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THORN

Avevo sepolto tutti tranne Elga. Sulle croci in legno avevo scritto i nomi di ognuno di loro. Non piansi, ero abituato al dolore ma quello scenario era struggente.

 Magicamente erano apparsi fiori dappertutto. Mi voltai sapendo che non nascono fiori nei ghiacciai. Osservai a lungo quel viso rigato dalle lacrime. Aveva lo sguardo perso.

"Dobbiamo andare." Le sussurrai avvicinandomi. Non staccò gli occhi da quelle croci. Né un cenno, né una parola. Misi lo zaino sulle spalle iniziando il cammino da solo. Poco dopo mi raggiunse.

Nessuno dei due diceva niente. Mancava qualche ora di cammino, poi avremmo attraversato il confine e finalmente saremmo tornati alle terre di mezzo. Volevo parlarle, non sopportavo quel silenzio. Non sapevo cosa dire, come consolarla, avrei dovuto dirle che sarebbe andato tutto bene?

"Hai freddo?" Che idiota! Avrei fatto più figura stando zitto. Certo che aveva freddo, ci trovavamo con dieci gradi sotto zero!

"Si" Rispose con voce flebile "Ma non è un problema." Continuò triste. Avevo imparato a conoscerla abbastanza da capire che stava per piangere. Eppure non lo fece. Non ci pensai due volte a togliermi il giaccone che mi aveva dato Omar e poggiarlo sulle sue spalle. Si bloccò di colpo guardandomi con una strana espressione

"Non devi." Mi disse

"Ma è ciò che voglio "Precisai.

"Fra qualche minuto attraverseremo il confine e torneremo alle terre centrali, prima di allora vorrei che tu sappia che ti ammiro davvero Marienne . "

Mi guardò con una faccia ancora più stranita

"Sono venuto qui per distruggere tutto ciò che sarebbe apparso sul mio cammino. Ho sempre pensato a voi come dei mostri, streghe che uccidevano per puro piacere. Ma mi sbagliavo. La mia ignoranza mi ha reso cieco. Perdonami."

Notai un leggero sorriso e una luce diversa nei suoi occhi.

"Voglio che tu possa considerarmi un amico e non una minaccia, spero possa farlo anche la tua gente. Parlerò con il principe, è una persona buona e gentile, mi darà ascolto. Vi aiuteremo contro i ribelli." Conclusi.

"Le tue parole ti fanno onore" disse sorridendo "Sarei lieta di collaborare con voi e riunire le terre." Disse infine.

Quanto mi piaceva quando mi guardava in quel modo. Notai il suo sguardo cadere sulla mia spalla ferita, il sangue aveva macchiato la manica del maglione

"Cos'è stato?"

"Non è niente, devo essermi ferito questa mattina con quei nordici." Il suo sguardo ricadde nel profondo

"Non accadrà più." Disse duramente.

Qualche ora dopo vidi l'imbarcazione che ci avrebbe portato dall'altra parte. Stavamo per tornare nelle terre miti, le terre centrali. Marienne pagò l'attraversata con delle monete d'oro. La nave era enorme, centinaia di persone correvano per non perdere un passaggio. Una volta imbarcati ci affidarono una cabina, avremmo viaggiato per tutta la notte.

La porta della cabina cigolò al nostro ingresso. Era umida e fredda, non vi era riscaldamento artificiale e mancavano le coperte ai letti.

"Wow. Fantastico!" commentai osservando la muffa sulle pareti

"Meglio di niente.." disse sedendosi sul materasso spoglio.

Aprì l'armadio, trovai una coperta e due cuscini, uno era praticamente divorato dai topi. Li mostrai alla mia compagna di viaggio come fossero trofei. Lei sorrise e poi mi invitò a sedermi al suo fianco.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 10, 2021 ⏰

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