V.

510 53 18
                                    

So che è presto, siamo sempre al quinto capitolo. Ciò che leggerete vi sembrerà decisamente affrettato, ma non riuscivo a trovare una svolta di trama migliore e sentivo il bisogno di raccontare la storia di Kuroo. Ho tenuto tutto l'argomento sul vago così da non sembrare una cosa definitiva.
Buona lettura.

Kuroo si svegliò di soprassalto a causa di un incubo: lui e Kenma, nella sua tenda, a sfogare i loro istinti animali per via del calore.

Piccole perle di sudore stavano immobili sulla sua fronte, pronte a colare da un momento all'altro. Si stava tranquillizzando, finché non notò il biondo dormire beato in un letto che non era quell'ammasso di coperte di cui il corvino era abituato.

Il dettaglio più traumatizzante, però, era forse quello che Kozume era completamente scoperto da ogni tipo di vestito, un leggero lenzuolo gli sfiorava il fianco ma nulla di più.

Il biondino fece un leggero movimento, accocolandosi al petto di Tetsuro, le sue palpebre si aprirono mostrando le sue grandi iridi della stessa colorazione dell'oro.

A quel incontro di sguardi, tutti ricordi vaghi tornarono nella mente del corvino: ansimi, gemiti, miagolii e tanto, tantissimo caldo.

Tetsuro si portò rapidamente a sedere, lasciando cadere pesantemente la testa di Kozume sul materasso con un'espressione decisamente sconvolta e confusa.

"Kuroo... Che succede?"

"me lo chiedi?! Ti prego dimmi che non è successo ciò che immagino sia successo."

"ti riferisci a stanotte? Se mi stai chiedendo se abbiamo fatto sesso, allora sì, abbiamo fatto sesso."

"c-cosa... Dimmi che è tutto un brutto scherzo, i-io non posso esserci cascato di nuovo... LO AVEVO GIURATO CAZZO!!"

Prima di iniziare a urlare, il corvino si era alzato in piedi a cercare qualcosa da poter rompere con lo sguardo.

"perché ti agiti così tanto? È stato bello."

"non mi sei di aiuto, sappilo."

"Kuroo... Siediti un secondo e calmati, arrabbiarti non cambierà nulla."

Tetsuro era amareggiato e si lasciò cadere a peso morto sul letto rischiando quasi di schiacciare le gambe di Kenma. Il biondo si spostò prontamente, portando la testa del corvino sul suo grembo, ignorando i movimenti di protesta da parte sua, e gli accarezzò dolcemente i capelli.

"ti va di raccontarmi perché hai reagito così?"

"è una storia di tanti anni fa, non credo nemmeno tu sia intenzionato ad ascoltarla."

"non lo sapremo mai."

Minuti di silenzio si susseguirono prima che il kemono emise un sospiro di rassegnazione e iniziò a parlare.

"quando avevo dodici anni conoscevo una ragazza, anche lei una kemono e direi che la consideravo come la mia migliore amica... Eravamo alpha e omega e le nostre madri ci prendevano in giro dicendo che saremmo diventati compagni da grandi."

Gli occhi di Kuroo pizzicavano e fece una leggera pausa prima di riprendere il suo racconto.

"questa storia non mi infastidiva più di tanto, le volevo bene anche se non avevo mai pensato di innamorarmi di lei, non riuscivo a immaginarla nel mio ideale futuro, non era il suo volto nel mio sogno di famiglia perfetta, non era lei la madre dei miei figli."

In questo arco di tempo, Kozume non si era fermato un secondo dal pettinare i ciuffi annodati del corvino.

"e cosa è successo dopo?"

Kemono Of Our HeartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora