Capisci che tua madre è depressa quando realizzi di dover essere tu ad asciugare le sue lacrime, quando ogni scusa è buona per alzare la voce e quando non è più lei a occuparsi di te, ma bensì il contrario.
Comprendi che tua madre è depressa quando ha attacchi di panico e devi essere tu a calmarli, lo vedi nei suoi occhi quando dice di voler morire, lo accetti quando devi accompagnarla in ospedale in preda a dolori causati dalla sua ira contro di te.
In realtà, non puoi mai accettarlo, né puoi curarlo, non dopo anni di problemi.
Non dopo 50 anni passati a subire ingiustizie, dopo anni passati a farsi forza da soli.
Ma si sa, la forza di stare in piedi si esaurisce dopo poco.
Percepisci che stai donando tutta la tua resistenza, tutto quello che ti rimane, a tua madre, che non farà altro che piangersi addosso.
E ti rendi conto che la sua paura, le sue insicurezze, la sua rabbia, ti stanno consumando quando ti ritrovi a scoppiare in crisi di nervi in pubblico, o semplicemente quando il primo pensiero che hai quando versi le tue lacrime è "non devo farmi sentire, non me lo merito".
Comprendi che ti stai lasciando andare quando inizi a sfogarti contro te stessa, tagliando i capelli, pensando che non sarebbe male morire, dimagrendo fino a star male.
E capisci che è colpa del tuo fottuto animo gentile, del tuo amore verso quell'unico genitore che ti rimane, e del terrore di essere abbandonata di nuovo.
E quando ti trovi sul punto di essere lasciata di nuovo, con l'unica persona che è sempre rimasta al tuo fianco, la sorella che ti ha sempre voluto bene ma che non sa dimostrarlo, l'unica cosa che pensi è "voglio morire".
Ma poi c'è la voglia di vedere il futuro, di vivere la vita, e allora ti disperi, ti arrabbi perchè sei così dipendente dal dolore ma allo stesso tempo lo temi.
E allora ti uccidi dentro, racchiudendo tutti i tuoi sentimenti, permettendoti di crollare solo nel cuore della notte, senza un solo rumore, un rumore che non fai da anni, per paura di dare fastidio, ma con il bisogno che qualcuno dica "guardatela, aiutatela, perchè esiste anche lei".
Ma non una sola anima viva lo nota mai.
E Ora tu sei qui, a riversare le tue lacrime per un testo, rievocando quel capitolo che non vorresti mai riaprire, ma che necessita di essere conosciuto.
Nessuno si accorge del tuo timore, la fobia dell'abbandono, il terrore di ricadere in un periodo buio, perchè si, ti accorgi che tua madre ci sta tornando dentro, e sai, lo sai con certezza, che la disperazione di quella vita sta tornando su, e che tu sei troppo buona per fare preoccupare le persone che ti amano.
Sai che sta tornando su perchè l'ansia non è sparita, è solo aumentata, e i senti sempre più in difetto, ferendoti di nascosto da tutti, sola dentro ad una bagno con una forbice e i tuoi capelli nel water, un rasoio non abbastanza affilato nel cestino, la tua codardia e le guance bagnate.
Ma sai anche che, nonostante le cicatrici che ne rimarranno, lo supererai, come hai sempre fatto e come prima o poi, non riuscirai più a fare.
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Nuovo capitolo dopo una vita, un po' triste, ma è tratto da un periodo buio della mia vita.
Spero di non risultare fastidiosx.
Sono in arrivo altri testi, scritti in questi mesi.
LLH
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OS a caso
De TodoRaccolta di OS scritte per esercitarmi quindi perdonate la grammatica e la forma poco corretta.