Beh, posso dirmi soddisfatta di questo oc, anche se non sono pienamente sicura di alcuni punti. Più che altro non so se va bene ciò che ho scritto, ahah.
Questa è la scheda completa, anche se in caso aggiungerò qualcosa magari del carattere se mi viene in mente altri dettagli da aggiungere oppure delle curiosità. Questo ovviamente prima dell'uno settembre.
*TRIGGER WARNING*
Segnalerò le parti con questo segno * durante la lettura per segnalare le parti.
━━━━━━━━━━━━━━━━━━━ɴᴀᴢɪᴏɴᴀʟɪᴛᴀ̀
« vengo da lontano,
ma non appartengo a nessuna
terra.»Norvegese.
Einer ha vissuto gran parte della sua vita in Norvegia, in particolare nella cittadina di Bergen. Questa era considerata città principale del paese prima che Oslo diventasse capitale della Norvegia.
Bergen era anche principale centro religioso, con la presenza di numerosi monasteri, e fu proprio attraverso la città che si diffuse il Luteranesimo.
In norvegia nel frattempo si stava combattendo la Grande guerra del Nord, iniziata nel 1700 e conclusa nel 1721, proprio con la morte del re di Svevia nel sud Norvegia durante un assedio. Il seguente periodo di prosperità e pace permise comunque una ripresa della Norvegia, tanto da farla diventare una componente importante del regno. Norvegia infatti dal 1536 era diventata una provincia del regno Danimarca-Norvegia.
Einer in verità ama tantissimo la sua città, l'ambiente e ogni singolo dettaglio di quel paesaggio spettacolare. Alla fine però non ama in alcun modo le persone che la abitano, probabilmente perchè non ha mai avuto buoni rapporti con loro.
Si sente spesso a disagio con gli altri, quasi incapace di comunicare al meglio con le altre persone.
Della Norvegia però ama il clima, da una parte piacevole dal mese di maggio a settembre e dall'altra gelido e quasi sempre buio da novembre a febbraio.ɴᴏᴍᴇ
«il mio nome non è un incentivo
a far meglio.»Einer, variante di Einar e significa condottiero. I suoi genitori hanno dato questo nome al ragazzo con grandi aspettative in verità. Speravano infatti che diventasse qualcuno di importante, uno dei cacciatori più forti al mondo. Speravano di vedere il figlio temuto da tutti i demoni a causa della potenza. Immaginavano di vederlo già da piccolo spiccare per le capacità, essere il migliore tra tutti e vincere ogni scontro con orgoglio.
Volevano che fosse una figura di spicco, come un condottiero, un capo assoluto per tutti. Alla fine però le loro aspettative non sono state in alcun modo assecondate, anzi completamente deluse.
Einer, consapevole del significato del suo nome, lo odia profondamente. Talmente tanto da presentarsi con l'abbreviazione di Ein per evitare di sentire il suo nome completo. Nessuno, a parte la sua famiglia, sa il suo vero nome, a meno che non si guardi qualche documento ufficiale.
Il suo nome gli ricorda sempre di più ciò che ha dovuto sopportare in quella casa. Lui doveva essere Einer, uno dei cacciatori più forti al mondo, ma alla fine era solamente un ragazzino odiato e poco capace.ᴄᴏɢɴᴏᴍᴇ
« hans, il figlio di nessuno. »
Hansen
In verità nei paesi scandinavi non si usava un vero cognome e proprio per questo si utilizzava semplicemente il nome del padre insieme alla parola figlio o figlia.
In questo caso Hansen significa il figlio di Hans.
Einer era figlio unico in una famiglia di cacciatori di demoni. Sin da suo nonno, tutti erano perfetti cacciatori e proprio per questo si aspettavano la stessa sorte anche per Einer.
Amanti nel profondo della popolarità e dei Pilastri, speravano addirittura che il figlio riuscisse a superare tutti e dimostrare di essere il migliore.
Spesso come già detto però le cose non vanno mai come vogliamo e Einer durante la sua lenta crescita si è dimostrato tutt'altro che bravo.
Il ragazzo non ha mai avuto bei rapporti con i genitori e proprio per questo ha pensato spesso di fuggire il più lontano da loro.
Suo padre è sempre stato un uomo ambizioso e prepotente con alte aspettative per il suo unico figlio.
Einer ormai non contava nemmeno più tutte le brutte litigate con il padre, i commenti sgradevoli e le sgridate ricevute.
La madre invece di aiutare il figlio e fare ragionare il padre, ha sempre dato corda all'uomo, lasciando Einer in balia dei voleri altalenanti del padre.
Proprio per questo ha sempre ha avuto rapporti pessimi con entrambi.