le diecimilavoci si sono spente

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i giorni successivi fu tutto abbastanza tranquillo,sangio stava andando in hotel per salutare maria e giulia,giulia quando lo vide entrare dalle porte vetrate fece un respiro profondo,l'effetto che gli faceva era folle,qualcosa di inspiegabile,lui si avvicinò alle due salutandole per poi prendere il polso di giulia "possiamo parlare?" gli sussurrò a bassa voce,sangio sapeva giulia non sarebbe più andata via,e sangio ormai viveva a roma,giulia annuì seguendolo,si chiusero in uno sgabuzzino "dimmi" disse lei poggiando la schiena sul muro gelido "non ci riesco giulia,ho passato un anno di merda senza di te,ed ora,ora che ti ho rivisto,non resisto" disse lui mentre continuava ad attorcigliarsi i capelli e fumare una sigaretta "sangio lo so,quando ti vedo,quando ti vedo penso a quanto cazzo vorrei stare con te,perché si,mi facevi stare bene,da quando ci siamo lasciati...le diecimilavoci sono tornate,e ora mi dicono di no,non posso farlo,non voglio soffrire di nuovo" "digli di stare zitte giulia,la comandi tu la tua mente" disse lui mettendo la mano sulla maniglia mentre lei cercando di aprire "giovanni,scusami" chiuse la porta uscendo.
sangio rimase nello sgabuzzino con le mani fra i capelli,la sigaretta fra le dita e le lacrime salate che gli bagnavano le labbra screpolate dal freddo della bella roma d'inverno,giulia corse in camera,iniziando a piangere,piangeva così forte che la zia bussò per vedere se era tutto bene,giulia rispose di sì continuando a piangere.
stavano soffrendo,senza sangio giulia stava male,lui la faceva sentire libera,viceversa sangio con giulia,forse chi non ha mai provato queste sensazioni non potrà mai capire il vuoto nello stomaco che si sente,le ginocchie che tremano e i sensi di colpa alle stelle.
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lui tornò nel suo attico facendosi una doccia mentre nella sua testa continuava a pensare all'incontro avvenuto poche ore prima,era in sala mentre osservava le stelle dalle grosse vetrate e si infilava la felpona sopra ai pantaloni di tuta con le sue solite ciabatte,quando ad un certo punto sentì l'ascensore del salotto aprirsi,si girò,la squadrò,era giulia,bagnata fradicia dalla pioggia che aveva preso per raggiungerlo "le diecimilavoci,si sono,spente" disse lei per poi saltargli in braccio,si iniziarono a baciare,improvvisamente quel vuoto si riempì,di gioia,felicità,serenità,finalmente erano riusciti ad essere felici,giulia si staccò sorridendo "ti amo sangio,ti amo da morire" "anch'io giulia,ti amo" disse lui per poi farla mettere sul letto continuandola a baciare,mentre facevano l'amore tutta la notte ritrovandosi addormentati tra le braccia dell'altro "promettimi che non ci lasceremo più" "promessa" disse lui ridendo.

angolo autrice
eii,la storia termina qui,vi è piaciuta?vi leggo ma non posso rispondere per questioni di mail♥️

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