The Beauty and The Beast ||L.S.||

Capitolo Otto - Harry

''Guardala'' mormora Louis, le braccia strette al petto mentre se le sfrega. Nel buio della stanza, non si può vedere come gli occhi tra le fessure della maschera siano confusi. ''E' proprio- L'ho trovata così, Niall. Saranno due settimane che non entro qui dentro per guardarle.''

''E' praticamente morta'' mormora il biondo, osservando con occhi sgranati la rosa dell'Ego: è piegata verso il basso, come se la corolla fosse improvvisamente troppo pesante da sostenere, con solo due petali raggrinziti e grigiastri a resistere sul pistillo. Il cameriere si sposta, schiudendo le labbra. ''E guarda quella delle Lacrime! Più di là che di qua. Cavolo, Louis, questo è davvero...'' Niall termina il giro, spegnendosi come un fiammifero all'aria. ''... Fantastico.''

La rosa dell'Amore ha solo quattro petali appena raggrinziti, mentre tutti gli altri le riposano ai piedi, ma il suo stelo è ancora alto e forte, appena piegato, più per la folata d'aria dal balcone che per il peso della corolla. Fissa, quasi sbeffeggia, sia Niall che Louis, e sembra ridacchiare del loro umore del momento, come se percepisse di esserne la colpevole.

''Non credo sia colpa mia'' mormora Louis, nel buio. ''O di Harry, certo. Semplicemente, abbiamo avuto poco tempo.''

''Ma.. gliene hai parlato?'' interviene subito Niall, rimettendosi dritto. ''Gli hai detto che la sera del ballo è anche la tua ultima sera e che- Avete fatto passi da gigante, insomma, guarda le altre due rose che-''

''Niall.'' interrompe Louis, avvicinandosi e fissando la cupola con odio. Sospira, mentre la luce delle rose si riflette sulla sua maschera. ''Non ho fatto niente del genere. Harry ha... Stravolto tutto quello che ero, ma l'appassirsi delle rose dipende da cose che io ho detto e fatto, solo che quella dell'Amore è diversa. Deve essere detto da entrambi, e...'' sospira, sfregandosi inutilmente il naso, in un riflesso involontario ''Io non voglio dirglielo. Lui è così... Buono, Niall, che semplicemente si sforzerebbe per farlo succedere prima della fine. E io voglio solo godermi la sua compagnia al cento per cento, senza che lui sappia che ce l'aveva quasi fatta. E se me lo dicesse senza pensarlo, solo per provare? Non ne uscirei vivo, Ni.''

''Ma se tu glielo chiedessi e basta, dicendogli-''

''Non dipende da lui, da me o dalla mia maschera'' interrompe ancora Louis, sorprendentemente tranquillo e sereno. ''Non abbiamo avuto tempo. Solo questo. Sono sull'ottima strada per amare Harry per tutta la vita, ma non ne varò l'occasione. Riuscirei a dirglielo con sincerità? Sì, probabilmente sì. Lui non credo, Niall, ma non perché sono una Bestia. Ho capito che non c'entra niente.'' assicura, sospirando. ''Semplicemente, queste cose hanno delle tempistiche che non possiamo permetterci. Fa solo più male sapere di esserci andato terribilmente vicino.''

''Nemmeno un bacio?'' chiede il biondo, dopo un minuto di silenzio. ''Forse-''

''Potrei essere così egoista da chiederglielo la sera del mio compleanno, dopo avergli spiegato che il tempo si esaurirà a mezzanotte. Credo me lo concederebbe, Niall. Ma se la rosa dell'Ego e quella delle Lacrime sono guidate da azioni, credo che quella dell'Amore abbia bisogno di parole. E mi ucciderebbe vedere Harry dirmele senza pensarle davvero, quindi...''

Niall gli circonda la vita con le braccia, poggiando il viso di porcellana contro la sua spalla. ''Mi dispiace così, così tanto, Lou.''

''Vorrei solo...'' biascica la Bestia, con voce tremante. La rosa delle Lacrime perde un altro petalo. ''Vorrei solo tirarvi fuori di qui. Non posso permettere che voi diventiate statue per il mio comportamento, Niall, e non- Non-''

''Non fa niente'' interrompe lui, stringendolo un po' di più quando sente un singhiozzo scuoterlo. ''Non siamo arrabbiati con te. Non potremmo mai essere arrabbiati con te, Lou. Nessuno di noi. Sarà...'' ingoia un groppo in gola, ma riesce a continuare a parlare. ''Sarà solo un secondo, e poi basta.''