Io e Peter riuscimmo a portare mia mamma in salotto e la appoggiammo sul divano. Lei non smetteva di piangere e questo mi spezzava il cuore. Peter le preparò una tazza di tè fumante che le misi tra le mani per riscaldarle. Le accarezzai gentilmente il viso e le lasciai tutto il tempo di sfogarsi. Nella stanza si sentivano solo i singhiozzi di mia madre che dopo un po' iniziò finalmente a parlare. Io sentivo di non riuscire più a sopportare quel silenzio soffocante.
"June, tesoro, è successa una cosa molto importante. Lasciami finire di parlare. Ok?" annuii tesa. Lei fece un grande respiro come per cercare il coraggio di darmi quella notizia.
"Tuo padre, se ne è andato. Non so dove, né perché. Oggi sono arrivata in casa e c'era un biglietto." Me lo porse.
Lo aveva sempre tenuto accartocciato tra le mani e si era inumidito poiché le sue mani erano molto sudate e bagnate dalle lacrime. Sul biglietto c'era scritto che era andato via, che non ci voleva più, che era finita. Rilessi più volte quel biglietto incredula, poi alzai il viso verso mia mamma. Ero molto sensibile, quindi le lacrime non tardarono ad arrivare, grandi e dolorose. Poi lei aggiunse anche che papà aveva rubato tutti soldi dalla cassaforte e che ci aveva preso anche un quadro molto importante che avevano vinto a un'asta per tantissimi soldi.
Effettivamente, in quell'ultimo periodo, papà aveva organizzato tanti viaggi, tanti eventi per i quali avevamo speso molti soldi. Solo allora capii il suo stupido piano: prosciugare tutti i soldi di mamma e prendere i rimanenti per scapparsene. Ci aveva preso anche il conto in banca e non ci aveva lasciato niente, niente. Non capivo il suo comportamento, perché avrebbe dovuto toglierci tutto quello che avevamo? Al solo pensiero che mio padre ci avesse mentito per tutto questo tempo e che non avesse fatto altro che fare un subdolo doppio gioco, mi fece risalire le lacrime, che però cacciai giù per dire ciò che avevo pensato a mia madre.
Lei mi guardò sconvolta e incredula: non ci aveva pensato. Disse che era molto probabile, ma mi vennero i brividi solo a pensare a ciò che era successo. Peter chiamò Isabel e dopo poco lei ci raggiunse con Jess al suo fianco, che mi corse incontro piangendo. La strinsi forte e le baciai la fronte, e mi si strinse lo stomaco solo a vedere i suoi occhioni colmi di lacrime.
Isabel riuscì a calmare mia madre facendole mangiare qualcosa, ma nel giro dei giorni successivi la situazione peggiorò. Mia mamma si era fatta pallida e non mangiava nulla, passava le sue giornate seduta sul pavimento e non parlava quasi mai. Anche io ero distrutta, sconvolta e mi sentivo piccola e confusa.
***
Era passato un mese da quel giorno, un lungo mese straziante e doloroso, pieno di lacrime e paura di essere abbandonata di nuovo. Grace, la bibliotecaria, mi aiutò dimostrandosi gentile e disponibile, e vedevo sempre la tristezza nel suo viso mentre guardava lentamente la luminosità dei miei occhi spegnersi. Continuai restando a testa bassa per nascondere le lacrime e tutto si fece improvvisamente troppo difficile. Abbandonai le lezioni private a quel bel ragazzino delle medie, smisi piano piano di andare in giro e di vedere gli amici.
Per tutto il tempo evitai Peter e Vicky perché avevo paura che mi nascondessero qualcosa, che mi potessero tradire. All'inizio avevo bisogno di un aiuto, ma dopo il primo momento di confusione totale, iniziai a realizzare che magari anche la mia migliore amica tramasse qualcosa.
Passavo interi pomeriggi sul letto rifugiandomi nella lettura: in quel periodo mi immersi in infiniti mondi immaginari che mi distraevano dalla realtà, troppo difficile e complessa. Leggevo, leggevo e leggevo. Cercavo un posto dove nascondermi, e lo trovai solamente tra le pagine dei libri.
Le mie giornate erano diventate monotone e senza emozioni: la mattina andavo a scuola e svogliata ascoltavo le lezioni. Cercavo sempre di evitare lo sguardo di Peter: lui mi avrebbe chiesto perché cercavo di non passargli accanto, e io non potevo rispondere che nonostante mi mancasse come l'aria, avevo paura di perderlo. Quindi non lo guardavo mai, ma lui non si arrendeva: cercava sempre di aiutarmi in tutto ciò che facevo, ma sotto sotto avevo capito che si chiedeva il perché dei miei comportamenti freddi e misteriosi.
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sulle tracce dell'amore
Mystery / ThrillerCosa accade quando il legame tra due anime affini viene travolto da una tragedia improvvisa? due ragazzi, due famiglie, una tragedia improvvisa e un'avventura tra le strade di San Francisco