Ho visto per la prima volta i nostri nemici. È stato un pessimo primo appuntamento, devo dire. Ho avuto modo di osservarli solo per qualche secondo mentre sfrecciavo fuori da Dallas. La città era ben difesa e loro sembravano pochi... spero che resista. Ora sono da solo, appoggiato alla macchina. A fare la guardia, mentre gli altri cercano qualcosa con cui accendere un fuoco. Il mio fucile è ormai fradicio del sudore che mi cola dalle mani. Ogni rumore è un sussulto, un susseguirsi di paure. E noto che tutti i rumori che mi han fatto veramente paura vengono dal bosco, non dalla strada, un residuo di civiltà che ho dietro.
E adesso che sento qualcosa, un rumore di auto, venire da lì, non mi spavento troppo. Le auto ci sono ancora in giro, forse è del governo, o di qualcuno di utile. Lentamente, mi giro e appoggio il fucile sul cofano, aspettando. Ben e gli altri sono usciti dalla boscaglia, ma gli faccio cenno di nascondersi. Li scorgo tornare dietro qualche cespuglio mentre rivolgo lo sguardo sulla strada e sul mio fucile puntato. Il rumore di motore si fa più vicino finché davanti a me non si ferma una Ford per famiglie. Ne scendono un uomo, una donna e una ragazza. Quest'ultima ha i tratti di quello che penso sia suo padre, lei sarà sui 14 anni. L'ipotetica madre è alta e slanciata, il padre è più piantato e ostenta una buona dose di muscoli. Forse un muratore. Si avvicinano alla macchina con fare interessato. -E' una bella auto- dice Muscolo. -James, noi non rubiamo- gli sussurra la moglie. -Ascoltala, bello. Ha ragione.- Ora ho il fucile puntato su di lui. Faccio cenno agli altri membri della famiglia di uscire allo scoperto. -Ehi, no, c'è stato un malinteso!- dice Muscolo, o James, o come si chiama. -Forse, se rinunci al tuo piano di fregarmi la macchina, potrei anche abbassare il fucile e accettare che potremmo esserci utili a vicenda!- -Ah, è vostra la macchina?- chiede lui. Sono tentato di rispondergli male. Ma abbasso il fucile e dico con riluttanza: -Non è sempre stata nostra. ma ne avevamo bisogno.- Lui abbassa le mani e tira un sospiro di sollievo. -Siete una famiglia?- chiede la moglie. -Sì, io sono Jessica, lui è mio figlio Bill, mia figlia Samantha e mio marito Ben...- -E nonno John!- grida Samantha. Sorrido. -Sì, io sono Cecilia, lui è James è lei è Iris...- dice la moglie di Muscolo, che sta già attaccando bottone con Jessica. Mio Dio. Ben parla con Muscolo, e mi avvicino per sapere di cosa parlano. Bill e Iris si squadrano da lontano. Mia nipote è stata distratta da un giochetto inventato da lei. -E così siete del Texas- dice Muscolo con allegria. -Anche noi. Stavamo scappando verso l'Arkansas, ma ci è giunta notizia che è già in mani nemiche e che ora quei bastardi marciano verso l'Oklahoma da sud e da est- -Ci hanno superati?- domanda mio figlio incredulo. -Sì, sono parecchio veloci. Ma dicono che un corpo Messicano è sbarcato a liberare la Florida...-
E' sera, Ormai sono tutti a dormire, tranne me e Bill. -Ehi, ragazzo.- -Dimmi- -Che pensi di questi qui?- Lui borbotta qualcosa di incomprensibile. -E dell'unica tua coetanea?- -Umh. Begli occhi.-
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Alone After Apocalypse
Science FictionUna famiglia come tante altre, nonno, padre, madre e due figli. Solo che di solito le famiglie normali non scappano di casa, su un'auto rubata e ben armati... Ma le famiglie normali hanno smesso di esistere quando il mondo ha smesso di essere normal...