finiscono sui miei fianchi, me li serrano costringendomi a indietreggiare e a spingerlo perché mi molli
"cosa cazzo fai! Lasciami!"
come tornando in se, Roby mi lascia e attacca a guardarmi fisso
"mi dispiace... Scusa"
con un'espressione mortificata gira i tacchi e rientra in casa, lasciandomi sola e mortificata quasi quanto lui.
Mi dispiace di averlo respinto così, ma come fa ad uscirsene con <<mi piaci>> da un momento all'altro, è pazzo.
Entro in casa e non trovo nè pa' nè Nica, ma sono talmente stanca che non m'interessa sapere dove siano. Mi lascio cadere sul divano, con le mani sui fianchi, dove Roby prima mi ha stretta al punto da farmi male, lo so che non voleva, lo conosco, è stato solo un momento particolare; perché quelli che vogliono far male sul serio ho imparato a riconoscerli... Precisamente 4 anni fa

È stata una relazione sbagliata lo riconosco, ma allora non pensavo alla lontananza o alla differenza d'età;
eravamo usciti da poco da X-factor, un musicista di quasi quarant'anni era l'esperienza più figa del mondo per me.
Thomas è stato il primo a cui ho detto che iniziavo a uscire con lui
"Vic statte attenta, per lui sei come un bocconcino prelibato"
ho evitato di dirlo a papà perché non era ancora una cosa seria e non lo sarebbe diventata visto com'è andata a finire.
Quando ho svelato la cosa anche a Dam e Ethan, il mio migliore amico non mi ha detto nulla, è semplicemente rimasto all'idea, mi ha rivolto uno sguardo che avrebbe spaventato chiunque.
Avevamo finito le prove e un attimo prima che potessi uscire dalla porta, il mio frontman mi aveva afferrata per un braccio approfittando della stanza ormai vuota
"oh Dam che fai?"
aveva chiuso la porta dietro di se e si era girato con quello sguardo che avrebbe terrorizzato un bambino
"tu che stai a fà vorresti dire"
la presa sul mio braccio era fitta, quasi mi bruciava sulla pelle
"Dam arrivamo al punto, che c'è?"
"Vic io ne ho sentite cose su quello, ha giocato con un sacco di persone, cosa vuoi? Che giochi anche con te"
era solo preoccupato per me ma con la sua iperprotettività mi stava quasi offendendo
"decido io per me e so distinguere gli stronzi da tutti gli altri" dicevo così, ma aveva ragione lui
"invece me sa che proprio non lo sai fà"
aveva allentanto la presa senza però lasciarmi andare.
Cercavo di placare la rabbia che provavo nei suoi confronti, d'altronde voleva solo proteggermi
"Damiano lasciami per favore"
aveva finalmente mollato il mio braccio e come se fosse stato lui quello offeso da me, mi aveva tutt'a un tratto negato lo sguardo, come se si fosse sentito ferito dalle mie parole, si era voltato e se n'era andato.
Non serve neanche dire che un attimo dopo gli stavo correndo dietro
"Dam!"
si era fermato, permettendomi di abbracciargli la schiena
"scusascusascusascusa, non avercela con me, lo so che vuoi solo che io stia bene"
tra baci sulle spalle e carezze aspettavo che mi degnasse anche solo di un gesto. Perché per quanto mi dia fastidio ammetterlo sono orgogliosa si, ma non tanto quanto lui
"mi fa stare bene Dam e se mi farà stare male ci sarai tu, come sempre"
in quel momento si era girato di fronte a me respingendo le mie braccia
"io ci sarò sempre Vic, ma perché sono il tuo migliore amico, non c'azzecca un cazzo col fatto che dovresti buttarti tra le braccia de qualcuno che non te merita"
con le mani tra i capelli, allora lunghi, se n'era andato, lasciandomi sola in quel corridoio gelido.

Fear for... YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora