Capitolo 6

486 38 3
                                    

Domenica, Maggio.

Mi sveglio con un forte mal di testa e non ho idea di che ore siano.
Ieri sera Jamie mi ha accompagnata a casa e dopo avermi riempito di baci mi ha pregata di farlo salire in camera mia. Io avevo bevuto un po' (molto poco, ricordando l'ultima volta) e anche lui e non mi sono proprio sentita di farlo salire in camera.

«Resto solo fino a quando ti addormenti!» ha protestato.
«Smetterai di piacere ai miei, se scoprono che vai a letto con la loro unica figlia femmina.»
La sua espressione era tornata seria. «Non ho intenzione di andare a letto con te, Lily.»
In quel momento avrei voluto schiaffeggiarlo. «Già.» ho sbuffato e gli ho chiuso la porta in faccia.
Per tutta la notte non ho fatto altro che pensare a lui, alle sue parole, alle sue mani e alle sue labbra. Ho pensato anche ai miei sentimenti, e sono arrivata alla conclusione che non ho intenzione di volere una relazione.

Il telefono vibra e vedo che, oltre agli incontabili messaggi di J che mi chiede cosa sia successo fra me e Jamie alla festa, c'è un messaggio di Jamie.
Prima di tutto guardo l'orario. Sono le quattro del pomeriggio, ma dove sono finiti i miei? Poi leggo il messaggio.
''Sto per radermi. Vieni?'' dice e sorrido, poi torno seria. Non dovrei andare, non dopo la decisione che ho preso. Ma non voglio perderlo adesso che l'ho ritrovato. Non dopo Luke. Solo che non ho proprio idea di cosa fare, e sarà difficile.
Mi vesto velocemente e raccolgo i capelli in uno chignon spettinato.
Quando esco dalla mia camera mamma sta leggendo sul divano e papà sta lavorando al computer.

«Io esco.» dico prendendo le chiavi di casa.
Papà mi guarda da sopra gli occhiali. «Buongiorno. Posso dire di no?»
«Assolutamente no, ho bisogno di uscire.»
Lui torna a guardare il pc. «Ieri sera sei tornata tardi.»
«Ero con Jamie.» sbuffo. I suoi tratti si fanno più dolci ed esco di casa dopo aver detto a mamma che prendo la sua auto.

Ho deciso di prendere l'auto perché è più comoda e perché devo chiamare J.
Prima di mettere in moto chiamo J e lo collego all'auto in modo da sentire la sua voce dalle casse.
«Finalmente!» urla lei.
«Come stai?» chiedo.
«Non far finta che t'importi. Raccontami!»
Provo a mentire ma non ci riuscirò. «Non è successo niente.»
«Non mi avresti chiamata.» dice e sono sicura che abbia alzato un sopracciglio.
«Diciamo che ci siamo dati un paio di baci.» ammetto, anche se sono stati molto di più.
Lei urla. «Giura!»
«Giuro. Adesso sto andando da lui.»
«Non potete stare lontani, è l'inizio!» dice. «Comunque Matt è qui con me, digli che tornerà stasera.»
«J, io non ho intenzione di continuare questa storia. Voglio essere una buona amica per lui, non la sua ragazza.» cerco di spiegare e mi preparo per una sua sfuriata.
«Cosa?» urla di nuovo. «Gli amici non si baciano!»
«Infatti sto andando a chiarire le cose.»
«Gli spezzerai il cuore!» urla ancora.
Il mio cuore comincia a battere veloce. «Non...non è vero.»
«Non fare la stronza con lui, Al.» dice e attacca.
Senza il supporto di J mi sento proprio una merda.

Arrivo a casa di Jamie e Matt pochi minuti dopo aver chiuso la chiamata con J.
Busso alla porta ma mi accorgo che è aperta. Probabilmente mi avrà vista arrivare.
Entro in casa, chiudo la porta e vado in camera di Jamie. Lui è seduto sul letto e quando mi vede viene ad abbracciarmi.
«Credevo che non saresti venuta.» dice prendendomi la mano e portandomi sul letto.
Io poso la borsa per terra. «E perché?»
«Visto quello che è successo ieri sera pensavo che non mi avresti proprio più parlato.» è imbarazzato e anche...depilato? Scoppio a ridere.
«Hai già tolto tutti i peli!» rido incrociando le braccia e fingendomi offesa.
Lui sorride. «Non tutti.»
Mentre cerco di elaborare la sua risposta lui si toglie la maglietta rivelando dei peli biondi, quasi invisibili.
Prende il rasoio e lo passa a me. «Fai tu?»
Io arrossisco. Non può veramente chiedermi di farlo. «Non lo so...»
Lui accende il rasoio e, con la sua mano sopra la mia mi aiuta a radergli il petto. Mi sembra un gesto troppo intimo, e noi non siamo intimi.
«Perché tremi?» chiede quando mi lascia andare le mani.
Io non rispondo e continuo a raderlo.
«Sai...» comincia e mi fissa intensamente, io distolgo lo sguardo e mi concentro sul suo petto, che decisamente non aiuta. «Tutta la notte ho pensato ad una cosa.» finisce. Allora anche lui non ha dormito.
«A cosa?» chiedo e la mia voce esce strana, come se mi avessero soffocata. Spero che non se ne sia accorto.
Lui sorride e mi toglie il rasoio dalle mani e poi, dopo averlo posato sul comodino mi mette le sue sui fianchi e mi tira sopra le sue gambe.
Il mio cervello dice di andarmene, ma il mio corpo manda tutto a puttane quando le sue labbra sono di nuovo sulle mie come la notte prima.
Il bacio è più intenso e non mi sono mai sentita così strana.
Minuti dopo, che per me sembrano un'eternità, lui emette un verso grutturale e prende a baciarmi il collo mentre le sue mani alzano un po' la maglietta, allora torno sulla Terra e mi stacco da lui inciampando quando mi alzo.

«Devo andare.» balbetto sistemandomi i vestiti e prendendo la borsa.
Lui sembra spaesato. «Che ti prende?»
«Niente. Devo solo andare.»
Viene da me e mi ferma prima che possa uscire dalla sua stanza. «Non è vero, Lily, parlami.»
«Ti prego, Jamie. E' tutto okay.» Il mio cuore batte e comincio a tremare. Voglio solo andare via da qui.
«Ti accompagno?» chiede.
Io faccio un gesto con la mano. «Sono venuta con l'auto di mamma.» dico. Lui si avvicina per darmi un bacio ma io giro la faccia e mi bacia sulla guancia.
Poi vado via.

Mi guardo allo specchietto dell'auto.
Le mie guance sono rosse e il mio chignon è sceso. Mi sistemo i capelli e penso a dove potrei andare.
Mentre penso, e ci metto troppo tempo, Jamie esce di casa ancora senza maglietta e si appoggia all'auto. «Lily, ti prego. Che succede?»
Vedo la sofferenza sulla sua faccia e metto in moto mentre le lacrime cominciano a bagnarmi il viso.
Alla fine, decido di andare da J.
Quando entro in casa sua, senza bussare perché so dove tiene la seconda chiave, trovo lei e Matt sul divano intenti a baciarsi appassionatamente.
Quando Matt mi vede si stacca da J e corre ad abbracciarmi. «Cosa ti ha fatto quel bastardo?»
«Non è colpa sua.» dico e gli sorrido stancamente staccandomi da lui. J mi guarda quasi con le lacrime agli occhi e credo che abbia capito.
Mi siedo sul divano e lei mi abbraccia.
«Mi sono sentita come quella volta.» singhiozzo. Matt viene vicino a noi e abbraccia entrambe.
«Ma è solo Jamie.» cerca di spiegarmi lui.
«Ho paura.» continuo coprendomi il viso con le mani.
«Non devi avere paura di Jamie, Allie. Dovresti saperlo.» cerca ancora di spiegarmi Matt. Poi si alza e da un bacio a me e a J. «Vi lascio sole.» dice e poi va via.

«Jamie non è come quel bastardo.» continua J stringendomi.
«Non è solo questo.» dico. «La sua famiglia è...diversa. Sono tutti così vistosi, e così diversi da me. Non sono adatta a lui.» mi libero delle parole che mi hanno tenuta sveglia stanotte, oltre al resto.
Lei si stacca dall'abbraccio e mi guarda. «Sei perfetta! Non devi preoccuparti di questo.»
«Ha avuto una storia con-»
«Megan, lo so.» dice. Perché lei sa tutte queste cose? «Matt me l'ha raccontato ieri sera, quando parlavamo di voi.» dice rispondendo alla mia domanda mentale.
«E lei ieri mi ha detto che non sono alla sua altezza.»
«E quand'è che vi siete baciati?» chiede.
Sono confusa. «Dopo, quando stavo andando via.»
«E' venuto da te. Gli importa di te.»
Non capisco il suo ragionamento. «Non dubitavo di questo, J. Ma non faccio parte del suo mondo.»
«Ma ai suoi sei piaciuta, no? Matt dice che J gli ha detto che sei stata fantastica, ieri sera.»
Sbuffo. «Ma perché tu e Matt sapete sempre più di me?»
Lei ridacchia e mi abbraccia. 

La sera, tornata a casa, decido di andare direttamente in camera mia per evitare le stupide domande dei miei genitori.
Pessima mossa, perché mio padre entra in camera.
«Non si usa bussare?» chiedo.
«Non finché vivi sotto il mio tetto.» dice, severo. Ma cosa gli prende, oggi?
«Qual è il problema?» chiedo.
«Senti, questo non è un albergo. Ieri sera sei tornata tardi, oggi ti sei svegliata tardi, sei uscita e ora eccoti qua. E io e tua madre?»
«Non mi va di parlare, papà.» dico.
«Allora sei in punizione.» sbotta ed esce dalla stanza.
Beh, sicuramente questa è la ciliegina sulla torta. Scoppio a piangere di nuovo mentre il telefono squilla: è Jamie.
Spengo il telefono e sprofondo fra i cuscini.

Ehilà!
Mi dispiace che il capitolo sia corto e scritto un po' male, ma prometto che il prossimo sarà migliore.
Allora, come vi sembra la storia? Mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate, di tutto. Personaggi, storia, qualsiasi tipo di commento vi sentiate di fare io lo leggerò.
Ah, come vi sembra la copertina della storia? So che Allie dovrebbe avere i capelli rossi e lì Lily non li ha decisamente di quel colore, ma non me la cavo moltissimo con queste cose. Comunque se avete idee accetto anche quelle.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ugualmente, e alla prossima! x

Love always and forever.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora