Solo un po' di chiarezza

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Senza ombra di dubbio, il peggiore incubo di Marinette si era appena realizzato.
Ripensandoci, probabilmente era al secondo posto. Il primo era detenuto dalla possibilità che Adrien finisse per fidanzarsi con Chloé.
In ogni caso, la situazione era a dir poco grave.
« L-Ladybug?! » la voce della ragazza uscì di un'ottava più alta del normale, e tempo un istante l'interessata si era immediatamente scostata da Rena Rouge per indicare con dei gesti concitati l'eroina a pois lì presente « Che idea assurda! Ladybug è proprio qui, come potrei essere io?! »
Non sapeva come fosse possibile, ma qualcuno aveva preso il suo posto. Per quel che ne sapeva, poteva essere tutto uno stratagemma appositamente pensato per evitare che la sua identità venisse svelata, perciò lei era assolutamente intenzionata ad approfittarne.
« Vedi, Milady... » Chat Noir le si avvicinò, prendendole una mano tra le proprie affinché si tranquillizzasse « ... Mentre eri akumizzata, hai rivelato esplicitamente di essere Ladybug. Indossavi gli orecchini, e ci conoscevi fin troppo bene, non poteva essere solo un bluff »
In parte, il biondo era dispiaciuto di vedere la corvina tanto in difficoltà. Mantenere le loro identità segrete per lei era una delle maggiori priorità, qualunque fosse la situazione, perciò obbligarla a parlare era l'ultima cosa che voleva. Tuttavia, arrivati a quel punto né lui né gli altri potevano fingere che nulla fosse accaduto, ed evitare l'argomento avrebbe solamente lasciato dei dubbi che presto sarebbero diventati solamente un problema ancora più grande. Quanto meno, sapere la verità avrebbe messo un punto alla questione. L'eroe di Parigi era più che convinto che il segreto non sarebbe uscito dalla bocca di nessuno dei sei ragazzi presenti, altrimenti ci avrebbe pensato lui stesso a mettere in chiaro le cose con il suddetto interessato. L'incolumità della sua Lady era la cosa più importante per lui, non avrebbe lasciato che finisse in pericolo per un banale errore da parte di un compagno.
Marinette, in compenso, non ricordava assolutamente nulla di ciò che il gatto nero aveva menzionato, ma aveva passato abbastanza tempo con Chat Noir da capire quando era in vena di scherzare e quando parlava seriamente. In quel momento, benché sorridesse gentilmente, non poteva essere più serio, e lei di certo non aveva modo di ribattere a quelle affermazioni.

Prima che la corvina riuscisse ad aprire bocca, il Miraculous di Viperion si mise a trillare. Mancava meno di un minuto prima che si ritrasformasse, perciò il ragazzo dai capelli verdi lanciò immediatamente un'occhiata eloquente a Chat Noir.
« Vieni con me » il biondo colse in fretta la richiesta implicita, e capendo che la ragazza aveva ancora bisogno di elaborare tutto ciò che era accaduto quel giorno si offrì di prendere il Miraculous al posto della compagna.
Il serpente a quel punto si avvicinò alla corvina con un leggero sorriso sul volto « Marinette... Sono felice di vedere che stai bene » non aggiunse altro, limitandosi ad un'ultima carezza sulla guancia che fece arrossire l'interessata – e soprattutto storcere il naso a Chat Noir – prima di allontanarsi proprio con lui verso la Torre Eiffel per nascondersi dietro uno dei pilastri che sorreggevano l'intera struttura.
Nel frattempo, Rena Rouge sembrava particolarmente pensierosa, ma in quel momento anche il suono squillante del Miraculous della volpe si fece sentire, perciò la castana si attivò immediatamente per risolvere il problema.
« Ragazzi, seguitemi! Ho un'idea! » senza aggiungere altro, prese per mano Marinette e si mise a correre in direzione degli edifici più vicini, con i compagni al seguito che non potevano fare altro che chiedersi cosa intendesse fare.
Tutti insieme raggiunsero un grosso portone di un edificio appartenente al comune, e Rena Rouge si infilò rapidamente all'interno, da sola.
« Uscirò da un'altra parte » spiegò al di là della porta, finalmente al sicuro da occhi indiscreti « Così potremo tutti restituire il Miraculous senza che nessun altro sappia chi siamo. Datemi solo un minuto per allontanarmi »
Dopo qualche secondo di silenzio la porta si socchiuse, ed una mano femminile posò la collana con il ciondolo a forma di coda di volpe a terra, oltre la soglia « Ti chiedo scusa per aver preso i Miraculous senza permesso, Ladybug... Marinette... Sì, insomma... Mi farò perdonare in qualche modo! Ci vediamo, ragazzi! »
A quel punto, lo scalpiccio di passi fece comprendere a tutti che la ragazza si era allontanata di corsa, e Trixx attraversò la porta chiusa senza problemi grazie alla capacità innata dei kwami.
Senza dire una parola, ancora troppo scossa e a disagio, Marinette si chinò a raccogliere il gioiello e se lo rigirò tra le mani.
« Tocca a me! » nonostante Carapace non avesse l'urgenza di nascondersi, dato che non aveva utilizzato il proprio potere durante l'ultimo tentativo di Viperion, a quel punto fu lui a varcare la soglia.
« Ritrasformami »
Un attimo dopo, la porta si socchiuse di nuovo ed il braccialetto venne posato a terra, mentre Wayzz raggiungeva l'amico kwami. Per qualche secondo non si sentì altro, ma alla fine da dietro la porta chiusa provenne la voce del corvino, appena esitante « Ehi, Marinette. Non preoccuparti, d'accordo? Il tuo segreto è al sicuro con noi, te lo prometto »
Senza aspettare risposta, il ragazzo si allontanò rapidamente per fare spazio al prossimo eroe, e nel frattempo la corvina raccolse anche il Miraculous della tartaruga. Il sospiro che le uscì dalle labbra metteva in chiaro che nonostante le parole gentili di Nino non era stata rincuorata più di tanto. Si fidava dei suoi amici, questo era certo, ma probabilmente era l'unica a rendersi conto che svelando involontariamente la sua identità segreta aveva messo tutti in pericolo.
« Ritrasformami » senza neanche preoccuparsi di nascondersi, Chloé annullò la trasformazione prima dello scadere del tempo e si tolse il fermaglio per capelli, piazzandosi di fronte alla corvina ma esitando a consegnarlo proprio all'ultimo. Era chiaro che doveva ancora digerire la notizia « Non farti strane idee, Dupain-Cheng. Al contrario di quegli eroi da due soldi, io non credo affatto che tu sia Ladybug... Terrò il Miraculous fino a quando non verrà lei stessa a chiedermelo! »
Con quelle parole, si mise nuovamente il fermaglio tra i capelli, incamminandosi verso casa senza neanche salutare.
« Chloé... » mormorò la corvina, ma in quel momento la mano di Ladybug le si posò su una spalla, attirando la sua attenzione.
« Credo che in questo momento per lei sia troppo difficile accettare la realtà » il tono era serio, e Marinette dovette concludere che quella ragazza aveva ragione, cosa che la spinse ad accennare un sorriso.
« Penso che glielo lascerò credere, sai? »
Poteva già immaginare che in quel modo si sarebbe risparmiata molti problemi in futuro, ed in fondo per lei non era un problema continuare a fingere di essere solo un'amica dell'eroina a pois. Il suo rapporto con Chloé non aveva bisogno di una scossa come quella.

Chat Noir raggiunse le due ragazze proprio in quel momento con un sorriso allegro sul volto, consegnando il bracciale di Viperion a Marinette, che a quel punto si ritrovò tre gioielli tra le mani ed un kwami in più a cui badare.
« La signora ha ordinato un Miraculous? »
« Grazie, Chat Noir... » incerta, la corvina si decise finalmente a mettere i tre oggetti nella borsetta che aveva a tracolla ed invitò con un cenno gentile i piccoli kwami ad accomodarsi, proprio come faceva Tikki. Negare ancora una volta non avrebbe portato a nulla, l'unica cosa che poteva fare era accettare la situazione e sperare di non aver dato vita ad un disastro peggiore.
« Direi che adesso è il mio turno » gli orecchini di Ladybug avevano già annunciato che rimaneva poco tempo, perciò la ragazza si decise a salutare prima che fosse tardi. Per prima cosa, si rivolse al biondo con un sorriso sincero sul volto « Ti ringrazio per questa opportunità, Chat Noir. È stata un'esperienza che non dimenticherò »
Naturalmente, evitò di menzionare Ryuko, la sua alter ego e portatrice del Miraculous del drago.
Il gatto nero ricambiò immediatamente il sorriso, prendendole la mano e chinandosi in avanti per sfiorargliela con un delicato bacio « Chissà, magari ci incontreremo di nuovo, in futuro »
« Magari... » l'espressione della ragazza si fece appena più imbarazzata, ma non le ci volle molto per riscuotersi e puntare gli occhi su Marinette « Spero non ti dispiaccia se ho preso il tuo posto. Sei un'ottima Ladybug, Marinette »
L'interpellata scosse la testa ed allargò maggiormente il sorriso, a dimostrazione del fatto che non era per nulla offesa « Se adesso sono qui è anche merito tuo, hanno fatto la scelta giusta »
Non poteva avercela con lei per una cosa simile, soprattutto considerando che l'avevano salvata da Papillon. Tuttavia, le bastò anche solo pensare a quell'uomo per rabbuiarsi immediatamente.
Dopo un ultimo sorriso di congedo, Ladybug varcò la soglia del portone e tempo qualche attimo anche lei pronunciò la parola di circostanza « Ritrasformami »
Una volta che la soglia venne socchiusa e gli orecchini furono posati a terra, al contrario delle volte precedenti, Marinette esitò a prenderli per rimetterseli, anche dopo che la sua sostituta si fu allontanata come da prassi e Tikki ebbe raggiunto i compagni kwami nella borsetta.
« Milady? » Chat Noir si chinò al posto della corvina ed una volta tornato in piedi le si sistemò esattamente di fronte per offrirle il Miraculous, sorridendole incoraggiante. Ancora non riusciva a credere di essere finalmente al cospetto della sua Lady.
La ragazza, per tutta risposta, strinse le labbra e si limitò a fissare i due orecchini per diversi secondi prima di decidersi a parlare « Chat Noir... Io... Non so se posso... »
I dubbi erano affiorati tutti insieme nello stesso istante, tanto che a quel punto la corvina faticava perfino a riprendere possesso del suo stesso Miraculous. Era bastata una giornata per mettere tutto in discussione, a partire dal suo essere una degna Ladybug.

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