sulle tracce dell'amore

CAPITOLO 6

All'ora di pranzo andai da mia madre accompagnata da Jess e dal suo fedelissimo entusiasmo. Chiesi al dottore le condizioni di mia mamma dopo averla salutata e baciata sulla fronte, Marley mi rispose che stava come il giorno precedente e che nel giro di poco tempo sarebbe potuta ritornare a casa. Eravamo vicino al periodo natalizio e nell'aria si sentiva che tutti gli ospiti erano più buoni e che la felicità stava giungendo per rallegrare tutti i cuori. L'ospedale aveva addobbato la sala d'ingresso e alcune sale d'attesa con vari festoni colorati che io guardavo emozionata.

La situazione stava migliorando di giorno in giorno e ben presto tornò a casa severamente controllata da me. I corsi di disintossicazione sarebbero cominciati dopo le vacanze di Natale ormai vicine.

Io e Peter decidemmo di passare quel Natale insieme, con le rispettive famiglie. Quindi a una settimana dalla vigilia, io e Peter iniziammo a organizzare una festa che ci saremmo ricordati per sempre: avremmo comprato dei magnifici festoni con babbo natale e con dei fiocchi di neve, cucinato dei biscotti squisiti decorati con la grassa colorata e avremmo organizzato una grande tombola con tanto di premi proposti dalla sottoscritta.

La festicciola sarebbe stata ambientata nella grande sala della casa di Peter perché era la più grande e la più bella. Tutto ciò che stavamo preparando sarebbe stata una sorpresa per le nostre famiglie, che erano ignari di quello che li avrebbe aspettati a Natale. Tra tutti la più curiosa era Jess, che spesso ci spiava e ci rivolgeva sguardi supplicanti per capire cosa stavamo preparando.

Fummo molto discreti e per fortuna trovammo il tempo di andare a comprare tutto il necessario per trasformare il grande salone di casa in un colorato universo natalizio.

"Voglio cucinare io! June abbi un po' di fiducia... per favore."
"Peter sai che ti voglio bene, ma per te cucina è sinonimo di disastro! Peter lascia che ti aiuti"
"VA BENE! Però sarò io lo chef ufficiale. Almeno lasciami questa gloria"
Me lo immaginavo già con un grembiulino colorato e ridicolo, con il cappello da cuoco e con la faccia sporca di farina mentre maneggiava il cucchiaio il modo maldestro. Feci un largo sorriso e lui mi guardò esultante. Scossi la testa allontanando quel pensiero e mi concentrai sull'organizzazione.

A volte facevamo partecipare alle nostre compere anche Vicky: lei conosceva i negozi migliori per fare acquisti di qualunque genere e ci aveva consigliato già molti festoni meravigliosi e originali. Dopo il problema di mia madre non la vidi per un po' di tempo, con grande disappunto di Peter che sosteneva che dovevo stare anche con altri amici oltre che a lui. Nonostante tutto però ero tornata a chiacchierare tranquillamente con lei all'inizio delle lezioni e a prendere il caffè del pomeriggio con lei.

Volevamo vedere le facce incredule delle nostre famiglie e le loro bocche sbarrate alla vista del salotto. La mattina del 24, la vigilia, avevamo detto che avevamo bisogno della casa libera per poter addobbare e fare i biscotti. Jack non aveva detto niente e si era precipitato fuori dalla porta indifferente, le nostre madri erano entusiaste e curiose, mentre Jess si era trascinata lamentandosi fuori dalla porta e ci aveva minacciato che se la sorpresa non fosse stata, e cito testualmente, "UNA BOMBA!" sarebbe restata arrabbiata con noi per sempre e le avremmo dovuto dare i soldi necessari per un libro che era appena uscito e che lei desiderava. Noi non eravamo minimante preoccupati per la sua minaccia tanto sapevamo che non sarebbe riuscita a tenere il broncio per più di un quarto d'ora.

Appena tutti furono usciti di casa, Peter si sfregò le mani pronto a dare il massimo e io sorrisi entusiasta. Per addobbare la casa avevamo chiamato anche Vicky, la quale era felicissima di poter collaborare.

Dopo un'intera mattinata tra risate, canzoni e divertimento, la nostra casa sembrava finalmente la tana di Babbo Natale. Eravamo orgogliosi del nostro lavoro e nessuno di noi riusciva ad immaginarsi la faccia sbalordita di Jess senza scoppiare a ridere.