Una splendida serata

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Il sole stava ormai già calando dietro agli edifici più lontani quando l'eroina di Parigi si lanciò dal terrazzo della propria camera per raggiungere la dimora dei Bourgeois. Quando fu a destinazione, scoprì che Chloé era intenta a limarsi le unghie con il cellulare accanto, su cui aveva appena digitato un messaggio.
Dopo aver ritirato lo yo-yo per agganciarlo al fianco, Ladybug bussò dunque alla porta finestra che collegava la camera al terrazzo, stampandosi sul volto un sorriso ed alzando una mano per salutare una volta che la figlia del sindaco si fu accorta di lei.
Quando Chloé raggiunse la corvina all'esterno, per prima cosa la squadrò da capo a piedi, con una mano al fianco, ma alla fine si convinse che si trattava della vera Ladybug ed il suo scetticismo calò quanto bastava da consentirle di accennare un sorriso.
« Ero sicura che non potevi essere sparita all'improvviso, Ladybug! » senza attendere oltre, la strinse in un abbraccio, che l'altra dovette sopportare in silenzio.
« Mi dispiace avervi fatto preoccupare... Ma in effetti è una storia buffa » iniziò l'eroina a pois, staccandosi e portando una mano alla nuca « È stato un caso, oggi non avevo il mio Miraculous e sono riuscita a riprenderlo solo poco fa... E parlando di Miraculous, Marinette mi ha detto che volevi vedermi »
Prima di uscire aveva elaborato una scusa che si augurava fosse plausibile, proprio per evitare di ritrovarsi spiazzata nel caso in cui avesse dovuto dare una spiegazione su quanto accaduto quel pomeriggio. In ogni caso, sperava che quell'ultimo commento avesse accelerato le cose.
« Esatto, le ho detto chiaramente che avrei restituito il Miraculous solo ed esclusivamente a te! » le disse l'altra, portando le mani ai fianchi con fermezza « Gli altri eroi li hanno dati a lei, pensavano davvero che fosse Ladybug. Ridicolo, non è vero? »
« Non preoccuparti, i Miraculous sono al sicuro adesso. Marinette me li ha restituiti insieme al mio dopo la battaglia di questo pomeriggio » spiegò la corvina a quel punto, pentendosi già delle menzogne che stava sfornando come ogni volta che doveva far quadrare la sua doppia vita « Mi ha anche spiegato quello che è successo... Non sarebbe dovuta andare così, spero che tu non te la prenda con lei per ciò che ha detto. Marinette ha solo cercato di proteggere la mia identità, lo ha fatto in buona fede »
« Non avrebbe dovuto fingere di essere te, non mi interessa affatto se era in buona fede! » protestò Chloé, per nulla felice di vedere che l'eroina stava giustificando un'azione tanto futile.
« Deve essere stata la prima spiegazione plausibile che le è venuta in mente... Ma non sono arrabbiata con lei, dico davvero! Vedi, i nostri orecchini sono simili e ce li siamo scambiati per sbaglio... Non avrebbe potuto spiegare perché aveva il mio Miraculous senza menzionare anche me »
L'eroina dai capelli corvini si augurava che ciò bastasse per mettere fine al discorso, ma Chloé a quel punto si lasciò andare ad una breve risata prima di prenderle la mano per invitarla a seguirla « Se vuoi qualcosa di davvero bello da indossare posso prestartelo io! Quei gioielli assolutamente ridicoli sono nulla in confronto ai miei, perché non entri e ti provi qualcosa? »
Benché presa in contropiede, Ladybug tirò immediatamente indietro la mano, accennando una risata nervosa « Grazie, Chloé... Magari un'altra volta. Non ho molto tempo adesso... » si scusò, abbassando gli occhi per un attimo e schiarendosi la gola prima di tornare a guardare la sua interlocutrice e proseguire con il discorso « Per ora mi accontento del Miraculous, così posso rimetterlo insieme agli altri »
« Oh, d'accordo... » nonostante la punta di delusione nel tono di voce, la bionda si sfilò il Miraculous dalla chioma e lo diede all'eroina davanti a lei, che finalmente riuscì a regalarle un sorriso sincero.
« Ti ringrazio per aver aiutato Chat Noir in mia assenza. Avete fatto un ottimo lavoro, tutti quanti »
Quelle parole le pensava davvero, e quando era giusto non poteva non dare il dovuto riconoscimento anche a Chloé, che difatti dopo quel commento sembrò immediatamente risollevarsi « Lo so, sono stata davvero brava! »
La conversazione era ormai conclusa, perciò la corvina prese lo yo-yo tra le mani, segno del fatto che stava per congedarsi « Allora... Arrivederci, Chloé »
Dopo un ultimo cenno in segno di ringraziamento, Ladybug lanciò la propria arma verso il primo appiglio disponibile e si allontanò rapidamente, mentre la figlia del sindaco le gridava dietro « A presto Ladybug! Ricordati che sono sempre qui se dovessi avere ancora bisogno di me! »

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