Capitolo 12. fiorellinosbocciato E spechiodellanima

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Capitolo 12

Un giorno, quando eravamo ormai adulti, mi fu raccontata da Adam una serata trascorsa tra lui e Sebastian. Ora sono anziana, ma ricordo benissimo tutti i dettagli del suo racconto.

Mi disse che avrebbero passato una serata tra ragazzi, lui e Sebastian. Si erano recati in discoteca dove avevano iniziato a ballare con delle ragazze sconosciute. Tutte sembravano più attirate da Sebastian che da Adam nonostante sia stato anche lui un bel ragazzo in passato.

Lui veniva lasciato da solo mentre Sebastian ballava con una, due, anche tre ragazze insieme.

Adam, un po' offeso, si andò a sedere al bancone e ordinò uno shottino e poco dopo Sebastian seguì il suo esempio. Gli chiese, quasi senza interesse, cosa succedesse e Adam, che invece era molto interessato, gli rispose che doveva essere la loro serata, non la SUA.

Sebastian, capendo lo stato d'animo del suo amico, decise di sedersi e chiacchierare insieme a lui. Anche perché all'amicizia con Adam ci teneva davvero. Gli sarebbe dispiaciuto rompere quell'amicizia basata sulla fiducia reciproca tra i due.

Già dopo un paio di shottini la situazione era iniziata a cambiare: Adam rideva e chiacchierava contento con il barista e con Sebastian. Quest'ultimo subito gli fece notare che qualcuna, riferito a me, non sbavava quando lo vedeva arrivare. E Adam, un bel po' più allegro di prima, ma non ubriaco, gli chiese quasi con aria di sfida: <<E chi è la donzella della quale non ho ancora conquistato il cuore?>>

<<Josie>> gli rispose Sebastian tentandolo.

<<Lei si che è una bella ragazza. È che non è il mio tipo. Poi pensavo andaste al ballo insieme, no?>>

<<Non so. Forse ci sto ripensando...>>

<<Non fare questo errore...>>

<<Non credo sia un errore. D'altronde non mi andrebbe di farla soffrire e tu lo sai che a causa della squadra non posso fare più di tanto. Insomma... Non è che io non voglia impegnarmi, ma ho la mia squadra e non voglio perderla per una ragazza>>.

<<Beh... Ma lei non è "una" ragazza. Credo sia l'unica che ti abbia fatto pensare questo>>.

Lui l'aveva guardato con uno sguardo strano. Mi ha detto di non averlo mai visto in quello stato, che sarebbero potuti essere tutti gli shottini che aveva preso, ma in realtà pensava che fosse per me che stava così.

Io gli dissi semplicemente che non ci potevo credere. Continuò con il suo racconto dicendo che Sebastian gli aveva chiesto di andare via, perché non si sentiva bene.

Appena fuori del locale rovesciò tutti gli shottini e iniziò a camminare barcollando e ridendo come se avesse incontrato qualcuno che sognava di incontrare da tanto tempo: la cantante Lene Marlin. La adorava. Naturalmente non era così. Ma era altrettanto elettrizzato.

Appena salì nella sua macchina, gli toccò semplicemente il braccio con il tatuaggio che rappresentava due occhi: quello di un leone e quello del fratello, morto a causa del cancro. Alla sua stretta Adam trasalì: non se l'aspettava minimamente.

Sebastian gli si avvicinò e guardandolo nel viso gli disse: <<Tu mi hai fatto capire...>>

Interdetto Adam gli chiese: <<Cosa ti avrei fatto capire, amico?>>

<<Ho capito tutto grazie a te>> disse sorridendo, con uno sguardo stralunato che non gli aveva mai visto. Sembrava sotto l'effetto di una qualche droga, nonostante così non fosse.

Mi toccò la mano dicendomi: <<Lui ti amava. E da molto, moltissimo tempo. Non voleva ammetterlo con sé stesso, ma in realtà ne era perfettamente consapevole. Avevo notato che, mentre eravamo in mensa, ti stava sempre a fissare quando eri con Kayla. Sembrava quasi geloso del vostro legame. Nonostante parlasse con me, guardava te Josie>>. E io non l'avevo capito. Come potevo essere stata così stupida da non capire che la storia di mio padre l'aveva costretto ad avvicinarsi a me così tanto da non riuscire più ad allontanarsi? Come fossimo anime gemelle?

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 19, 2021 ⏰

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