Kemono Of Our Hearts

Prologue.

Nei villaggi la pace regnava sovrana, le guerre d'espansione erano terminate da più di un decennio e i kemono, bestie guida, umani con parti animali, come ali o coda o altro, vagavano in tranquillità tra i boschi.

Queste creature erano per lo più alpha e il loro potere, datogli dalle parti animali, era spartibile con una e una sola persona, ma donare questa forza non era facile: il kemono perdeva in parte i suoi sensi maggiormente sviluppati e i suoi anni di vita si riducevano di due o tre, mentre il nuovo custode passava giorni o mesi, di fatti cambiava da soggetto a soggetto, di pura sofferenza per adattarsi a questa nuova versione del suo corpo e i più deboli spesso perdevano la vita durante questo passaggio.

Dopo ciò non si può più tornare indietro e proprio per questo motivo i kemono non erano soliti a prendere questa ardua decisione e rimanere rintanati, uscendo fuori solo in caso di necessità o bisogno di cibo.

Tra di loro erano molto socievoli e a volte formavano dei branchi divisi tra i simili, sangue caldo e sangue freddo, per muoversi in caso di letargo o migrazione, erano anche molto affettuosi con i bambini e iper protettivi per i loro cuccioli.

Mentre tra la gente comune dominava il potere dei re, i villaggi erano per la maggior parte costituiti da un popolo maschile data una battaglia avvenuta secoli prima con le donne che hanno deciso di costruire il loro regno altrove, molto lontano da loro.

In un grafico a torta, i beta avevano la fetta più grande e gli omega maschi la minore per questo nuove nascite scarseggiavano, infatti i beta riuscivano a riprodursi solo con il genere opposto non essendo dotati del nodo degli alpha per ingravidare l'omega.

Probabilmente tra tutti, il villaggio Nekoma e il Fukorodani erano i più uniti, si trovano posizionati molto vicini, quasi attaccati, tanto che bastava una breve camminata su un sentiero sterrato che si era arrivati alla propria meta.

Alcuni pensavano fossero così legati data la mancanza di un re alpha, sostituito da entrambi i regni da un omega e, cosa che accade raramente, un beta-omega.

Questo strano miscuglio di nome Keiji Akaashi è un ragazzo di diciotto anni e la differenza che ha è che è munito di un piccolo utero rispetto a un omega e il suo calore non rilascia feromoni quindi porta difficoltà durante l'accoppiamento.

Le voci credono che questo accada quando una donna omega rimane incinta di un beta, ma una spiegazione concreta non è mai stata data, chi pensa sia un messaggio del diavolo per portare sciagura, chi crede sia un angelo che si è carnificato in un essere umano o altri ancora che credono sia frutto di stregoneria, fatto sta che da quando è salito al trono, nessuno mai ha osato infamare il re.

Dall'altra sponda c'era Kenma Kozume, un omega mingherlino che non tendeva ad approcciare spesso con gli altri, era responsabile, ma dopo che il suo lavoro era completato si chiudeva nella sua capanna da solo a fare chissà cosa.

L'unico con cui non aveva difficoltà di conversazione era proprio Akaashi, quei due erano amici sin dall'infanzia, i loro genitori li avevano fatti incontrare già al loro primo anno di vita, erano bambini calmi e andavano d'accordo.

Anche gli altri villaggi erano in sintonia, forse quelli dove si svolgevano più battibecchi era con l'Aoba Johsai e il Karasuno a causa di due vecchi conoscenti che non andavano particolarmente d'amore e d'accordo.

Una volta l'anno tutti i regni si riunivano in un bosco, definito sacro, dove passavano una giornata davanti al fuoco a mangiare il raccolto di ogni villaggio.

Durante questo giorno i kemono erano visibili di sfuggita, quella foresta è il loro territorio, ma, data la cerimonia, sono disposti a lasciarlo agli uomini che regolarmente donano del cibo anche a loro.

Tra poche settimane sarebbe stato il momento di riunione e tutti si davano da fare affinché i campi fossero nuovamente seminati, le riserve piene e il macello già pronto, ognuno aveva le sue specialità e tutti erano felici di poter mangiare cose nuove.

L'emozione rincuorava anche i bambini più ribelli e gli adulti avrebbero potuto incontrare dei loro conoscenti.