Capitolo 8.

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Sabato, Maggio. 23.00

«Sali?» mi chiede poi. Io faccio ''no'' con la testa. «Va' alla festa. Troverò un passaggio.»
«Non costringermi a metterti di forza in auto, Allie.» sbuffa. Odio il modo in cui dice il mio nome, è troppo serio.
Io entro in auto dopo qualche minuto. «Perché non sei alla festa?» chiedo.
«Perché non c'è altro posto dove vorrei essere, anche se non so cosa succederà adesso.» dice e mi si stringe il cuore.
Lo fisso. «Non vuoi essermi amico?»
«Certo che voglio. Ma vorrei anche saltarti addosso come l'altra volta, credi che sia sbagliato?» dice. Io arrossisco.
«Non voglio perderti.»
Lui mi fissa per qualche secondo ed io sostengo il suo sguardo. «Neanche io.»
«Allora non andartene.» dico. Lui sorride tristemente e si dirige verso casa mia.

«Allora buonanotte, Allie.» dice Jamie accompagnandomi alla porta di casa mia.
Io lo fermo. «Promettimi una cosa.» dico guardandolo.
«Come se fosse facile, adesso.» sbuffa.
«Non è cambiato niente!»
«E' cambiato il mio modo di vederti!» usa il mio stesso tono.
Io apro la bocca e poi la richiudo. «Come mi vedi?»
Lui guarda da un'altra parte. «Lascia perdere. Cosa vuoi che ti prometta?»
«Che non mi lascerai.»
Torna a guardarmi. «Io non voglio lasciarti.»
Gli sorrido e gli prendo la mano aprendo la porta. «Allora vieni.» dico.
Lui non si muove e sembra confuso. «Cosa?»
«Non ti sto invitando a fare sesso. Vieni.» ridacchio.
Lui mi segue. «Perché pensi sempre al sesso, Lily? Devi solo chiedere, lo sai.» ride anche lui, io arrossisco quando mi accorgo che in salotto ci sono i miei ancora svegli.
Jamie si ricompone. «Salve.» saluta sorridendo ed ecco che rivedo il Jamie della festa.
Mamma gli sorride e papà ci guarda interrogativo. «Okay.» dico. «Noi stiamo andando di sopra, non...preoccupatevi.» arrossisco perché questo discorso si sta facendo imbarazzante.

Saliamo in camera.
«Girati un attimo.» dico mentre prendo di nuovo i leggins.
Lui sbuffa mentre si gira. «Perché sono qui?» chiede mentre indosso i leggins.
«L'altra sera volevi starmi vicino fin quando mi addormentavo.» dico.
Lui torna a guardarmi. «L'altra sera volevo fare altro, Lily.»
«Hai detto che non ne avevi l'intenzione.» arrossisco sedendomi sul letto.
Lui ride. «Dovevo pur dire qualcosa!»
Lo fisso per un po', poi lui fissa il gelato accanto al letto. «E'...gelato?» chiede, io annuisco.
«Posso mangiarlo?»
Io rido. «Certo.» dico pensando al fatto che lui non ha mangiato per colpa mia. E pensando anche che ormai quel gelato non sarà più molto gelato.
Dopo aver preso il gelato ed essersi sistemato vicino a me guardiamo un po' di tv e ogni tanto lui tenta di farmi mangiare con scarsi risultati.
Quando finisce il gelato io mi metto sotto le coperte e lui fa lo stesso stringendomi. Forse mi sto convincendo che tornerà tutto normale.
Mentre mi accoccolo a lui mi viene in mente una domanda.

«Perché mi chiami Lily?» chiedo guardandolo. Lui ricambia il mio sguardo.
Ci mette un po' per rispondere. «Quando Matt ci ha presentati tu eri imbarazzata.» sorride. «Allora ripetesti il tuo nome due volte ed io capii Lily. E' da tanto che ti chiamo così.»
«Beh, hai bisogno di un controllo d'udito.» rido.
Lui mi accarezza la guancia ed io chiudo gli occhi. «A cosa pensi in questo momento?» chiede.
''Penso a quanto sono stata cogliona a rifiutarti e che probabilmente me ne pentirò!''
«A quanto sono stanca.» mento. «Tu?»
Butta fuori l'aria. «Non è il caso di dirlo.»
Io lo guardo interrogativa e poi la porta si apre. Jamie scatta subito in avanti e si sente un urlo.
L'urlo di... «J!» esclamo. «Ma cosa...?»
Lei chiude la porta ed entra insieme a Matt. «Uno, cosa ci fai tu qui?» chiede rivolgendosi a Jamie e indicandolo. «E soprattutto...nel suo letto?
Due, non vedevo l'ora di vederti per raccontarti della serata ed ecco che ti trovo a letto con lui?» indica poi me.
«Noi non-» comincio cercando di protestare alla sua pessima scelta dei vocaboli.
«Tre, ho bisogno di togliere questi tacchi.» dice e se li toglie tirandoli in un angolo della stanza.
«Potreste anche rispondere!» sbuffa poi.
Io mi stacco da Jamie. «Ci ho provato!»
Lei mi fissa alzando un sopracciglio.
Dopo che lei e Matt si sono seduti vicino a me e Jamie sul letto, io racconto della mia giornata di merda e di Jamie che viene a prendermi tralasciando i dettagli che spiegano che lui vorrebbe saltarmi addosso, in poche parole.

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