CAPITOLO 10

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Il sabato successivo ci fu un'altra lezione e per quella mattina imparai molti dettagli del mestiere e apprendemmo inoltre che non sarebbe stato per niente facile scoprire l'assassino di Vicky perché poteva trattarsi di chiunque: un amico, un vicino, uno sconosciuto o persino dei ragazzi ubriachi o strafatti.

Mi scoraggiai un po' e pensai alla possibilità di lasciar indagare i poliziotti, ma immediatamente mi corressi, pensando che niente avrebbe dovuto farmi arrendere e che l'avrei fatto, facile o meno, per Vicky.

Anche se non conoscevo Meg da molto tempo la invitai a casa mia per un pomeriggio insieme il giorno dopo e lei, eccitatissima, accettò.

Appena arrivata a casa comunicai a Peter che avevo invitato Meggie a casa mia e lui provò a convincermi a farlo partecipare, ma ovviamente io non glielo avrei permesso. Volevo instaurare un bel rapporto con lei e se ci fosse stato il mio ragazzo Meg non si sarebbe mai confidata e non avrebbe mai parlato di cose delle quali magari si vergognava.

La mattina successiva iniziai a organizzare quel pomeriggio. Avremmo proiettato un film sul muro ancora vuoto del salotto con il piccolo proiettore di Isabel. Meg arrivò dopo pranzo, andammo a fare un giro e ovviamente passammo anche per la libreria. Mi mostrò la sua nuova applicazione e io ne rimasi molto colpita perché era utile e difficile da sviluppare, soprattutto da un dispositivo non troppo all'avanguardia come il suo piccolo cellulare.

Per quella sera ordinai la pizza d'asporto e le chiesi che film avrebbe voluto vedere e lei disse esplicitamente:

"Voglio guardare Hunger Games", ma subito aggiunse "oddio, scusa! Non volevo essere scortese! Scusa, scusami, scusa." e io le dissi che non doveva preoccuparsi perché non me la sarei presa e ridacchiai.

Cercai il film e finalmente dopo venti minuti lo trovai su Prime video, misi Play e andai a scaldare i popcorn che non erano ancora stati aperti.

Il film si rivelò molto bello e appena iniziò capii che Meg lo aveva già visto almeno un centinaio di volte dato che sapeva tutte le battute a memoria, ma questo mi fece divertire ancora di più perché imitava anche i personaggi in modo buffo e goffo.

Il film era appena terminato e mentre lo guardavamo avevamo mangiato una pizza a testa ed eravamo sazie. Non era molto tardi e nessuna delle due era stanca quando sentimmo suonare il campanello.

Ci alzammo entrambe incuriosite da chi potesse essere perché non stavamo aspettando nessuna visita. Appena aprii, Jack entrò in casa guardando il telefono cercando di spostarsi i capelli, anche se rimasero spettinati. Mi chiese senza neanche guardarmi e con tono disinteressato:

" Ehi June, di là a casa nostra stiamo facendo un karaoke e Jess è davvero divertente. Ti va di venire?"

Finalmente mi guardò in faccia per vedere la mia reazione e dato che io mi ero avvicinata a Meg ci guardò entrambe e non appena incontrò lo sguardo della mia amica, si alzò dritto e si sistemò i capelli. Era evidente che era rimasto estasiato dalla bellezza di Meg, dai suoi capelli colorati e dai suoi occhi blu come il cielo. Anche Meg si sistemò lo chignon e fece un bellissimo sorriso che colpì il cuore di Jack come una freccia di cupido, o almeno questo era ciò che credevo.

Vidi che si era creata una certa atmosfera ma decisi di spezzare il silenzio e rispondere a Jack con un bel sì ricco di gioia e felicità. I due continuavano a guardarsi, perciò presi Jack per le braccia e lo trascinai fuori dicendogli che saremmo arrivate dopo aver sistemato un po' la cucina. Lui annuì, anche se ovviamente non mi aveva ascoltata, prima che io lo salutai e rischiusi la porta.

Meg mi guardò e mi chiese: "Ma chi era?" io le feci un piccolo sorriso perché avevo già capito tutto, ma mi limitai a risponderle. Le prestai dei pantaloni della tuta e un maglioncino e io mi presi dei pantaloni comodi e una felpa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 14, 2022 ⏰

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