La strategia di Alya

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Chat Noir era riuscito finalmente a sopraffare il maglione tenendolo ancorato a terra con il proprio bastone ed impedendogli di muoversi, ma quando i due scarponcini gli saltarono addosso, il gatto nero optò per utilizzare la propria arma come asta e saltò dalla parte opposta con agilità. Nonostante li avesse evitati per un pelo, non sarebbe riuscito a trattenere a lungo il capo di abbigliamento bloccato a terra ed al contempo a gestire le due scarpe.
Ad alcuni metri di distanza dal luogo dello scontro, Alya decise proprio allora di allontanarsi di corsa per fare la propria parte. Non poteva lasciare Chat Noir a combattere da solo, sapendo che Ladybug non sarebbe mai arrivata, ma aveva elaborato un piano che si augurava funzionasse. Un tentativo poteva farlo, dato che in ogni caso non sarebbe potuta andare peggio di come stava andando in quel momento.
Se Marinette era realmente Ladybug – e lei ancora non riusciva a crederci – allora custodiva anche gli altri Miraculous; di conseguenza avrebbe dovuto trovare tutti i gioielli nascosti da qualche parte in camera sua. Dopo tutto, era stata Ladybug a farla diventare Rena Rouge, prestandole la collana ogni volta che i due eroi di Parigi avevano bisogno del suo supporto. Per una volta, sarebbe stata lei a prendersi la libertà di utilizzare il Miraculous della volpe senza autorizzazione e di consegnare gli altri a chi li aveva utilizzati in precedenza. Almeno, quelli di cui conosceva l'identità.
Evitando accuratamente di incrociare i vestiti animati e di scontrarsi con quei pochi che erano ancora in fuga, fece del suo meglio per raggiungere il prima possibile la casa della migliore amica. La porta della pasticceria era aperta, ed i genitori di Marinette erano alle prese con un abito color panna con le maniche a sbuffo. L'uomo stava utilizzando una baguette per difendere se stesso e la moglie, come se fosse una spada, mentre la donna aveva un vassoio di metallo in mano e cercava come poteva di dargli man forte.
« Scusate l'intrusione, salgo a prendere una cosa per Marinette! » gridò la castana mentre saliva le scale, senza perdere tempo a fermarsi o a dare spiegazioni più approfondite. L'interruzione lasciò tutti straniti, abito compreso, che si fermò momentaneamente come se anche lui non sapesse come comportarsi.
Raggiunta la camera dell'amica, Alya iniziò immediatamente a cercare con foga qualcosa che potesse contenere diversi gioielli tutti insieme.
Dopo aver constatato che nulla del genere era stato messo in bella vista, si mise a cercare in modo più dettagliato tra ante e cassetti. Con l'importanza che avevano i Miraculous, si sarebbe stupita di trovarli immediatamente, ed anche se stava violando spudoratamente la privacy della sua migliore amica, a quel punto si convinse che lo stava facendo esclusivamente per il bene superiore. Era quello che Ladybug avrebbe voluto.
Alla fine, aprì una scatola che conteneva solamente rocchetti di filo ed altri strumenti del genere, ma il suo spirito di osservazione le suggerì che si trovava sulla strada giusta. I rocchetti avevano qualcosa che non la convinceva pienamente, perciò alla fine la castana si decise a posare quel contenitore sulla scrivania ed a maneggiarlo in diversi modi.
Dopo decine di tentativi diversi, finalmente scoprì la combinazione con cui andavano premuti quegli strani rocchetti per rivelare lo scomparto segreto che conteneva proprio i Miraculous.
Nonostante l'emozione del momento fosse particolarmente elevata, la ragazza prese rapidamente la collana della volpe rossa e la indossò, facendo uscire il kwami, che dopo averla riconosciuta si guardò intorno con aria leggermente confusa.
« Alya, dove... Cosa stai facendo con la Miracle Box? » chiese alla fine, con un accenno di preoccupazione.
La ragazza aveva gli occhi puntati sui Miraculous, ma si prese un attimo per replicare al piccolo amico « Fidati di me, Trixx. È per una buona causa »
Solo un istante dopo, prese in mano il Miraculous della tartaruga, decisa a darlo a Nino non appena fosse uscita da quella dimora. Trixx rimase ad osservare silente, ma rassicurato. Aveva compreso che la ragazza era sincera, e si fidava di lei.
Dopo averlo messo al polso, evocando Wayzz, passò in rassegna gli altri Miraculous. La mano indugiò davanti al fermaglio per capelli nonché Miraculous dell'ape, incerta se prenderlo o meno. Chloé avrebbe potuto non esserne entusiasta se aveva già saputo dal notiziario che la persona akumizzata era Marinette, ma probabilmente alla fine si sarebbe lasciata convincere, attratta dall'idea di diventare Queen Bee ancora una volta. Si augurava che si rendesse quanto meno utile. Anche il terzo Miraculous venne indossato tra i capelli ed anche Pollen uscì fuori, rivolgendosi umilmente alla ragazza, ma finendo per rimanere leggermente sorpresa quando si rese conto che non era stata Chloé ad evocarla « Salve, mia Regina... »
La castana, tuttavia, non ci fece caso. Sentiva che mancava ancora qualcosa per dirsi completamente certa della vittoria.
« ... Viperion » mormorò, comprendendo solo dopo qualche secondo ciò che il suo istinto le stava suggerendo. Il potere di tornare indietro nel tempo sarebbe servito sicuramente se le cose si fossero messe davvero male. Senza Ladybug non potevano rischiare.
Nonostante la riflessione dimostrasse una grande razionalità da parte della ragazza, anche in quel caso la mano di quest'ultima esitò davanti al Miraculous del serpente. Non aveva idea di chi fosse Viperion, e di certo non poteva consegnarlo al suo proprietario senza sapere chi fosse.
Alla fine, decise che sarebbe stato un problema a cui avrebbe pensato più tardi. Magari Chat Noir sarebbe stato in grado di dirle chi era. Mise anche il braccialetto con l'uroboro all'altro polso, e mentre anche Sass compariva accanto agli altri kwami, la castana chiuse la Miracle Box e la sistemò dove l'aveva trovata.
La piccola volpe, nel frattempo, aveva rassicurato i compagni, rimasti straniti da tutte quelle evocazioni.
« Vi spiegherò strada facendo » esordì Alya alla fine, puntando finalmente le iridi color nocciola verso i kwami « Ladybug è... Ha bisogno di aiuto. Venite con me, ho intenzione di dare gli altri Miraculous ai rispettivi proprietari » senza perdere altro tempo, accennò un sorriso e si rivolse al suo kwami « Trixx, trasformami! »

La trasformazione in Rena Rouge durò pochi secondi, ed Alya acquistò rapidamente le lunghe orecchie e la coda da volpe, la maschera ed il flauto traverso, che le comparve sulla schiena.
Solo a quel punto la ragazza raggiunse il terrazzo per andarsene, ed in breve tempo era già diretta verso la casa del fidanzato insieme ai kwami, certa che non fosse necessario tornare dai genitori di Marinette per farsi vedere mentre si allontanava in tutto quel trambusto. Probabilmente avrebbero trovato da soli una spiegazione sulla sua improvvisa scomparsa.
Riuscendo a spostarsi perfettamente senza ulteriori aiuti grazie alla sua grande agilità, la castana fu in grado di attraversare la città e di raggiungere in pochi minuti la sua destinazione, spiegando nel mentre la situazione ai piccoli kwami, anche se in modo molto rapido.
Fortunatamente per lui, Nino era chiuso in casa con le cuffie sulle orecchie e la musica talmente alta che nemmeno si era accorto di ciò che stava accadendo all'esterno. Perfino quando Rena Rouge bussò alla finestra il ragazzo non se ne accorse, cosa che la portò a sospirare prima di fare un cenno a Wayzz « Potresti...? »
La piccola tartaruga non ebbe bisogno di altre spiegazioni, attraversò il vetro e volò rapidamente davanti al viso di Nino, sorprendendolo tanto che per poco non cadde dalla sedia. Superata la sorpresa, il moro si tolse le cuffie e spense la console davanti alla quale stava suonando la propria musica.
« Wayzz! Cosa ci fai qui, amico? Che sta succedendo? » chiese con aria incredula, seguendolo con lo sguardo.
« Dovresti chiederlo a lei... » Wayzz svolazzò verso la finestra, e ciò fu abbastanza per far notare al compagno la ragazza ancora chiusa fuori e per spingerlo ad avvicinarsi immediatamente.
« Rena Rouge! » la salutò alla fine con un largo sorriso sul volto, aprendole per consentirle di entrare.
« Abbiamo davvero poco tempo, perciò ecco qui » esordì l'altra, togliendo il bracciale e porgendolo al suo interlocutore « Nino Lahiffe, mi faresti l'onore di diventare Carapace ancora una volta? »
« Certo che sì! » Nino non perse tempo ad indossare il bracciale, e dopo un istante sollevò immediatamente il braccio « Wayzz, trasformami! »
In pochi secondi Carapace prese il posto del corvino, con lo scudo verde sulla schiena, gli occhiali protettivi ed il cappuccio sul capo.
« E adesso, dove si va? » chiese alla compagna, nel tentativo di farsi dare una spiegazione più esaustiva.
Rena Rouge, di contro, gli rivolse un sorriso mentre tornava alla finestra aperta «Tu vai ad aiutare Chat Noir, io devo andare a trovare una certa Regina di nostra conoscenza... » con un ultimo occhiolino, si lanciò di nuovo all'esterno con i kwami al seguito lasciando il ragazzo da solo, con il compito di trovare il gatto nero.

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