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Suono il mio pianoforte come non ho mai fatto, mettendo dentro alla melodia tutto ciò che non posso esprimere.

Vorrei parlare, gridare, ma c'è sempre qualcosa che me lo impedisce.

Vorrei urlarti che ti amo, come vorrei baciarti.

Vorrei dirti che ti odio, come vorrei piangere, ma ormai ho usato tutte le lacrime a mia disposizione.

Voglio lottare, ma non ho più forza per farlo, voglio urlare al mondo quanto esso mi abbia fatto male, quanto dolore mi abbia causato.

Vorrei far vedere le mie lacrime a qualcuno.

Ma ancora una volta tutto questo è impossibile.

Sono io, non me lo permetto.

Non concedo a me stessx di crollare, di rotolarsi nel dolore. 

Esco di casa lasciando perdere quel pianoforte, lasciando perdere quel rapporto di odio-amore, lascio perdere il mio dolore.

Corro e basta.

Corro come non ho mai fatto, urlo, ora che posso, lascio scirrere le mie emozioni.

"voglio piangere, voglio innamorarmi"

"Fai fiorire il mio cuore come quei giacinti sul balcone la scorsa primavera"

"Insegnami ad amare"

A chi sto parlando?

Chi mai mi ascolterebbe?

Ho ritrovato la voce, ora me la tengo stretta.

Ho cercato la colonna sonora della mia vita, ma adesso, proprio adesso, sono giuntx alla conclusione che non c'è una musica adatta a me.

Io sono disperata, sono felice, sono arrabbiata, sono entusiasta, sono delusa, io amo, io odio, non c'è una musica che basti per me.

Per ora va bene così.

Non mi lascerò andare di nuovo.





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Sono consapevole del fatto che è un po' pesante, ma, come sempre, questo testo è uno sfogo, stavolta basato su una canzone, Another Love di Tom Odell.

Stranamente ho fatto due aggiornamenti in un giorno (uno alle 02:00, quindi tecnicamente vale come oggi), quindi misto amando da solx.

Livvy


OS a casoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora