lui mi poggia per terra e prendendomi la mano ricominciamo a correre. non abbiamo un attimo di tregua, continuano a spuntare come funghi da tutte le parti.
attraversiamo un lungo corridoio e ogni tanto ci giriamo per controllare la situazione con gli spaccati, saranno diventati più di una decina e si stanno ammassando tutti dietro di noi, alcuni si incastrano tra di loro per via del corridoio troppo stretto e questo ci è d'aiuto perché li rallenta un pochino.
i miei amici escono dal corridoio mentre io e Winston spariamo addosso agli spaccati, per farli diminuire e rallentare ulteriormente. alcuni di loro inciampano sui cadaveri degli altri ma sembra non essere abbastanza. la mia pistola finisce i colpi e quella di Winston si inceppa, continuiamo a correre e attraversiamo un'altro corridoio ma proprio all'uscita due spaccati ci saltano addosso. prima che uno dei due mi raggiunga gli do un calcio, subito dopo chiudo la porta per non fare entrare gli altri mentre i miei compagni aiutano Winston, io carico velocemente la pistola e sparo due proiettili nel corpo dello spaccato sopra al ragazzo.
mi giro per controllare il mio amico
"ei Win tutto bene?" gli chiedo porgendogli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
"sì, tutto apposto grazie per l'aiuto" mi risponde sorridendomi. facciamo un sospiro di sollievo e usciamo dalla struttura. è ancora buio e abbiamo ancora bisogno di un riparo, nei dintorni c'è una specie di roccaforte. ci fermeremo lì per la notte. essendo lontani dai mostri della zona, accendiamo un fuoco per riscaldarci e mangiamo un paio di barrette energetiche. mi accascio affianco a Newt, leggermente in disparte.
"mi hai salvato la vita, lì dentro. non so cosa farei se non ci fossi te." dico a Newt, continuando a guardare il fuoco a qualche metro da noi.
"avresti anche gli altri su cui contare" mi risponde lui avvicinandomi a sé con un braccio.
"no, non è lo stesso. e ad ogni modo non potrei stare senza di te. " mormoro stringendomi di più a lui per il freddo. lui prende dallo zaino la giacca rossa che ho trovato nell'edificio. sorrido al pensiero di un Newt gentiluomo. mentre la mette intorno alle spalle io gli prendo il viso tra le mani e lo bacio con passione, sento un subbuglio nello stomaco e continuo a baciarlo. è una sensazione unica. quando riapro gli occhi siamo io sopra di lui, che ancora lo abbraccio forte per paura di perderlo. scivolo al suo fianco sprofondando il viso nel suo petto, lui mi cinge il fianco con il braccio e ci addormentiamo uno nelle braccia dell'altra.
apro gli occhi, è mattina. guardo l'orologio che ci è stato dato da wckd e segna le 9:15
mi giro e trovo Newt al mio fianco, che dorme come un angelo. gli faccio una carezza sul viso ma lui apre gli occhi.
"buongiorno" mi dice con la voce rauca del mattino, mi da un bacio sulla fronte mentre io lo abbraccio. "buongiorno anche a te" dico sorridendogli.
mi guardo intorno e gli altri ancora dormono, butto un po' di sabbia su i pezzi di legno ardenti per spegnerli del tutto e mi faccio un sorso d'acqua. nel frattempo i miei amici cominciano a svegliarsi, uno dopo altro.
"buongiorno ragazzi!" dico io, già energica per la lunga camminata che ci aspetta. i miei amici ricambiano il buongiorno, anche se ancora assonnati, poi insieme decidiamo dove andare adesso che siamo scappati da wckd. perché no, non ne avevamo ancora parlato.
"allora, dove si va? qualche idea?" chiede Newt.
"avrei un'idea ma non so quanto ne possa valere la pena" dice Minho.
"quando ti hanno portata via Aris ha parlato con alcuni dei ragazzi, come sai non si fidava neanche lui. ne abbiamo parlato ieri sera ma te e Newt già dormivate, dobbiamo raggiungere un posto sulle montagne. il braccio destro. lì accolgono i ragazzi che scappano da wckd in base a ciò che sappiamo, tanto vale la pena provare." propone il nostro amico asiatico.
"ma se andassimo lì e poi non trovassimo niente? se fosse una trappola di wckd, un modo per attirare i fuggitivi lì per poi recuperarli?" Chuck pensa a voce alta, ma fa un buon pensiero.
"caspio hai ragione Chuck, giusta osservazione. ci sta come possibilità"
"staremo attenti, se fosse vera questa storia del braccio destro che accoglie ragazzi sarebbe un'ottima opportunità" aggiungo io.
"bene così. ma dov'è Winston?" chiede Minho. in effetti è da ieri sera che non lo vedo, quando mi sono svegliata non stava intorno ai ragazzi. "non lo so, ma qui non c'è" lo cerchiamo nei dintorni della roccaforte finché sentiamo dei colpi di tosse provenire da dietro ad un muro. ci avviciniamo per controllare e la scena che mi ritrovo davanti è raccapricciante. Winston, sdraiato per terra che mentre tossisce sputa ogni tanto un liquido nero misto a sangue, ha un colorito pallido quasi grigiastro e delle vene nere evidenti su tutto il viso. ho già visto questo spettacolo orribile più volte. uno spaccato. ma lui è ancora cosciente. striscia verso di noi, che rimaniamo fermi immobili scioccati da ciò che sta succedendo davanti ai nostri occhi. mi guarda con uno sguardo che cerca pietà, indica la mia cintura, la pistola.
"vi prego" dice continuando a tossire. "uccidetemi, non voglio diventare uno di quelli" continua dopo una piccola pausa.
i miei occhi si riempono di lacrime, anche se non lo conosco molto bene è comunque un mio compagno e tutto questo è del tutto inaspettato."com'è potuto succedere"
"ieri, quando quello spaccato mi è saltato addosso mi ha graffiato la pancia. non volevo farvi preoccupare e non ve l'ho detto. non pensavo sarebbe andata a finire così" dice lui, con il poco respiro che gli rimane. non riesco ad essere arrabbiata con lui per non avercelo detto, non in questo momento.
"vi supplico, datemi quella pistola e salvatevi" Newt si avvicina a me mettendomi una mano sulla spalla, è consapevole del mio shock. sfila lentamente la pistola dalla mia cintura e la appoggia sul petto di Winston, poi gli prende la mano e gliela stringe posizionandola sopra la pistola. "ciao amico mio" gli dice trattenendo le lacrime con un sorriso d'addio.
"ciao Win, grazie di tutto" dico io porgendogli un sorriso, anche se ho gli occhi rossi a causa delle lacrime. mi allontano il prima possibile, non ce la faccio più a vedere questa scena. intanto prendo il mio zaino, me lo metto in spalla e aspetto i miei amici, che stanno dando l'ultimo addio al nostro compagno di avventura e di vita.
quando li vedo tornare comincio ad incamminarmi, Newt mi tiene la mano mentre una lacrima gli riga il viso. quando sentiamo il colpo della pistola instintivamente ci fermiamo, come se stessimo facendo un minuto di silenzio in sua memoria. poi ricominciamo a camminare.
ANGOLO ME
perdonatemi ma ogni tanto deve esserci un po' di drama, sono cattiva lo so e non ho ancora finito. btw anche se è un capitolo triste (ho pianto mentre scrivevo) spero vi sia piaciuto comunque. fatemi sapere! baci <3
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run away || LA FUGA
FanfictionSEQUEL DE ''IL MIO LABIRINTO'' consiglio di leggerlo solo dopo aver letto il primo libro. Dopo essere usciti dal labirinto ed essere stati portati in un posto sicuro lontano da wckd, i radurai cominciano a diffidare del capo della struttura e decido...