Together again

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Aleksander era steso a terra e i suoi occhi osservavano l'ultima conquista di Alina, era riuscita a distruggere la faglia alla fine e decisamente non come si era aspettato.

Non si era neanche aspettato di morire in quel modo, trafitto da un pugnale fatto di acciaio Grisha e che fosse stata proprio l'evocaluce a impugnarlo.

Era forse stata misericordia la sua? Non voleva vederlo soffrire quando lui aveva realizzato di essere completamente da solo un'altra volta?

Alina aveva completamente perso il suo potere, sua madre non c'era più. Nessuno avrebbe condiviso l'eternità con lui.

Era un dolore troppo grande da sopportare, stava prendendo il sopravvento su di lui come tanti anni prima. E si era distratto.

Nonostante fossero i suoi ultimi istanti di vita non rimpiangeva quello che aveva fatto, perlomeno non tutto.

Dall'esterno gli altri pensavano solo che lui fosse assetato di potere e che le sue decisioni non avessero uno scopo. La parte riguardante il potere era in parzialmente vera, nel corso degli anni era rimasto ossessionato dalla ricerca degli amplificatori, ma sempre con l'obiettivo finale ben chiaro in lui: creare un Paese sicuro per tutti i Grisha.

Nel corso del tempo aveva dovuto prendere delle decisioni difficili e di dubbia moralità, però non le aveva prese sempre a cuor leggero.

Con l'ultimo fiato che gli rimaneva in corpo sussurrò il nome che non pronunciava da troppo tempo, il nome di una persona amata e che lo aveva sempre compreso:

"Luda.."

Un sorriso si aprì sul suo volto morente, i muscoli del viso ormai quasi disabituati da quell'espressione.

"Sono qui, amore mio.." una leggera brezza portò quella risposta, era la voce di lei.

A quel dolce suono una lacrima solitaria si fece strada sul suo viso, chiuse gli occhi e il suo cuore smise di battere.

Aleksander si lasciò guidare fino a ritrovarsi in piedi in forma di spirito accanto al suo corpo inerte e senza vita.

Vedeva Alina e Mal di nuovo insieme e ormai non gli importava più.

Il mondo dei vivi non gli importava più, ora si sentiva in pace.

Sentì un lieve fruscio dietro di lui, si voltò e la vide.

Era lì, incantevole come la ricordava.

I suoi lunghi capelli castano rossicci scossi misteriosamente dal leggero vento, indossava una lunga veste azzurra che metteva in risalto quegli splendidi occhi di ghiaccio.

Per i Santi quanto gli era mancata.

Rivederla lo aveva riportato a quattrocento anni prima.

Il suo cuore riprese inspiegabilmente a battere più forte, era forse un'eco del sentimento che provava per la sua anima gemella?

"Sei venuta.." il tono di lui sembrava incredulo.

"Avevi dei dubbi?" domandò allora lei socchiudendo gli occhi.

"Io.." lui cercava le parole adatte.

Come poteva riassumere quello che aveva fatto in tutti quegli anni? Di alcune cose non andava fiero.

"Non hai bisogno di giustificarti con me, Aleksander.." gli ricordò lei, Luda aveva intuito dove erano andati i pensieri del suo amato "Anche se non potevi vedermi o sentirmi io sono sempre stata accanto a te.." gli spiegò avvicinandosi. "La mia anima non poteva rimanere separata dalla tua.."

Lei alzò la mano e gli toccò una guancia.

Bastò quel semplice tocco per far crollare di nuovo i muri che lui aveva pazientemente ricostruito, era un'abilità che solo lei aveva.

Alina ci era andata vicina, ma esisteva una sola anima gemella e la sua era indubbiamente Luda.

"Mi sei mancata.." mormorò lui dolcemente.

"Lo so.." disse lei non staccandogli gli occhi di dosso.

Ossidiana penetrante e ghiaccio fuso si erano finalmente incontrati di nuovo.

C'era qualcosa però nello sguardo di lui, qualcosa lo tormentava.

"Luda, io.." voleva parlarle di quello che aveva sentito per Alina, lui sentiva la necessità di spiegarle.

"Non dire nulla.." lei gli appoggiò una mano sulla bocca interrompendolo e di nuovo intuendo quello che lui stava pensando, era decisamente un dono quello di lei. "Hai passato così tanto tempo da solo e il mio unico desiderio sarebbe stato vederti un'altra volta felice.."

Lui scosse la testa incredulo, cosa aveva fatto per meritarsi una simile persona?

"Moya lyubov'.." le sussurrò dolcemente quell'appellativo accorciando ancora di più la distanza tra i loro volti.

E finalmente le loro bocche si incontrarono di nuovo, si riscoprirono dopo tutti quegli anni, ma allo stesso tempo era come se non fosse passato un singolo giorno dalla loro separazione.

Aleksander e Luda alla fine avevano ottenuto quello che desideravano, decisamente non nel modo che avevano previsto, ma si trattava pur sempre dell'eternità.

L'eternità di due anime gemelle che non si sarebbero mai più separate.


Musica ->

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Questa one shot può essere vista come naturale proseguimento della storia, così come si legge nei libri, nella prima trilogia, ovviamente ho fatto una piccola modifica e fatto in modo che Aleksander e Luda si riunissero alla fine.

Fatemi sapere cosa ne pensate della musica ;)

Spero vi sia piaciuto!

Alla prossima settimana.

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