On the road

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Ho sempre pensato che i viaggi in auto in compagnia fossero divertenti.

Mi sbagliavo.

Samantha russa abbracciata alla madre, che parla con Ben; Bill si annoia; io guido; e tutti quanti ci rompiamo le scatole.
Johnny e José ci seguono dall'alto e la Muscolo Family è dietro di noi sulla strada. Abbiamo attraversato una zona prevalentemente di campagna: abbiamo visto fattorie abbandonate, fattorie abitate, fattorie fatiscenti, fattorie incendiate, fattorie e basta. Nemmeno una mucca o una pecorella a darci il benvenuto.
Samantha si sveglia rumorosamente.
-Mamma, ho fame- si lamenta.
-Il cibo non durerà a lungo- commenta Bill. -Abbiamo solo qualche scatola di biscotti e un po' di carne. E una mela! Una sola mela! Nonno, là avanti c'è una fattoria con del fumo che esce dal camino. Forse possiamo barattare del cibo e qualche altra mela-
-Sei intelligente come tuo padre Bill, e come lui appena arriva una donna ti distrai- commento con non poca cattiveria. -Se non fossi così dannatamente distratto, noteresti che non abbiamo nulla da barattare-
Lui arrossisce, ma per poco.
-Io ho qualcosa da barattare- risponde tirando fuori da sotto il sedile due scatoloni di pallottole.
Ecco perché mi sembravano poche. Le ha fregate dal camion dei militari mentre non guardavamo. Suo padre prende in mano la situazione. -Bill, apri una cassa, prendi un sacchetto e riempilo di pallottole, ma lasciane dentro parecchie. Chiaro?-. Lui annuisce e prende uno dei sacchetti della spesa. Mentre lo riempie, accosto lentamente a lato della strada. Siamo proprio davanti alla fattoria. Anche James accosta e scende dalla macchina. Johnny inizia ad atterrare. Esco e lancio il fucile a Muscolo, prendo la Colt e dò in mano a Bill una semiautomatica. Sua madre impallidisce, ma credo sia ora che il ragazzo cresca. Suo padre ha tirato fuori un revolver dal cruscotto e iniziamo ad avvicinarci alla fattoria, le armi in mano. Io tengo anche il sacchetto e in tasca ho un centinaio di dollari in tagli piccoli. Gli abitanti della fattoria sembrano averci notato ma non escono; una finestra si è aperta, al piano superiore, ma nessuno si affaccia. Si sente una voce.
-Chi siete?
-Americani- rispondo. -Amici.
-Che cosa volete?
-Uno scambio-.
Lancio il sacchetto pieno di pallottole davanti alla porta.
-Cibo per pallottole- spiego.
La porta si apre facendo uscire un uomo grasso e un uomo magro. L'uomo grasso ha un fucile talmente largo che credo che un colpo solo ci ammazzerebbe tutti, e lo impugna con sicurezza. Quello magro si avvicina cordiale, sollevando il sacchetto e guardando all'interno.
-Uh uh uh, belle- dice tirandone fuori una e accarezzandola con fare esperto. -Possiamo darvi quello che abbiamo- dice rilanciando il sacchetto indietro.
-Patate ... una pera ... del pesce fritto!-
Ho in mente una pessima battuta.
Mette il cibo in un sacchetto con lentezza, mostrandocelo, e lo lancia di fianco all'altro.
-È un piacere fare affari con voi.
-Altrettanto.
Raccolgo il mio sacchetto e me ne vado con gli altri.
-Yeah. Bello scambio- commenta Bill. -Hai avuto una bella idea, ragazzo- gli dice il padre con il sorriso.

All'auto ci aspetta uno spettacolo molto più stressante.
-Hai dato una pistola in mano al nostro bambino!- inizia Jessica.
-Lui non è un adulto! Non può uccidere! Non dargli più una pistola in mano!-
-Non è più un bambino, Jessica. E ha i muscoli per sparare e se proprio fosse necessario anche a mani nude- gli risponde Ben -se non volevi che fosse in grado di uccidere, perché non lo fermavi quando correva in palestra?-
Jessica lo fissa in lacrime. Ben si siede dietro con lei e la consola spiegandole perché ha deciso così.
Io e Bill ci sediamo davanti e ripartiamo. Lui sembra piuttosto esaltato dal regalino di papà, ha tolto il caricatore e si allena a mirare e premere il grilletto.

Non so se sto sbagliando a lasciare una pistola in mano a un sedicenne. La strada non è il posto giusto per pensare. Bisogna andare avanti. Spero solo che quella città che vedo avanti a noi sia amica.

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NOTA: ho aumentato di un anno l'età di Bill, solo per giustificare e rendere più realistico il fatto che ancora minorenne sia in grado di utilizzare una pistola e di controllare il rinculo.

Alone After ApocalypseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora