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"Seguitemi" ci dice Janson con un sorriso delicato. Non so gli altri pive ma io non mi fido per niente di quest uomo, noi lo seguiamo senza lamentarci anche se un po' titubanti.

"dove stiamo andando?" chiedo io.

"alle docce, prima di portarvi alla mensa principale dovreste darvi una lavata, abbiamo a disposizione sapone e acqua calda, fate con comodo" ci dice mentre apre la porta delle docce, invitandoci ad entrare.

mi rilasso mentre l'acqua calda mi scorre sulla schiena e si porta via tutti i residui di sangue e terra insieme ai miei pensieri, intanto mi lascio cullare dal piacere del calore sul mio corpo.
dopo una ventina di minuti usciamo tutti dalle docce già asciutti e con addosso vestiti nuovi e puliti, poi raggiungiamo Janson che ricomincia a camminare. Attraversiamo diversi corridoi, ognuno dei quali presenta diverse stanze come la nostra ma di quel mostro di prima o di suoi simili non vi è traccia da nessuna parte. Uno di noi si fa coraggio e lo chiede al ratto.

"Signor Janson... sa dirmi per quale motivo fuori dalla nostra camera, dietro la finestra c'era uno strano essere?" improvvisa Minho.

"Che tipo di strano essere?"

"Assomigliava ad uno zombie, ma aveva la pelle pallida, le vene abbastanza evidenti e bava nera che usciva dalla bocca. E puzzava" sta volta parla Frypan

"Avete avuto il piacere di conoscere uno spaccato" ci risponde lui continuando a camminare guardando dritto davanti a sé

"Io avrei continuato a vivere tranquillamente senza sentire il bisogno di conoscerlo" dice Minho con una risatina. Janson fa solo una piccola smorfia somigliante ad un sorriso prima di aprire una enorme porta davanti a noi.

"La vostra nuova vita, o quasi" ci dice sorridendo dopo aver aperto la porta. Ci troviamo in una sorta di grande mensa, quasi ogni tavolo occupa delle persone e noi ci andiamo a sedere in uno dei pochi liberi.

"Ragazzi a me sembra sia davvero un bel posto" dice Newt speranzoso.

"Amore ti ricordo che ci siamo trovati uno spaccato in camera, non mi fido per niente di quel tipo sono sicura ci nasconda qualcosa." sussurro io per fare in modo che non mi sentano né le guardie davanti alle porte né tantomeno Janson stesso, in piedi di fronte a tutti con un registro in mano.

"Sta tranquilla T/N sta solo cercando di aiutarci" cerca di rassicurarmi Minho, senza riuscirci.

"Silenzio per favore, sapete già come funziona lo ripeto per i nuovi arrivati." Janson si schiarisce la gola e ricomincia il discorso. "Farò dei nomi, chi viene chiamato mi raggiungerà qui e verrà accompagnato al posto sicuro per vivere la sua nuova vita, purtroppo non possiamo chiamare più di molte persone alla volta... siate pazienti arriverà il turno di ognuno di voi!" dice Janson mentre ammira tutti i ragazzi e le ragazze presenti nella mensa che si guardano tra di loro speranzosi che sta volta sia il loro turno.

Il ratto comincia a fare dei nomi ma io non presto attenzione, mi guardo attentamente intorno vedendo ogni tanto i ragazzi chiamati che si alzano dalle rispettive sedie battendo il cinque agli amici, contenti di andarsene. Il mio occhio cade su un ragazzo al tavolo da solo, sembra stia morendo d'ansia, forse lui sa qualcosa ed ha un brutto presentimento come me.

"Ehi, chi è quel tipo lì da solo?" chiedo ad uno dei ragazzi seduti al nostro stesso tavolo, sperando che siano qui da prima di noi in modo che mi diano una risposta concreta"

"Non so, è un tipo strano dicono sia qui da 2 settimane" mi risponde un ragazzo dai capelli neri davanti a me.

mentre il signor Janson chiama gli ultimi nomi ne approfitto per fare una domanda al corvino "te sai dove li portano?" chiedo a bassa voce. "escono da quella porta in fondo, è sorvegliata dalle guardie e non c'è nessuno di noi in giro per i corridoi a quest'ora perciò non sappiamo molto. ma quel ragazzo lì in fondo sa qualcos-" la voce di Janson che chiama l'ultima ragazza interrompe il discorso del corvino.

"T/N" mi chiama

"unm.. si?" rispondo confusa.
l'intera mensa si riempe di fragorose risate, compreso lo stesso Janson ma eccetto me ed il mio gruppo. Newt mi afferra la mano cominciando a capire il perché mi abbia chiamato.

"Sei l'ultima che ho chiamato, T/N ti invito a raggiungere gli altri 9 ragazzi affianco a me in modo da potervi accompagnare alla vostra nuova vita" dice con un sorriso falso scandendo ogni parola.

"E i miei amici?" dico io impaurita.

"Non potranno raggiungerti oggi... ho chiamato già il massimo delle persone ma sta tranquilla, prima o poi arriverà il turno di ognuno di voi. Adesso vieni qui" dice con tono autoritario diventando improvvisamente serio, era un ordine.

Continuo a guardare i miei amici, un paio di lacrime cominciano a minacciare di uscire, stringo forte la mano di Newt. Non voglio lasciarlo qui, non voglio che lui ed i miei amici rimangano qui. Le guardie che prima sostavano davanti alla grande porta dell'uscita si avvicinano minacciosi a me che non ne voglio sapere di andarmene, con la coda dell'occhio noto che il ragazzo strambo mi sta guardando incuriosito dal mio comportamento. Le guardie si posizionano esattamente dietro di me mi afferrano le braccia da sotto le ascelle e mi tirano su dalla sedia con la forza. Io, ancora più spaventata comincio a sgambettare e cercare di ribellarmi muovendo ogni arto del mio corpo.

"LASCIATEMI!" urlo io, le lacrime che prima minacciavano di uscire adesso stanno rigando il mio viso, afferro il braccio di Newt mentre i miei amici si avvicinano per cercare di aiutarmi.

"dai amico lei non vuole andare, prendi un'altra ragazza" dice Minho mettendo una mano sulla spalla della guardia.

"mi dispiace ma non si può, è stata scelta lei perciò deve andare lei" risponde la guardia scansando la mano di Minho dalla sua spalla.

"faccela almeno salutare!" dice Newt a voce alta, anche lui ha gli occhi rossi e cerca di trattenere le lacrime.

le guardie mi lasciano e subito mi fiondo tra le braccia di Newt e dei miei amici abbracciandoli il più forte possibile.

"vi prometto che scapperó per venire da voi" dico sottovoce con le lacrime agli occhi.

"no T/N tu vai, noi piano piano ti raggiungeremo" mi dice Minho.

"ragazzi voi non capite, ci nascondono qualcosa e se vado con quel tipo di certo non mi porterà nel paradiso al sicuro da tutto" possibile che loro non hanno questo brutto presentimento?

"Sta tranquilla piccola, andrà tutto bene ti raggiungeremo al più presto, ma vai prima che arrivino alle maniere forti, non si devono permetterti di farti del male. ti amo." mi rassicura Newt, io mi fiondo sulle sue labbra dandogli un bacio pieno d'amore e passione, uniamo le nostre fronti e le guardie mi trascinano via e osservo i visi dei miei amici preoccupati. Mi giro a guardare infondo alla mensa, dove prima c'era il ragazzo strano e mi accorgo che è sparito, poi do un ultimo sguardo ai miei amici facendogli un cenno di saluto con la mano e le porte si chiudono davanti a me.

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