RAFE CAMERON

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È il mio primo capitolo,spero vi piaccia (mi dispiace se magari altre persone hanno scritto un immagina simile ma non sono nel fandom di outer banks da tanto quindi non ho letto molte storie)

Il racconto è scritto in prima persona

Sono le sette di mattina e io mi sono appena svegliata per passare la giornata più bella della mia vita.
Mi chiamo t/n e sono la cugina di kiara,abitavo anch'io alle outer banks ma poi per il lavoro di mio padre ho dovuto cambiare città ma ora sto per ritornare...

Sono passate 8 ore e noi stiamo pranzando con dei panini già fatti perché stiamo per prendere il traghetto.

Siamo appena scesi dal traghetto,questo posto è stupendo,non ci vengo da quando ho 12 anni e ora ne ho 19.
Quasi immediatamente vado nel ristorante dei miei zii,appena entrata loro non mi riconoscono neanche ma dopo qualche attimo di esitazione vengono subito ad abbracciarmi;dopo aver chiacchierato per un paio di minuti mi dicono,finalmente,dov'è kiara. Mentre sto andando verso il retro vedo,con la coda dell'occhio,un ragazzo che continua a fissarmi,"è carino" penso mentre sono arrivata alla porta che da sul retro.

Appena arrivo li vedo tutti li di spalle a parlare,tranne john b che è nel senso opposto e subito si alza e mi viene ad abbracciare,attirando l'attenzione degli altri.
JB:T/N da quanto tempo,sei cresciuta tantissimo
IO:grazie john b,anche tu, a quanto vedo sei diventato un fregno
JB: AHAHAHAH
Gli altri dopo avermi riconosciuto vengono ad abbracciarmi e mi presentano sarah,la fidanzata di john b. Stiamo un'oretta a parlare fuori,nel retro, ma inizia a piovere quindi andiamo dentro al ristorante,trovando i miei genitori parlare con i genitori di kiara.
Ad un certo punto una voce mi fa girare...era il ragazzo che mi fissava prima.
JJ:cosa vuoi cameron?
R:non mi presentate la vostra amica?
K:Rafe sta lontano da lei
rafe,il suo nome è rafe.
K:Ora se non ti dispiace dovremmo proprio andare.
R:mi dispiace eccome ma d'accordo
una volta che se n'è andato al suo tavolo parlo io
IO:ragazzi voi andate devo fare una cosa
Dopo che sono usciti mi dirigo verso il tavolo di rafe
IO:t/n
IO:mi chiamo t/n
RAFE:bel nome,rafe. Non dovresti stare qui o i tuoi amici se la prenderanno.
IO:infatti,me ne sto per andare ma prima, dammi la mano
dopo che ti ha dato la mano scrivi sopra il tuo numero di telefono con una penna che aveva tua madre in borsa. E poi mi dirigo verso l'uscita per andare dagli altri.

Durante il pomeriggio con gli altri non usato il telefono ma quando ritorno a casa vedo i messaggi delle mie amiche e il suo.
messaggio:allora,t/n,che ne dici di incontrarci domani al molo alle 21?
tu gli rispondi:certo,ci vediamo domani.
Ora che ci pensi bene da bambina avevi un amico che si chiamava così e ti ricordi anche di esservi fidanzati all'incirca all'età di 9 anni,beh che dire anche da piccola avevo bei gusti.
E ti addormenti con la sua immagine impressa nella tua mente.

spazio autrice
questo è il primo capitolo,ovviamente ci sarà una seconda parte.
Spero che vi sia piaciuto.
(Scriverò la seconda parte domani)

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