Sabato, Maggio.
Il poco preavviso di Jamie oggi non ha aiutato per niente la mia mente. Stamattina io e J siamo letteralmente scappate di casa per sistemare i miei capelli e per decidere quale vestito avrei dovuto indossare la sera, cosa a cui non avrei dato molta importanza.
Alla fine optiamo per un vestito color crema (J dice che mette in risalto i miei capelli rossi) e delle scarpe in tinta. I capelli sono leggermente arricciati e il trucco non è molto forte.
Durante i ''preparativi'' J dice che era a conoscenza di questa festa perché Jamie l'aveva invitata giorni prima. All'inizio resto un po' delusa ma poi penso alla sera prima, e pensare alla sera prima mi fa pensare alle sue mani su di me, che mi toccano un modo diverso degli altri giorni e le farfalle cominciano a volare nel mio stomaco.
«Ma vi siete baciati, almeno?» chiede J mentre finisce di arricciarmi i capelli.
«No!» esclamo e per poco non mi brucio col ferro.
Lei scrolla le spalle. «Succederà.»
Io alzo gli occhi al cielo.Dopo avermi detto miliardi di volte quanto sono bella stasera, e sottolineamo stasera, bussano alla porta.
J va ad aprire saltellando sui suoi tacchi in tinta col vestito a fiori, pronta per la festa dell'associazione studentesca.
Matt entra e la bacia. Ha indosso un maglioncino...verde? Ah si, la festa.
Dietro di lui entra Jamie e il mio cuore manca di un battito. E' elegantissimo nella sua camicia chiara (che si abbina al mio vestito, oddio) e dei jeans stretti...troppo stretti da far mancare l'aria anche a me. I capelli poi non sono in disordine, ma perfettamente ordinati e perfettamente perfetti.
Lui apre la bocca e la richiude. Poi si decide e viene a darmi un lungo bacio sulla fronte. «Oddio.» sussurra. «Sei bellissima.»
Sento il cuore minacciare di uscire dal petto e arrossisco violentemente. Mi limito a sorridere sperando che non faccia molto caso al fatto che sto tremando fra le sue mani.
Non so proprio cosa mi sta succedendo.
Jamie mi posa una mano sulla schiena e fa un sorriso strano.
«Non è fantastica, J?» chiede J a Jamie. Sembra quasi uno scioglilingua.
Lui mi stringe. «E' sempre fantastica.»
«Quindi vi bacerete, stasera?» squitta J. Io arrossisco e Jamie sembra serio. Poi le sorride alzando un sopracciglio. «Spera solo che non piova.»
J mi guarda strano. «Di cosa parla?»
Io scrollo le spalle ridendo.Dopo aver salutato tutti andiamo in auto e Jamie, dopo aver fatto il rituale dell'attaccarmi la cintura, cambia subito umore.
«Tutto okay?» chiedo giocando con le mani. Le mie unghie sono rovinate e sicuramente faranno una pessima figura stasera.
«Certo che no! Non dovevo portarti con me.» dice e un po' mi ferisce.
«Troppo tardi, allora.»
Lui mi fissa e mette in moto. Il silenzio è imbarazzante e non so cosa fare. «C'è qualcosa che devo sapere sulla tua famiglia?» chiedo.
«Le mie zie sono pettegole, i miei zii berranno per tutta la serata, le mie cugine sono in parte oche e in parte sopportabili, i miei cugini...sai che devi starmi vicina, giusto?» dice. Io annuisco.
Riprende. «Okay, e mia sorella è una copia di Brooke.»
«E i tuoi?»
Lui scrolla le spalle. «I miei sono normali.»
Ritorna il silenzio e comincio a pensare che lui non mi voglia lì con lui. Questo mi fa venire delle lacrime che non riesco a contenere. ''Oddio, Allie, non piangere!''
In silenzio frugo nella borsetta per cercare i fazzolettini. Allo stesso momento Jamie accosta e mi alza il viso.
Corruga la fronte. «Cos'hai?»
«Come hai fatto ad accorgertene?» chiedo mentre lui mi asciuga le lacrime.
Lui sembra non sentire. «Cos'hai?»
Respiro profondamente. «Non mi vuoi con te, oggi.» dico girando la testa in modo da non farmi vedere e non sembrare ridicola.
Lui mi gira di nuovo. «Come puoi pensarlo?»
«L'hai detto poco fa. E poi...perché lo hai chiesto per prima a J, sapendo che Matt non l'avrebbe fatta venire con te?»
Lui sorride nervoso. «Non voglio che tu ti faccia influenzare dalla mia famiglia. J...lei è diversa.»
«L'avresti baciata?» chiedo e mi pento subito.
«Ma qual è il problema, Lily?» corruga la fronte. Io non rispondo e giro la testa. «Vuoi che ti baci?» chiede ironico e per un momento vorrei urlargli di farlo.
Torno a fissare le mani. «Vorrei che non fossi pentito di avermi portata.»
«Poco fa non dicevo sul serio. Non sono pentito.» mi prende di nuovo il viso e mi sorride. «Mi aiuterai a superare la serata. E poi...» allunga la o di ''poi''. «Io ho già conosciuto i tuoi, tu no.» sorride.
Gli sorrido di rimando e mi calmo un po'.
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Love always and forever.
FanficDal capitolo 12: "«E quale sarebbe la conclusione?» dico in un sussurro, fissandolo. «Che non mi interessa quanta gente baci, o ti porti a letto.» dice mentre appoggia la testa sulla mia spalla. Io chiudo la bocca, non mi ero neanche accorta di aver...