Rena Rouge e Queen Bee

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Rena Rouge aveva appena raggiunto l'enorme dimora dei Bourgeois, trovando Chloé sul suo terrazzo, intenta a tenere alla larga decine di vestiti animati che erano rimasti chiusi nella sua camera. La bionda dava la schiena alla porta finestra, puntando i piedi per evitare che venisse aperta dai capi di abbigliamento furiosi che si potevano notare attraverso il vetro. Naturalmente, quando vide l'eroina che atterrava lì vicino il suo volto si illuminò immediatamente, nonostante non potesse muoversi dalla sua posizione.
« Rena Rouge! Sei venuta ad aiutarmi! » esclamò subito, con una nota di supplica nella voce « Falli smettere, ti prego! »
In un primo momento, la castana si ritrovò a fissare la scena con aria decisamente perplessa. Sembrava davvero un incubo, specialmente per una persona come Chloé che tanto amava i vestiti.
In ogni caso, una volta ricevuta la richiesta di aiuto si affrettò a guardarsi intorno in cerca di una soluzione, notando una sedia da giardino bianca che faceva al caso suo. Un attimo dopo l'aveva recuperata, sistemando l'estremità sotto alle maniglie della porta finestra per bloccare i vestiti all'interno della camera, mentre la figlia del sindaco le dava una mano tenendo ferme entrambe le ante.
« Questo non li terrà a bada per molto » mormorò l'eroina, mentre Pollen si faceva avanti, sorprendendo la bionda per un attimo.
« Mia Regina » la kwami la salutò immediatamente con grande rispetto, facendo così spuntare un sorriso sincero sul volto della ragazza.
« Pollen... »
Chloé si ritrovò a fissare prima la piccola kwami e dopo Rena Rouge, la quale, dopo averlo sfilato dalla propria chioma, le mise il fermaglio per capelli tra le mani con un sorriso « Chloé Bourgeois, non credo di doverti spiegare altro. Vorresti combattere nuovamente insieme a noi? »
« Non c'è nemmeno bisogno di chiederlo! Pollen, trasformami! »
Non appena pronunciata la fatidica formula, la bionda acquistò la maschera gialla e nera e le antenne sul capo, oltre alla trottola gialla che le apparve agganciata su un fianco.
Alla fine, Rena Rouge si rivolse alla compagna, invitandola a correre con lei tra i tetti per raggiungere rapidamente la destinazione senza perdere altro tempo. Chloé era chiaramente soddisfatta, ma soprattutto impaziente di rendersi utile, perciò non se lo fece ripetere due volte e seguì la castana insieme a Sass con un largo sorriso sul volto – proprio quando i vestiti finirono per travolgere la difesa sistemata contro la porta finestra.
Anche volendo, l'eroina dalle sembianze volpine non avrebbe potuto dire a Chloé che la ragazza caduta sotto il controllo di Papillon era la compagna di classe con cui aveva una rivalità da sempre. In quanto Rena Rouge, non avrebbe potuto saperlo, e forse era decisamente meglio così.

Chat Noir e Carapace erano ancora intenti a combattere, guardandosi le spalle l'un l'altro, quando le due ragazze raggiunsero il luogo dello scontro. Erano riusciti a danneggiare la camicia, che in quel momento giaceva a terra in mezzo alla strada, ma in compenso Madame Mode era pronta a tracciare un nuovo disegno apposta per loro.
Queen Bee fu la prima ad intervenire nello scontro, lanciando la propria trottola per agganciare una caviglia della nemica. Quando la ragazza akumizzata se ne accorse fu troppo tardi. Cadde a terra, perdendo nuovamente l'album e la matita, e venne trascinata di un paio di metri verso la bionda.
« Tu... » nel momento in cui gli sguardi delle due ragazze si incrociarono, la corvina non poté che stringere i denti con rabbia.
Queen Bee, scoprendo l'identità dell'akumizzata, trattenne a malapena una risata divertita. Non riusciva a credere di aver avuto l'occasione di dimostrarle in prima persona quanto fosse una grande eroina, sconfiggendola sul campo di battaglia anziché a parole.
« Bene, bene... Marinette Dupain-Cheng! La sconfitta deve averti bruciato più di quanto volessi dare a vedere. Dovresti essere contenta, vedrai in azione una vera eroina, come me! »
« Tu, un'eroina?! Non farmi ridere » Madame Mode afferrò con una velocità fulminea il filo della trottola, ancora agganciato alla caviglia, e lo strattonò con l'intento di farle cadere l'arma di mano « Se non avessi avuto bisogno di un altro portatore di Miraculous non ti avrei mai lasciato quel fermaglio! »
L'azione non ebbe l'effetto sperato, ma fece barcollare Queen Bee in avanti, e ciò fu abbastanza per permettere alla corvina di rimettersi in piedi il più in fretta possibile dopo essersi liberata della stretta del filo attorno alla caviglia. La rivelazione era stata davvero troppo grande per consentire alla bionda di reagire.
« Che cosa... Ladybug...? No, tu non puoi essere lei! » protestò l'eroina, troppo sorpresa ed alterata per fare altro. Le risultava davvero difficile accettare che la sua ammirazione per Ladybug era stata rivolta da sempre alla compagna di classe che più detestava.
Madame Mode, di contro, le regalò un sogghigno e posò una mano al fianco, ormai libera « Infatti non lo sono. Non più. Non ha senso lottare per persone come te, Chloé »
Nonostante al momento stesse fronteggiando unicamente una degli avversari, non aveva dimenticato di avere contro ben quattro eroi. Se voleva metterli seriamente in difficoltà avrebbe dovuto tracciare delle nuove creazioni solo per loro.
« Persone come me?! »
« Esattamente, come te. Sciocche, egoiste, che si divertono a schiacciare gli altri solo per apparire superiori... Proprio quello che è successo oggi! » proseguì la corvina, iniziando ad indietreggiare per recuperare la sua arma. Queen Bee sembrò non cogliere ciò che aveva in mente di fare la nemica, troppo presa dalla frustrazione crescente per essere stata descritta con parole tanto crudeli. Di contro, anche l'avversaria aveva appena espresso la propria rabbia nei confronti di Chloé, dunque poteva dirsi nervosa almeno tanto quanto l'altra.
Queen Bee alla fine cedette per prima e decise di attaccare con la trottola, che tuttavia Madame Mode evitò facilmente, e da quel momento le due iniziarono un rapidissimo scambio di colpi, muovendosi tanto velocemente che quasi risultava difficile seguirle.

Mentre il confronto tra le due ragazze proseguiva, Rena Rouge era accorsa ad aiutare i due compagni che si trovavano a diversi metri di distanza. Tutti e tre insieme erano riusciti a bloccare i due capi di abbigliamento rimanenti a terra, con il bastone e con lo scudo, e la castana ne aveva approfittato per strapparli entrambi sotto consiglio di Chat Noir.
Quando finalmente ritrovarono un attimo di tranquillità, Carapace e la castana si scambiarono un sorriso, mentre Chat Noir si portava il bastone dietro al collo come se volesse fare dello stretching. Tutti e tre avevano notato che Queen Bee stava tenendo occupata la loro nemica, perciò potevano approfittarne per elaborare un piano anziché continuare ad improvvisare.
« Benvenuti alla festa, ragazzi. Non so come abbiate fatto, ma mi sento decisamente sollevato. O forse no. Credo di essere appena diventato il leader della squadra... Dovrei prenderla bene, credo » commentò il biondo, accigliandosi con aria dubbiosa.
« Sono stata io... » Rena Rouge si rivolse al compagno, non sapendo bene se doversi pentire della sua decisione tanto avventata o meno « Tu e Ladybug ci avete sempre salvati quando eravamo in pericolo, adesso è lei che ha bisogno del nostro aiuto. Non potevo rimanere a guardare »
Il commento infuse maggior fermezza in tutti e tre gli eroi, e dopo un secondo passato a guardarsi negli occhi, la ragazza prese un respiro profondo e sfilò il bracciale con l'uroboro che aveva ancora al polso, mettendolo in mano a Chat Noir senza troppi complimenti.
« Ho preso anche questo, ma non so a chi affidarlo » spiegò, mentre il piccolo Kwami del serpente compariva in mezzo a loro proprio in quel momento, intuendo che si stava parlando di ciò che lo riguardava direttamente « So che è stato un rischio, ma speravo che almeno tu conoscessi la vera identità di Viperion per portarglielo »
« Tu sai di Viperion...? » Chat Noir divenne solamente più perplesso, ma il sorriso fiero che si disegnò subito dopo sul volto di Rena Rouge fu abbastanza per dissipare ogni dubbio.
« Non svelo i miei segreti. Allora, puoi darglielo o no? »
Il biondo, alla fine, strinse appena di più il Miraculous con fermezza e se lo mise al polso « Ci penso io. Ma prima, dobbiamo assolutamente recuperare gli orecchini di Ladybug... Se Madame Mode dovesse decidere di ritirarsi per portarli a Papillon potremmo non riuscire più a riprenderli »
« Dicci solo cosa hai in mente. Siamo a tua disposizione, amico! Cioè... Chat Noir... » aggiunse Carapace, correggendosi all'ultimo momento. Non era sua intenzione prendersi troppa confidenza con un eroe di tutto rispetto come il biondo, ma era qualcosa che gli veniva fin troppo naturale.
« Veramente... È Ladybug quella brava con le strategie. Io preferisco improvvisare, ma vedrò di inventarmi qualcosa » concluse il gatto nero, puntando gli occhi sullo scontro in lontananza.
Di certo, non sarebbe stato facile.

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