Thorn
Ad accoglierci nel territorio nemico solo una fitta nebbia. Stavamo tutti in allerta, i cavalli camminavano piano e cercavamo di non fare alcun rumore. Non eravamo in molti quindi non ci veniva male.
Non incontrammo ne alberi, ne segni di vita. Tutto era deserto. Dove eravamo?
"Cos'è questa nebbia" disse George "sarà un inganno?"
"Un inganno?" chiesi per saperne di più
"Non lo sai? Da questo lato ci sono le depositarie!"
"Cosa sarebbero?" chiese il principe
"Siete partiti in missione senza sapere cosa stiamo andando a combattere? Direi che siamo a posto!" disse sarcastico. "Le depositarie sono vere e proprie streghe! State attenti a non lasciarvi incantare dai loro sguardi affascinanti, prima conquistano il vostro cuore e poi.." fece segno con il pollice sul collo.
"E i mostri di cui tanto si parla?" chiese un giovane dietro di noi.
"Sono loro i mostri. Hanno grandi poteri, controllano le emozioni , il tempo, i fatti... non c'è da stupirsi se non ci hanno già visti e ci stanno ingannando con questa nebbia così fitta." Spiegò George
"Non voglio morire mio principe" disse il ragazzo " Vi prego torniamo indietro.." disse quasi in lacrime
"Come ti chiami ragazzo?" fermò il cavallo il principe. Feci lo stesso voltandomi
"Lu.. Lucas mio principe.." disse tremante
"Capisco il tuo timore, ma ormai non possiamo ritirarci" disse troppo sdolcinato per essere un capitano. "La nostra nave è già tornata indietro" spiegò
"Non ci servono femminucce." Presi la parola. Mi facevano solo innervosire certi tipi. Perché arruolarsi se hai il coraggio di un poppante? "Torna indietro da solo se vuoi soldato."
"Ma signore.." disse
"Thorn, non essere così duro. Ha lasciato la moglie gravida per essere qui e combattere al nostro fianco.." si rivolse a me il principe ereditario. Lo guardai duro
"Ognuno di noi ha lasciato qualcosa a cui tiene dall'altro lato o peggio, ha perso qualcuno per colpa di questi mostri. Il minimo che mi aspetto da un soldato e non tremare di paura per una storiella e un po' di nebbia." Dissi.
"In marcia!" urlò George e così continuò il nostro cammino. Vagammo per circa un ora, dopo un ragazzo lanciò l'allarme.
"Signore, signore!"
Ci voltiamo verso la fine della truppa e notiamo che la nebbia ci ha letteralmente inghiottiti. Da questa sbuca il soldato allarmato
"Signore! Mancano uomini... Paul era dieto di me .. e .. dopo di lui Mark e ... Elliot! Signore sono rimasto ultimo della fila!" urlava questo . Sgranai gli occhi per osservare meglio. Mancavano almeno dieci uomini. Persi a causa della nebbia?
"Paul" urlò "Elliot!" urlava a squarciagola il nome dei compagni. Ma niente.
"Li abbiamo persi!" continuava esasperato
"Stà zitto idiota o ci farai morire tutti!" sussurrò George "L'avevo detto. E' un trucco per confonderci. Restate vicini!" Ordinò. Notai agitazione nelle sue parole
"George, qualcuno ha mai descritto l'aspetto di questi mostri?" chiesi avvicinandomi al suo cavallo
"Sono identici agli umani" mi disse
Qualche minuto dopo voltandomi, vidi ancora meno uomini. Fermai il cavallo e mi rivolsi a George ed al principe che stavano in testa.
"Dov'è finito il soldato di poco fa?" Il ragazzo che aveva lanciato l'allarme era sparito.
Contai i soldati, eravamo rimasti in sedici su un esercito di cinquanta soldati
"Signore, sono rimasto ultimo" disse un uomo "Quando siamo partiti ero il ventiseiesimo" disse
"Che diavolo sta succedendo?" disse il principe "Afferrate le redini dei compagni, dobbiamo restare uniti!" ordinò
"Signore torniamo indietro" propose qualcuno
"Non si torna indietro!" urlai
Era tutto troppo strano. I soldati si perdevano confusi dalla nebbia o c'era qualcuno attorno a noi? Perché non li sentivamo?
Ad un certo punto, un urlo ci fece gelare il sangue
"Sono qui!" urlò un soldato che teneva strette le redini del compagno accanto. Qualcosa o qualcuno lo tirava dalla gamba ma riuscivo a vedere a causa della nebbia.
"Lasciami, lasciami!" urlò il compagno accanto. Quando questo non lasciò le redini, il soldato si gettò da cavallo tornando indietro correndo.
"Davvero coraggiosi i soldati di questa spedizione" commentò George al mio fianco mentre ci dirigevamo verso il soldato in difficoltà.
Afferrai la gamba del soldato e con sorpresa notai che nessuno l'aveva afferrata! Era come se ci fosse un vento o una forza che lo tirava. Voltai lo sguardo di lato e rimasi ancora più shoccato. A fare il tutto era una semplice nonnina che tenendo le mani a forma di croce sussurrava qualcosa. Era quasi tenera, con i capelli bianchi raccolti e la sua statura minuta. Apparentemente priva di qualsiasi tipo di energia, sembrava molto concentrata.
Era lei. Era lei l'artefice di tutto. Aveva creato la nebbia, ora quella forza che ci stava facendo perdere soldati.
Non persi tempo e provai a colpirla ma qualcosa mi bloccò. Coscienza? Si trattava di un'anziana. Le parole di George mi tornarono in mente.
"Sono loro i mostri. Hanno grandi poteri, controllano il clima, il tempo, i fatti... non c'è da stupirsi se non ci hanno già visti e ci stanno ingannando con questa nebbia così fitta"
Era un mostro punto.
"Tu, mostro!" urli attirando la sua attenzione. La nonnina lo osservò, sembrava spaventata.
E' solo un illusione, mi dissi.
Così la colpì, non troppo forte da ucciderla ma nemmeno troppo piano da lasciarla sveglia. Perdeva sangue dal braccio e sparì in qualche secondo avvolta dalla fitta nebbia.
Il soldato tornò padrone del proprio corpo ma la nebbia non cessava, al contrario divenne più fitta e in pochi istanti mi resi conto di essermi isolato dagli altri. Mi ero perso anch'io!
Non fiatai per non essere notato da altri esseri ma qualcosa mi colpì al volto.
"L'hai ferita!" era la voce di un uomo ma non riuscivo a vederlo.
Mi preparai in posizione d'attacco ma venni ferito ad una gamba da non so nemmeno cosa. Mi accasciai a terra dal dolore, poi lo vidi. Era come me. Un ragazzo.
Era un giovane ragazzo dalla pelle perfetta, capelli biondi legati in una coda e occhi meravigliosamente azzurri ma pieno d'odio e di rabbia. Pensai che sarebbe potuto essere un qualsiasi ragazzo normale ma poi pensai a mia madre e tutta la determinazione che avevo tornò ad impadronirsi di me.
Mi rimisi in piedi e gli saltai addosso. Iniziò una rissa, sentivo i tuoni nel cielo, iniziò a piovere.
Improvvisamente venni intrappolato, delle liane mi avevano immobilizzato mentre questo mi si parò davanti.
"Non riesci a muoverti eh?" disse contento. Notai la sua mano, l'aveva vicino al corpo ma faceva dei gesti e le dita erano veri e propri rami. Tornarono normali solo dopo avermi liberato. Riuscivano anche a cambiare aspetto? Possibile che la vecchietta di prima... fosse lui !
"Dovrei ucciderti per quello che avete fatto, per aver colpito la nostra madre" mi disse
"Dovrei ucciderti io invece, te e tutta la tua razza per tutto quello che avete fatto!" urlai colmo di rabbia
Poi la vidi. La creatura più bella che avessi mai visto.
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UN NUOVO MONDO
FantasyUN NUOVO MONDO -INSIEME- La storia di un mondo diviso e completamente nel caos. Un mondo messo in ginocchio da una guerra che va avanti da generazioni e dove tutti uccidono tutti. Thorn e Marienne avevano giurato di uccidersi a vista d'occhio ma...