corriamo da circa 20 minuti, in lontananza vedo una strana struttura per metà sepolta dalla sabbia.
"ragazzi, lì c'è qualcosa andiamo a vedere" dico ai miei amici, esausti quanto me
resto al fianco di Newt e Chuck e diminuendo la corsa ci dirigiamo verso lo strano edificio.
cominciamo ad ispezionare tutti i lati finché Winston non trova una finestra rotta dalla quale possiamo entrare, visto che non è molto alta non ci faremo male scendendo. guardandomi meglio intorno questo sembra quasi un minimarket, o comunque una specie di piccolo centro commerciale. deve essere abbandonato da prima che il mondo andasse in rovina.
è molto buio ma la luce della luna illumina leggermente qualche angolo della stanza, in più noi abbiamo la fortuna di avere delle torce con noi. illumino qua e là la stanza nella speranza di trovare qualcosa di utile per me o per i miei compagni. al centro della sala,ddove c'è l'entrata, ci sono una coppia di scale mobili che portano al piano di sopra, sono malmesse e sicuramente non funzionano più da molto tempo ormai. continuo a vagare stando attenta a non fare casino, con le orecchie in allerta in modo da captare anche il minimo rumore. punto la mia torcia alla mia destra e mi spavento vedendo una figura davanti a me, faccio un sospiro di sollievo quando mi accorgo che è solo un manichino.
"tutto ok?" mi chiede Newt dalla stanza accanto
"sì, sì sto bene non ti preoccupare. trovato qualcosa?"
"delle lattine scadute ed un paio di stivali. te?"
prima di rispondergli do un'occhiata al manichino davanti a me, indossa una giacca rossiccia, sembra pesante e perfetta per questo clima. quanto il sole è alto nel cielo fa molto caldo, ma quando fa notte fa freddo e tira vento.
"sì, una bella giaccia. vieni a vederla"
Newt si prova la giacca, gli calza a pennello e quel colore sta davvero bene su di lui. mi incanto nel guardarlo e lui si avvicina a me cincendomi tra le sue braccia e dandomi un bacio sulla fronte, poi ai abbassa e mi da un tenero bacio sulla pancia. dopo un piccolo momento coccole ricominciamo a cercare oggetti utili insieme, troviamo un completino per neonati che sarebbe perfetto per quando nascerà la bimba. eravamo così concentrati nella fuga che non abbiamo pensato a come comportarci quando arriverà lei, se non avessi abbastanza latte per nutrirla? dovremo cercare anche dei pannolini e qualcosa con cui avvolgerla per non farle prendere freddo. ciò che mi preoccupa di più sono gli spaccati, il rumore li attira e se si mettesse a piangere nel momento sbagliato potrebbe essere la fine. più avanti trovo un ciuccio, sarà perfetto per farla stare un po' tranquilla. mi siedo per terra, sbuffando, stanca per tutto il movimento.
"stai pensando talmente tanto a N/F (nome figlia) che non hai preso ancora niente per te, sicura che non ti serva niente?" mi chiede dolcemente il biondino sedendosi accanto a me. io lo guardo e gli faccio segno di no con la testa. "no, non credo" gli rispondo accennando un sorriso. appoggio la mia testa sulla sua spalla, lui mi avvolge con un braccio e senza neanche accorgermene crollo tra le sue braccia, sopraffatta dalla stanchezza.
sento qualcuno che mi scuote leggermente, apro gli occhi lentamente ancora intontita e davanti a me vedo un Newtie sorridente.
"ei, quanto ho dormito?" gli chiedo stropicciandomi gli occhi e alzandomi piano piano dal terreno.
"non saprei, forse un'oretta" mi risponde, alzandosi anche lui da terra per perlustrare le altre stanze.
"ma si sono accese le luci?" chiedo io confusa, evidentemente in questa struttura sebbene cada a pezzi, è ancora presente elettricità.
"sì, si sono accese pochi minuti fa. so che Thomas e Minho sono andati a perlustrare al piano inferiore, probabilmente hanno trovato il generatore."
"oh ok, bene così"
mi rimetto a cercare negli scatoloni e trovo una pistola carica, una borraccia, un paio di provviste e un paio di scarpe, ottime per camminare o correre sulla sabbia, quindi butto quelle che ho adesso che sono un po' mal ridotte e occuperebbero spazio inutile nello zaino.
"Newt, lo senti?"
"Cosa?"
"Qualcuno sta urlando" dico io, intimandogli di fare silenzio per ascoltare meglio. la voce si avvicina sempre di più, è la voce di Thomas ma ancora non capisco cosa sta urlando.
"andiamocene subito, correte! correte via da qui!" urla Thomas, adesso più vicino a noi. mi guardo intorno, affianco a me ci sono tutti, davanti a noi ma più distanti Minho e Thomas vengono inseguiti da altre persone. no, non sono persone. sono spaccati.
"cosa state aspettando? ANDATE!" ci urla Minho.
mi giro velocemente e comincio a correre, tutti gli altri sono dietro di me a parte Newt che è al mio fianco. la corsa per metterci in salvo è ricominciata.
usiamo le scale mobili anche se guaste per arrivare al piano di sopra, poi mi giro per assicurarmi che siano saliti tutti. Thomas e Minho sono rimasti all'inizio delle scale ma hanno due spaccati proprio dietro di loro. corro di nuovo giù dicendo agli altri di aspettarmi; noto una spranga di ferro per terra, la passo a Minho mentre tiro fuori la pistola dalla mia cintura. Thomas raggiunge gli altri, Minho dà una sprangata in faccia ad uno degli spaccati ed io sparo all'altro.
"è stato divertente" dico io sorridendogli. lui mi batte il pugno con un sorriso a 33 denti. "ben fatto!" dico io.
subito dopo torniamo su, Newt mi da un bacio sulla testa anche se con uno sguardo un po' imbronciato, del tipo ''non rischiare mai più in questo modo ma ti amo''
"non smettete di correre" dice Newt mentre mi tiene la mano. passano pochi istanti e succede tutto in fretta. in un attimo mi trovo lontana dal biondino, per terra con uno di quei cosi sopra, che cerca di azzannarmi. istintivamente con una mano gli blocco un polso per non farmi graffiare, con l'altra afferro la pistola. ma non ho più la pistola nella cintura. nel frattempo i ragazzi si accorgono della situazione, guardo alla mia sinistra e sento un colpo. lo spaccato che prima era sopra di me adesso è a circa un metro di distanza che si contorce nel suo sangue. Newt si avvicina per farmi alzare e ripone la pistola nella mia cintura, io sono sotto shock e non riesco a camminare. i miei occhi si chiudono per riaprirsi pochi minuti dopo, Newt continua a correre mentre mi tiene in braccio a mo' di sposa.
"Newt, Newt ci sono" dico io dopo aver ripreso conoscenza, lui mi poggia per terra e prendendomi la mano ricominciamo a correre.
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run away || LA FUGA
FanfictionSEQUEL DE ''IL MIO LABIRINTO'' consiglio di leggerlo solo dopo aver letto il primo libro. Dopo essere usciti dal labirinto ed essere stati portati in un posto sicuro lontano da wckd, i radurai cominciano a diffidare del capo della struttura e decido...