𝐄𝐦𝐞𝐫𝐚𝐥𝐝 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||

EXTENDED SUMMERY

"I'm happy, I'm always happy"

"She's happy, she's always happy"

PIÙ IL TEMPO PASSAVA, PIÙ EVELYN MARLENE MCKINNON SENTIVA CHE LE MANCAVA QUALCOSA. Era una ragazzina con il sorriso sempre stampato sul volto, ma solo lei sapeva cosa si nascondeva dietro a questo. Evelyn non stava bene e in fondo non lo era mai stata.

Aver passato la sua intera vita chiusa tra le mura dell'orfanatrofio a cui era stata affidata di certo non aveva aiutato la ragazza, anzi, l'aveva spinta solo a nascondere le sue emozioni dietro al finto sorriso più vero che possiate immaginare, così realistico da ingannare persino i suoi migliori amici.

Molto probabilmente la mancanza che sentiva Evelyn era dovuta all'assoluta assenza di suo padre e alla perdita di sua madre quando era ancora una neonata, di cui le rimaneva solo una fotografia custodita gelosamente all'interno del suo baule. Non voleva e non si fidava a tenerla sul comodino o sulla piccola scrivania della sua stanza grigia, aveva paura che quell'arpia della direttrice, la signora Monroe, avesse potuto prenderla e distruggerla. Quella donna era in grado di fare qualunque cosa, a prescindere dalla sua crudeltà.

Della madre sapeva il nome, Marlene, naturalmente il cognome, da lei ereditato per via delle inesistenti informazioni riguardanti suo padre, e il modo in cui era venuta a mancare. A dir la verità quest'ultima non era un'informazione di cui era venuta a conoscenza durante gli anni, no, era un ricordo, un ricordo vivido e a dir poco doloroso che ogni notte, quando gli incubi la tormentavano, le si ripresentava.

Quella terribile notte nel luglio 1981 Evelyn aveva solo qualche mese, lei e Marlene erano a casa dei signori McKinnon in una stanza al secondo piano, mentre il resto della famiglia si trovava di sotto per un motivo ancora sconosciuto alla ragazza, quando dei seguaci del Signore Oscuro irruppero in casa.

Ricordava sua madre che le sussurrava qualcosa tra le urla e i mille rumori del piano di sotto, ma ogni volta che arrivava quella parte il sogno, o per meglio dire l'incubo, si sfocava leggermente non facendole capire una parola. Dopo di questo tutto andava veloce, una strana donna entrava violentemente dalla porta, poi un lampo di luce verde, un semplicissimo e banalissimo lampo verde. Il tempo di un respiro e Marlene era a terra, gli occhi ancora aperti che fissavano vuoti il soffitto. Poi quella donna le si avvicinava lentamente e tutto finiva, facendo risvegliare Evelyn tra le lacrime.

Sperava che un giorno tutto quello sarebbe finito, che avrebbe scoperto le parole di sua madre, ritrovato suo padre per poter recuperare il tempo perso, almeno con lui. Ciò che Evelyn non poteva sapere, però, era che le sue speranze si sarebbero realizzate, ma probabilmente tutto sarebbe accaduto troppo in fretta, troppo bruscamente, in un modo così violento e travolgente da essere quasi insostenibile, ma con l'aiuto dei suoi amici e del ragazzo di cui era perdutamente innamorata sarebbe riuscita ad affrontare ogni cosa.

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Ciao a tutti!♥️
Come state? Io tutto sommato bene, potrebbe andare meglio certo, ma nulla di così insopportabile.
Comunque, eccoci qui con l'Extended Summery di Emerald Eyes✨
In questa presentazione, come avete potuto notare, mi sono voluta soffermare sulla morte di Marlene, tenetela a mente perché è fondamentale per la trama🌱
Ho cercato di mantenere la morte originale, ovvio non si sa molto riguardo alla morte di Marlene, ma ho cercato di sviluppare il tutto al meglio.
Riguardo a Evelyn iniziamo a capire qualcosa del suo carattere, ma non fatevi ingannare da queste poche informazioni, lei è molto, molto, più complicata di così, non avete idea di quanto💃🏻
Non voglio dilungarmi troppo, ciò che dovevo dirvi vi ho detto.
Avete qualche idea su ciò che Marlene ha detto a Evelyn?
E secondo voi come si evolverà la cosa?
Il ruolo della signora Monroe in tutto questo?
Aspetto i vostri commenti, amo leggerli♥️
Ci vediamo con la presentazione del primo atto.
Vi adoro
Francesca🌙