Giovedì, ultima settimana di Maggio.
«Oddio, che caldo!» sbuffa J legando i suoi capelli mentre camminiamo verso il parcheggio della scuola, dove abbiamo appuntamento con Jamie e Matt.
«Pensa che fino a qualche giorno fa pioveva.» dico pensando alla sera della festa a casa degli zii di Jamie. E quindi al bacio con Jamie. E quindi alle labbra di Jamie. E quindi a Jamie. E quindi devo smetterla.
J mi fissa. «Devi dire questa cosa quando c'è Jamie.» ridacchia leggendomi nella mente.
«E perché mai?» chiedo legando anch'io i capelli in una coda che arriva comunque un po' sotto le spalle.
Lei continua a ridere e a camminare, io la fisso. Sono così fortunata ad averla accanto, è proprio un'amica.
Mentre camminiamo qualcuno mi finisce addosso. «Allie!» urla un ragazzo con un accento strano.
Mi giro e mi accorgo che è José. «Ehi, José!» lo saluto mentre J ci fissa seria. «Lei è J, la mia migliore amica.» li presento quando lui prende a camminare con noi e J gli fa un bellissimo sorriso.
Lui ricambia. «Com'è andata con Luke, lunedì?»In effetti non è andata molto male e credo che avremmo anche chiarito un po' se lui non fosse andato da Brian. Ma sono stata io a mandarlo da lui.
E' strano, comunque. Insomma, è sempre lo stesso Luke ma c'è qualcosa di nuovo in lui. Lo vedo più forte, ma allo stesso tempo più debole e non so come questo sia possibile. Probabilmente c'entra Brian, ma non voglio pernsarci.
Quando avevamo più o meno tredici anni lui si prese una cotta per un ragazzo che aveva più o meno la nostra età. Si chiamava William, ma tutti lo chiamavamo Willy. Lo chiamiamo, perché esiste ancora. Allora Luke aveva una gran paura di farsi avanti perché Willy aveva la ragazza. Una volta ci fu una festa proprio a casa di Willy, per il suo compleanno, e facemmo il gioco dello stanzino. Consisteva nel chiudersi in uno stanzino con una persona per un tempo da stabilire. E' un gioco imbarazzante, e fu lì che diedi il mio primo bacio, ma questa è un'altra storia.
Così Luke capitò proprio con Willy ed entrarono insieme nello stanzino. Quando uscirono Luke aveva le guance rosse ma sembrava quasi mortificato. Willy, invece, sembrava normale e appena uscito si piombò sulle labbra della sua ragazza.
Nessuno seppe cosa successe lì dentro, comunque. Tranne io, J e Matt. Credo che Jamie fosse già a Boston, in quel giorno.
Luke mi ha raccontato che scoppiò a piangere, dentro il camerino. Era tipico, a quell'età, piangere per Luke perché non accettava il suo orientamento sessuale e si sforzava di avere una ragazza. Mi raccontò che Willy gli chiese cosa c'era che non andava e Luke si fece scappare di essersi preso una cotta per lui. Willy sembrò stupito, all'inizio, ma poi lo baciò. Dopo, però, lo costrinse a non farne parola con nessuno ma continuarono a vedersi di nascosto.
Quasi un anno dopo le cose cambiarono e Willy cominciò a prendere in giro Luke a scuola chiamandolo con nomignoli assurdi. Luke non ebbe il coraggio di dire in giro che aveva avuto una piccola relazione con Willy e cambiò scuola.
Col tempo ha imparato ad ''accettarsi'', ma ha preso a far tutto in segreto. Un po' come Willy. Ha anche avuto qualche ragazza, ma non è mai stato attratto da nessuna. Adesso è evidente che la relazione con Brian è seria, ma forse ha paura. Ed io lo capisco.«Bene, insomma. Come mai non c'eri anche tu con il ''gruppo''?» chiedo, stranamente interessata.
«Sono rimasto a casa a studiare.» sbuffa. Io annuisco e penso che anche io dovrei stare un po' di più a casa a studiare.
«Ah.» dico.
Per un po' nessuno dice niente e J è un po' in imbarazzo davanti José. Poi lui prende la parola. «Ti va di scambiarci i numeri?»
«Me lo hai già chiesto.» dico, arrossendo.
«Esattamente.» ride.
Io lo guardo. «Beh, no!» rido.
«Allora riformulo la domanda: ti va se ti do il mio numero?» ride.
«Non è uguale?» sbuffo.
«No, perché io il tuo ce l'ho già!» questa volta sorride e mi accorgo che è davvero bello. I suoi tratti sono scuri e quel poco di barba che ha sul viso lo fa sembrare molto più grande.
Io mi limito a ridere.
Arriviamo presto al parcheggio dove Jamie mi piomba addosso stingendomi forte e poggiando la testa nell'incavo del mio collo. Dopo lo sento respirare forte.
«Tutto okay?» gli chiedo preoccupata. I suoi occhi si illuminano e scuote la testa.
Poi guarda José che sembra imbarazzato. «Ehi, fratello.» gli sorride dandogli una pacca sulla spalla e lo stesso fa Matt, incitato da Jamie.
«Io...vado.» dice José nervoso e mi stampa un bacio sulla guancia (mossa assolutamente sbagliata) prima di andare via.
Jamie scoppia a ridere. «L'ho spaventato.»
«No, non è vero.» dico seria ma lui continua a ridere sotto gli occhi di un Matt preoccupato.
Entrando nell'auto di Matt io e J ci sediamo entrambe nei sedili posteriori.
«Non mi piace quel José.» bisbiglia lei. «E neanche ai ragazzi.»
«A me sembra simpatico.» dico.
Lei scuote la testa.
STAI LEGGENDO
Love always and forever.
Fiksi PenggemarDal capitolo 12: "«E quale sarebbe la conclusione?» dico in un sussurro, fissandolo. «Che non mi interessa quanta gente baci, o ti porti a letto.» dice mentre appoggia la testa sulla mia spalla. Io chiudo la bocca, non mi ero neanche accorta di aver...