Seconda occasione

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Viperion fu il primo a saltare all'indietro per evitare i vestiti che erano immediatamente partiti all'attacco subito dopo l'ordine della loro disegnatrice, lasciando che fossero i compagni a lottare anche per lui. Il suo compito era un altro, perciò doveva seguire il piano e monitorare la situazione per intervenire al momento giusto.
Consapevoli del fatto che l'eroe dai capelli verdi non dovesse avere distrazioni, Carapace e Rena Rouge si impegnarono a fondo per intercettare i capi di abbigliamento e le calzature che lo avevano puntato, e così come gli altri utilizzarono tutte le loro abilità, armi comprese, per tener testa agli avversari.
Ladybug e Chat Noir erano quelli che riuscivano ad affrontare con maggior decisione quei capi di vestiario, mulinando le loro armi in sincrono così rapidamente che sembrava fossero abituati a lottare insieme da sempre nonostante per la ragazza fosse praticamente la prima volta. La corvina afferrò proprio in quel momento con lo yo-yo una maglietta leggera a maniche lunghe di colore rosso acceso che stava per attaccare il gatto alle spalle, lanciandola via prima di colpire con un calcio uno stivale intenzionato ad approfittare della sua apparente distrazione. Allo stesso tempo, il biondo ruotò il bastone davanti a sé per proteggersi da un poncho animato, prima di colpirlo con l'estremità dell'arma e bloccarlo a terra. Passò solo un secondo prima che l'eroe di Parigi lasciasse la presa per difendersi dall'attacco di un paio di pantaloni color giallo limone che tentarono di sferrare un calcio, prontamente bloccato dal bastone. A quel punto, un paio di ballerine lo colpirono dietro alle gambe, facendolo cadere in ginocchio, ed il poncho di poco prima ne approfittò per infilarglisi addosso passando dalla testa, stringendolo con sempre maggior forza ad ogni secondo che passava.
« Cataclisma! » Chat Noir quella volta reagì prontamente, disintegrando l'indumento grazie al proprio potere e rimettendosi in piedi mentre la compagna dai capelli scuri lo proteggeva per concedergli il tempo necessario a riprendersi. La ragazza approfittò infatti di un momento di relativa calma mentre utilizzava lo yo-yo – facendosi da scudo contro ben quattro calzature diverse – per accertarsi che il biondo fosse in grado di proseguire la battaglia.
« Stai bene, Chat Noir? »
« Benissimo! Sai, quel poncho non si adatta bene al mio stile » sdrammatizzò l'altro, iniziando subito a duellare con una gonna a balze. Il commento bastò per far capire a Ladybug che il compagno era ancora in ottima forma, perciò la ragazza tornò a concentrarsi e dopo aver preso un respiro profondo si mise a correre, travolgendo indumenti e scarpe sulla sua strada con lo yo-yo.

A breve distanza da loro, Queen Bee aveva sferrato un colpo dopo l'altro con la trottola, allontanando ogni capo di abbigliamento ed ogni calzatura prima che si avvicinassero troppo. La strategia durò fino a quando un paio di guanti non le arrivarono alle spalle, premendole sulla bocca tanto forte da obbligarla a mugugnare e dimenarsi nel tentativo di staccarseli di dosso. Allo stesso tempo, una camicia da donna nera la bloccò da dietro, afferrandola da sotto le braccia, e subito dopo, per non farsi mancare nulla, si aggiunse alla mischia anche un cappello a bombetta che si infilò a forza sul capo della bionda fino a coprirle gli occhi.
« Queen Bee! » Carapace, nel vedere la compagna in difficoltà, stava per raggiungerla di modo da darle una mano, ma la sua strada fu rapidamente bloccata da un paio di tacchi a spillo che finirono per battere ripetutamente le suole sullo scudo verde, senza dargli tregua. Rena Rouge intervenne usando il flauto per spazzare via un paio di calzoncini corti, coprendo come promesso le spalle al corvino, ma nemmeno lei riuscì ad allontanarsi dalla sua posizione per dare una mano alla bionda.
In poco tempo, i due erano stati circondati da diversi indumenti, cosa che li costrinse a battere in ritirata.
Alla fine, Carapace comprese che anche in due non sarebbero stati in grado di far fronte a tutti quegli avversari, perciò strinse la compagna per la vita e, una volta sicuro che fosse ben protetta dietro lo scudo, caricò a testa bassa gli indumenti che sbarravano loro la strada con l'intento di andare ad aiutare Queen Bee insieme a lei.
Una volta raggiunta la loro compagna – ormai immobilizzata per via dell'intervento di una sciarpa – sollevò il braccio per attivare il proprio potere speciale « Scudo protettivo! »
Dopo quelle parole, dal braccialetto si formò una sfera di colore verde che divenne sempre più grande fino a diventare una cupola di energia, similmente ad un guscio di una tartaruga, e che finì per circondare i tre eroi proteggendoli dagli attacchi esterni. Da quel momento, abiti e scarpe si ammucchiarono poco alla volta attorno alla cupola colorata, attaccando con l'intento di romperla in qualche modo, ma senza successo.
Il Miraculous di Queen Bee a quel punto era praticamente a portata di mano di uno dei due guanti, il quale si era avvicinato al capo della bionda per sfilarlo dalla sua chioma non appena il cappello gli aveva lasciato campo libero. Rena Rouge e Carapace, tuttavia, si affrettarono a strappare rapidamente tutti i capi di abbigliamento che stavano importunando la bionda e sventarono il piano appena in tempo, e solo allora tutti e tre insieme tirarono finalmente un sospiro di sollievo.
« D'accordo, ora siamo al sicuro, ma... Come li aiutiamo? » chiese Rena Rouge dopo qualche secondo, puntando gli occhi su Ladybug e Chat Noir e suscitando così un forte dubbio nel suo compagno.
« Io... Ecco... » la mossa evidentemente non era stata delle migliori, ma a Carapace era sembrata la più adatta all'occasione. Il problema, a quel punto, era liberarsi del mucchio di capi di vestiario che li stavano attendendo al di là della protezione creata dall'eroe. Sarebbero bastati cinque minuti, dopo di che non avrebbero avuto scampo e sarebbero stati travolti.
« Non ci posso credere! Allora siete davvero due incapaci! » esclamò Queen Bee, che sembrava non essersi nemmeno resa conto che era merito dei due compagni se non aveva ancora perso il suo Miraculous.
« Queen Bee, se non lo avessi notato... Ti abbiamo appena salvata da quei vestiti zombie, o qualunque cosa siano » replicò la castana, incrociando le braccia al petto con aria contrariata e portando la compagna ad abbassare lo sguardo sui capi di abbigliamento stracciati.
A quel punto, quest'ultima esitò qualche secondo, ma alla fine si schiarì la gola e diede loro le spalle « Suppongo... Che in fondo siate un po' meno incapaci di quanto sembrate »
Una frase che, detta da Chloé, era quanto di più simile ad un complimento avrebbero potuto ottenere quei due.
La ragazza akumizzata, nel frattempo, non aveva fatto altro che osservare la battaglia con un sorriso compiaciuto sul viso, certa che entro breve avrebbe avuto tra le mani tutti e sei i gioielli. Non a caso, i due ragazzi all'esterno della cupola stavano venendo sopraffatti poco alla volta a causa del numero elevato di nemici.
Ladybug era così presa dalla battaglia da non essere in grado di trovare un momento per utilizzare il Lucky Charm, e benché Chat Noir stesse facendo del suo meglio per crearle un'occasione per raggiungere Madame Mode, tutti quei capi di abbigliamento e tutte quelle calzature erano così tanti che era difficile persino gestirli. I vestiti stracciati, caduti a terra e sconfitti, erano ben pochi.
Non avendo più un riparo sicuro, Viperion aveva finito per indietreggiare ulteriormente, e fece appena in tempo a notare un abito dalla fantasia floreale che volteggiava verso di lui prima di stringere i denti e ruotare la testa del serpente per tornare al punto di partenza.

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