Erano passati pochi giorni dall'incidente e Louis si sentiva malissimo.
Harry non gli parlava, nemmeno quando il ragazzo dagli occhi blu provava ad avvicinarsi.
Faceva male sapere che gli aveva tolto qualcosa di così importante e poi l'aveva lasciato solo.
Louis pensò che comunque quel momento sarebbe arrivato, ma poi, come poteva fidarsi di Harry? Giocava con i sentimenti degli altri, soprattutto i suoi, doveva evitarlo.
***
Louis stava camminando verso il suo armadietto, immerso tra i suoi pensieri con le cuffiette alle orecchie.
Canticchiava silenziosamente e, quando si rese conto di quello che stava facendo sospirò. Lo faceva solo quando era nervoso o triste, evidentemente al suo cuore non era piaciuto quello che gli aveva fatto il riccio.
Arrivò all'armadietto, lo aprì per prendere il libro di scienze quando improvvisamente si richiuse.
C'era Harry appoggiato all'armadietto accanto al suo. Stava ridacchiando.
"Ciao Louis!"
E il ragazzo cosa fece? Se ne andò.
***
Okay, la sua tattica nell'ignorare Harry non funzionò molto bene, perché quest'ultimo lo seguì fino in classe.
"Perché mi stai ignorando? Ho fatto qualcosa?"
Louis continuò a non prestargli attenzione mentre prendeva appunti sulla lezione di cinese.
Sembrava molto più interessato all'insegnante super noioso che al ragazzo di fianco a lui. Che decisamente non era noioso o invisibile.
"Lou?"
La voce del riccio si alzò.
"Senti, mi dispiace per non averti parlato per tutto questo tempo, ma mi sentivo strano e... spaventato."
Louis alzò lo sguardo.
"Puoi perdonarmi?"
Sospirando, annuì.
"Grazie! Grazie! Grazie! Domani verresti alla partita con me?"
Il ragazzo ci pensò su per qualche secondo e poi annuì di nuovo.
Harry era raggiante.
***
Un altro giorno era passato e non era stato nemmeno così male.
A parte a casa. Lì sì che andava male.
Si avvicinò alla porta e sentì qualcuno che piangeva.
Entrò nell'abitazione e appoggiò la borsa a terra, poi si diresse verso la cucina.
Appena attraversò la soglia, il ragazzo vide il patrigno che piangeva con una foto in mano.
Si accorse che Louis era lì, ma non fece nulla.
La foto era stata scattata durante la loro prima notte di nozze e quando la vide, a Louis si strinse il cuore.
Mise una mano sulla spalla dell'uomo, per cercare di confortarlo.
Lui guardò il ragazzo e sospirò.
"Mi manca, Lou. Mi manca così tanto."
A momenti avrebbe ricominciato a piangere, così Louis lo abbracciò.
"Manca anche a me." sussurrò.
Il patrigno perse completamente la dignità iniziando a singhiozzare rumorosamente.
Il ragazzo gli strofinò la schiena e l'uomo tirò su con il naso facendo un cenno verso la porta con la testa.
Il ragazzo uscì e si diresse in camera trascinando la borsa.
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Mute || Italian Translation
أدب الهواةLouis Tomlinson. 17 anni e muto. Beh, mutismo selettivo. Smise di parlare 4 anni fa. "Perché?" chiederete voi. Beh, sai, Louis era una delle persone più amate della scuola... finché non ha fatto coming out. É diventato vittima di bullismo. Dal bullo...