È notte, sono sdraiata su un prato.
C'è un bel freschetto, e l'aria mi accarezza la pelle scoperta delle gambe e delle spalle.
Mi sembra che della seta leggera e rinfrescante stia avvolgendo il corpo in un abbraccio.
Alzo lo sguardo verso il cielo, ad ammirare le stelle sopra di me.
Mi ricordo che da piccolina inventavo le costellazioni creando disegni immaginari nel cielo.
Con gli occhi cerco qualche stella che conosco, ma sono sempre stata una frana a trovarle, quindi ci rinuncio poco dopo.
Tranquillizzo il mio respiro agitato per la corsa che ho fatto per arrivare fin qui, e mi sento in pace con me stessa.
Mi sembra di sentire tutto quello che ho dentro.
Le stelle hanno questo potere.
Le nuvole si spostano dalla Luna, e finalmente mi sento completa.
Sospiro felice, ma all'improvviso sento una presenza avvicinarsi.
Mi sembra che accanto a me ci sia qualcuno, qualcuno di leggero.
Giro la testa per ritrovarmi di fianco un gatto bianco.
Il micio guarda il cielo, ammirando il satellite maestoso.
Poi si gira ad osservarmi.
Rimango a bocca aperta.
Ha un pelo completamente candido e degli occhi blu penetranti che sembrano guardarmi fin dentro l'anima.
Dopo un po' che ci fissiamo, si muove, facendomi spaventare.
Zampetta fino ad arrivare al mio fianco, e si arrotola appoggiando la testa sulla mia pancia.
Inizia a fare le fusa, e quello è l'unico rumore che si sente in tutta la radura.
Sincronizzo il mio respiro col suo, scivolando nel mondo dei sogni.
Quando il gattino si muove, mi sveglio all'improvviso, e mi metto seduta.
Vedo tanti puntini luminosi, sto delirando?
Capisco subito dopo che sono lucciole, e che il micetto si è mosso per rincorrerle.
Mi metto a ridere, attirando l'attenzione del felino.
Un'idea mi balena in mente.
-Vuoi venire a casa con me?- gli domando.
Ho come l'impressione che capirà le mie parole.
Infatti, il gatto mi si avvicina, e mi si appoggia sulle gambe, come a voler dare una risposta affermativa.
-Come vuoi essere chiamato piccolino?- gli chiedo.
Lui alza il musino verso la volta celeste e inizia a miagolare.
Osservo le costellazioni, e una in particolare mi salta all'occhio.
È sempre stata la mia preferita
- Orione ti piace?- gli dico.
Lui inizia a saltellare allegramente si avvicina a me leccandomi la faccia.
-Allora vogliamo diventare amici, Orione?-
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OS a caso
De TodoRaccolta di OS scritte per esercitarmi quindi perdonate la grammatica e la forma poco corretta.