Lunedì, ultima settimana di Maggio.
Esco dall'aula di Lingua e Letteratura e mi dirigo verso la mensa. Non che io abbia molta fame, ma comunque Jamie mi starà col fiato sul collo per farmi mangiare.
Ieri mattina, quando mi sono svegliata io e Jamie eravamo più avvinghiati della sera prima. Mi sono ritrovata con la faccia appoggiata al suo petto e le sue mani, in qualche modo, erano finite sotto la mia maglietta. In più, J era avvinghiata a me e Matt era per terra.
Quando ho cercato di staccarmi sia da Jamie che da J si sono svegliati entrambi e J mentre si stiracchiava e caduta dal letto, proprio su Matt.
Alla fine, quando eravamo tutti svegli e coscienti abbiamo deciso che non avremmo più dormito tutti nello stesso letto. E la sottoscritta è d'accordo.
La sera J è rimasta a dormire a casa mia e ha detto che, quando Jamie e Matt sono andati via, Jamie le è sembrato malinconico. In effetti, mi ha tenuto la mano fin fuori la porta di casa mia.
Mi piaciono questi suoi piccoli gesti, però, quindi non mi dispiace.Mentre cammino un ragazzo mi ferma. «Sei tu Allie?» chiede respirando quasi a fatica, evidentemente ha corso molto.
Io lo guardo confusa e annuisco.
«Sono José.» sorride e capisco, dall'accento e dal nome, che è spagnolo.
Gli sorrido. «Hai bisogno di qualcosa?»
«Se credi che io ci stia provando con te sbagli, anche se non mi dispiacerebbe.» ride. «Comunque mi manda Luke.»
Arrossisco per il suo commento. «Ah, come mai?»
«Lui non è...qui. Dice che comunque si farà trovare alla fine delle lezioni nel parcheggio della scuola.» dice ancora con un po' di fiatone.
«Non poteva dirmelo lui?» chiedo.
Lui sorride. «Ha dimenticato il cellulare.»
«Ah.» dico. Probabilmente adesso i ragazzi si staranno chiedendo dove sono, quindi decido di salutarlo. «Devo andare adesso.»
Lui mi ferma. «Ti...ti va di scambiarci i numeri? Mi piacerebbe parlarti ancora.» dice con il suo accento.
''Ma gli amici di Luke non erano tutti gay?''.
Il mio cervello urla di no. «Magari un'altra volta.» sorrido debolmente e, come se lo avessi chiamato, Jamie piomba nel corridoio.
«Oddio, Lily. Ti ho cercato da tutte le parti!» piagnucola.
«Sono qui.» gli sorrido. Lui fissa José. E lo fissa molto male. «Lui è...?» mi chiede.
José gli sorride dandogli la mano. «José.»
«Jamie.» dice Jamie di rimando stringendogli la mano.
José sembra in imbarazzo. «Okay, adesso devo andare anch'io. Ci vediamo, Allie.» dice sorridendomi. «Adios, Jaime.» finisce e va via.
«Forse quel tipo è stupido, ma io gli ho detto che mi chiamo Jamie.» sbotta Jamie alzando un sopracciglio.
«E' spagnolo, scemo.» rido. Lui mi sorride e mi mette un braccio sulla spalla per poi andare alla mensa.«Quindi chi era?» chiede J mentre racconto a lei e a Matt di José.
«Un cagnolino di Luke.» sbuffa Jamie lanciando una patatina fritta a Matt. Lui lo fulmina con lo sguardo, e anche io.
«E' stato molto gentile, ed era simpatico.» dico. J scrolla le spalle mentre le arriva una patatina fritta sulla maglietta.
Jamie scoppia a ridere. «Williams, hai una mira di merda.»
Matt guarda mortificato J che per fortuna si mette a ridere.
«Non essere volgare.» dico a Jamie lanciandogli una patatina fritta. Ormai è il nostro motto.
«Non si può considerare 'merda' una parola volgare.» sbuffa lui prendendola e mangiandola.
«No, infatti.» conviene Matt. «La parola più volgare in assoluto è 'Jamie'.»
Jamie questa volta gli lancia una mela, questa volta. «Ah-ah.»
Mentre Matt sta per lanciargliela di rimando con una smorfia J urla. «Matt!»
Lui si ferma e la fissa interrogativo. «Giuro che se si è macchiata la maglietta di olio io-» comincia. Era ovvio.
«Te ne compro un'altra.» le dice velocemente Matt mentre Jamie sussurra qualcosa come «Senza palle». Questa volta Matt lo sente e gli lancia la mela che Jamie non riesce a mancare.
Scoppiamo tutti a ridere.Alla fine delle lezioni i ragazzi mi raggiungono nell'aula di Biologia e poi andiamo insieme nel parcheggio della scuola.
Quando Luke ci vede arrivare è un po' spaesato. Forse aveva immaginato che ci andassi da sola, ma in un certo senso era così.
«Ehi.» dice con voce ferma. Mi ero sbagliata.
«Ehi.» lo fissa Jamie. Sembrano due animali pronti ad azzuffarsi, quindi prendo il braccio di Jamie e lo tiro un po' verso di me.
Matt, stranamente, si fa avanti. «Allora, dove si va?» chiede.
Luke adesso è davvero spaesato e mi fissa. «Vengono anche loro?»
«Certo.» mi anticipa J. «Pensavi davvero che l'avremmo lasciata da sola?» finisce Jamie. Oddio, però in un certo senso sono dolci.
«Bene.» dice Luke mentre Jamie intreccia la sua mano con la mia. Io non lo guardo ma sono sicura di essere arrossita, adesso. «Avevo pensato di andare in piazza, ma ho con me solo la moto.»
«Fantastico.» conviene Jamie alzando la mano intrecciata alla mia. Luke le guarda e corruga la fronte, poi torna serio quando vede che lo stavo fissando. «Noi andiamo in auto.» finisce Jamie.
«Io vado con Luke.» dico e Jamie mi guarda male mentre Luke mi sorride e si gira verso la moto.
Jamie mi tira da parte. «Non sono tranquillo se sei con lui.» sibila a denti stretti.
Io gli lascio la mano e la metto sulla sua guancia. «E' tutto okay. E' solo Luke.»
Lui si ritira. «Si, certo.» dice ironico. «Posso baciarti?» chiede poi passandosi una mano fra i capelli.
«Jamie...» dico. Perché me lo chiede?
«Allie, Jamie...andiamo?» chiede piano Luke mentre J bisbiglia qualcosa a Matt. Io do un bacio veloce sulla guancia a Jamie.
Mi volto verso Luke che mi passa il casco e lo indosso per poi salire dietro Luke e stringendolo forte. Tante volte sono salita su questa moto, praticamente ogni giorno.
Prima di salire in auto Jamie mi fissa e io sostengo il suo sguardo per un po'. Poi Luke mette in moto e Jamie entra velocemente in auto, forse perché non vuole perderci di vista.
STAI LEGGENDO
Love always and forever.
FanfictionDal capitolo 12: "«E quale sarebbe la conclusione?» dico in un sussurro, fissandolo. «Che non mi interessa quanta gente baci, o ti porti a letto.» dice mentre appoggia la testa sulla mia spalla. Io chiudo la bocca, non mi ero neanche accorta di aver...