Andiamo dallo zio Sherlock

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Rientrò nello studio, con le mani si massaggiava le tempie. Si sedette alla scrivania e fissò il piccolo che dormiva. Doveva capire bene cosa fare. Era più facile per lui pianificare un colpo di stato, che decidere di come organizzare la vita con suo figlio! Prese in considerazione di assumere una governante che se ne occupasse quando lui era fuori. Ma sentiva che Miles non sarebbe stato contento di rimanere con un'estranea.

Decise di parlare con Sherlock e John. Avrebbe reso ufficiale l'arrivo del figlio anche con i genitori. Finalmente Violet sarebbe diventata nonna. Spesso rendeva difficile la vita del figlio maggiore, voleva una famiglia per lui, e ora si ritrovava con un nipote già grande. Chissà come avrebbe superato la notizia!

Si avvicinò al divano, chiamò il figlio. Si svegliò sorridente e gli buttò le braccia al collo, lo soffocò di affetto.

"Miles, ti piacerebbe conoscere mio fratello? Vive con il suo compagno e la piccola Rosie, tua cugina."

"Il signore della foto? Quello con tutti i capelli? "

"Beh. Effettivamente, lui i capelli li ha tutti! Molti più di me." Mycroft ridacchiò, continuò mentre gli brillavano gli occhi. Era impaziente di rivelargli i risultati del DNA.

"Miles, Anthea mi ha dato il risultato del tampone di stamattina. E tu sei...mio figlio, piccolo mio. Se vorrai potrai portare il mio cognome.... Holmes. O se vuoi potrai restare un Devon. Starà a te la scelta." 

Holmes lo scrutava un po' in apprensione, aveva il faccino sorpreso e fu incapace di parlare subito. Un pensiero sembrò illuminare il suo volto delicato.

"Potrò chiamarti... Papà? Myc, potrò farlo? " Quasi gridò, ma si fece subito serio temeva che lui non glielo avrebbe concesso. Era un papà così rigido su certi slanci di affetto.

" Ma certo, Miles mi ci devo solo abituare. Cerca di capire che sono stato solo per molti anni. Non sarà facile essere mio figlio. Dovrai essere più maturo di tanti altri bambini della tua età, e dovrai sopportare di avere un padre molte volte, diciamo.... Complicato."

Per tutta risposta, il piccolo libero da pregiudizi, dai vestiti costosi di quel padre singolare, dalla rigidità emotiva di Mycroft, lo abbracciò forte e gli stampò un bacio impetuoso sulla guancia lasciandolo senza fiato. Holmes fu incapace di reagire, e si limitò ad arruffargli i capelli.

Si diede un contegno, si aggiustò la cravatta. "Bene, che dici allora, andiamo a conoscere lo zio Sherlock? Prepariamoci per uscire. Porta il tuo zaino se vuoi." Il piccolo si infilò le scarpe, corse nell'altra stanza per prendere lo zaino.

"Ehi piccolo selvaggio, lavati il viso, sistemati i vestiti, e anche i capelli." Si fermò sulla porta.

"Bene papà, faccio presto." Lo sentì correre di sopra. Per Dio, Miles era una ventata di vita e irruenza. Scosse la testa divertito. Pensò alla faccia del fratello quando si sarebbe trovato di fronte il nipote.

Uscirono insieme, Holmes chiamò l'auto, attivò l'allarme della casa. Prese la manina del piccolo e avvertì che lo stringeva forte. Era intimorito, troppi avvenimenti tutti insieme, si diede del cretino a forzare il piccolo in quel modo.

"Tranquillo Miles, ci sono anch'io con te, lo zio non morde. Poi c'è la piccola Rosie, tua cugina, vedrei che ti troverai bene con loro." Cercò di trasmettere la sua sicurezza al figlio dirottando la sua attenzione sul viaggio in quell'auto così imponente.

Lo aiutò a salire nella macchina nera governativa. Miles aveva la bocca spalancata.

"Ci entreranno le mosche, figliolo." Gliela chiuse con una carezza. Rise divertito vedendo la sua sorpresa.

"Myc, ma è la macchina della Regina? Sembra quella che vedevo nei film. "

"Non proprio, però è un'auto di servizio, che ho il piacere di poter usare."

Il piccolo era perso in quell'auto enorme, per fortuna riuscì ad agganciargli la cintura di sicurezza. Non era certo adatta a portare dei bambini.

Si perse a guardare dal finestrino, parlava in continuazione, era curioso come Sherlock da piccolo. Se lo ricordava bene Mycroft a quante domande aveva dovuto rispondere per soddisfare il fratello minore. 

Un papà speciale per Miles Holmes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora