CAPITOLO QUINDICI.

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*pov's TN*
TN: lo posso dire, zio?
ROBERTO: certo.
TN: allora sabato prossimo è il mioa compleanno e lo vorrei festeggiare con voi, ma non so dove.
TUTTI: boh non lo so.
TN: vabbè farò delle ricerche.

*Pov's altri*
Menomale che TN non sospetta niente.

*Pov's TN*
TN: comunque, vogliamo andare? Ho fame.
ROBERTO: come al solito.
TUTTI: Roberto Mancini, sei davvero tu?
Ci incamminiamo e andiamo in una pizzeria dove fanno la pizza buonissima. Ovviamente mi è toccato stare di fronte a Federico Chiesa e diciamo che non mi dispiace.
Durante tutta la cena, parlo quasi solo con Fede e mi ha raccontato che adora il calcio perché il padre è stato anche lui un bravissimo calciatore.
TN: è una cosa bellissima avere in comune con il padre questa passione.
CHIESA: si e no.
TN: come mai?
CHIESA: vedi fuori dal mondo del calcio io sono Federico Chiesa, figlio del grande Enrico Chiesa. Invece nel campo e con i miei amici sono solo Federico Chiesa e nessun figlio di.
TN: capisco. Io invece ho la fortuna di passare inosservata. Ti spiego: ho il cognome di mio zio Mancini, ma nessuno mi ha mai detto: sei figlia di Roberto Mancini? Sei imparentata con lui? Sono quella ragazza che passa inosservata, e preferisce passare inosservata.
CHIESA: in poche parole abbiamo due vite completamente diverse.
TN: eh già.
CHIESA: tu ormai sai quali sono i miei sogni poiché li sto realizzando. Parlami un po'dei tuoi.
TN: io ho due sogni: pubblicare un mio romanzo e fare l'arbitro.
CHIESA: come mai?
TN: il calcio mi ha sempre appassionato e guardo tutte le partite delle squadre italiane, sia che siano in serie A che in serie B.
CHIESA: quindi sai tutto di tutti?
TN: esatto. È una delle mie tante qualità.
CHIESA: sempre modesta.
TN: sta parlando.
Scoppiano entrambi a ridere e non smettiamo più.

Tra una chiacchiera e l'altra la serata finisce e torniamo tutti in hotel poiché domani ci sono gli allenamenti.

Senza Pensieri II Federico ChiesaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora