20- "Fuck off"

49 4 1
                                    

La mia migliore amica era una stronza e per colpa sua il mio ragazzo mi aveva lasciato.

Louis se ne era andato insieme ai ragazzi, Jay e le sorelle di Louis erano andate a casa di Lottie e io e Kate, eravamo nella stessa casa sì, ma non ci vedevamo mai e se succedeva ci ignoravamo, o meglio, io la ignoravo: per colpa sua avevo perso il mio fidanzato, la persona che amavo.

Passavo intere giornate in camera a maledirmi per tutte le cazzate raccontate a Louis e no, quando la mattina mi svegliavo non era tutto un incubo, era la realtà, per quanto facesse male.

Tu: Louis ti prego io ti amo, volevo solo proteggerti
Tu: rispondi per favore

In risposta non ricevevo nulla, ma me lo aspettavo, forse però una speranza ce l'avevo.

"Harry, ti prego aprimi"
"Kate vattene"
"L'ho fatto solo per voi, se Louis avesse saputo la verità per conto suo sarebbe stato peggio"

Aveva la voce spezzata.

Dai miei occhi uscirono delle lacrime di rabbia.

"Peggio di così non potrebbe andare"
"Harry..."
"Vaffanculo Kate"

Dopo poche ore, anche se non avrei dovuto farlo chiamai Niall.

"Che cosa vuoi Harry?"
"Louis è con voi?"
"Perché dovrei dirtelo?"

Sentii qualcun altro che parlava e un fruscio.

"Harry... Sono Liam, lascia perdere Niall, comunque sì Louis è qua"

Non sembrava arrabbiato, o alme o non come Niall.

"Ok, potresti dirgli... Che lo amo"
"Glielo dirò. Ciao Harry"
"Ciao Liam"

***

Erano giorni che non dormivo.

Passavo le notti a piangere e a pensare che se avessi detto la verità sarebbe stato tutto perfetto.

Una sera, quando Kate era già in camera sua, andai in cucina presi la prima cosa alcolica che mi capitò alle mani e cominciai a bere.

Bevvi solo qualche sorso perché mi resi conto di star facendo una cavolata.

Tornai al piano di sopra e, passando davanti alla camera di Kate, sentii che parlava con qualcuno singhiozzando.

"Liam è tutta colpa mia"

Non rimasi ad ascoltare, non volevo sentire quello che diceva anche se era vero: era tutta colpa sua.

***

Passarono altri giorni e facevo finta che non mi importasse ma in realtà mi mancavi da morire.

Perché ci innamoriamo?

Me lo sono sempre chiesto.

Anzi la vera domanda è: perché ci innamoriamo se poi soffriamo?

Volevo chiederlo a Kate, ma ero troppo orgoglioso per parlarle.

In realtà è sempre stato così, c'era sempre qualcosa che mi fermava

Nonostante sapessimo molto l'uno dall'altra non ci dicevamo molte cose.

È stato così fin da subito.

Spesso mi accorgevo che era triste e viceversa, ma nessuno dei due ha mai fatto nulla. Ci limitavamo a tenerci tutto dentro.

Quindi finiva così: in silenzio, da soli, anche se non lo eravamo completamente; a farci compagnia c'erano tanti dubbi, tante cose da dire, cose lasciate a metà e la paura di parlare.

Non potevo perderla.

Non anche lei.

Ero deciso.

Fanculo a tutte le paranoie e le paure: volevo buttare giù tutti quei muri e farle quella domanda che mi perseguitava da giorni, ma soprattutto volevo farle capire che possiamo dirci tutto.

"Hey posso parlarti un attimo?" Chiesi affacciandomi nella sua stanza

Stava scrivendo, seduta alla scrivania.

Si sorprese vedendomi e la capivo; l'avevo ignorata per giorni.

"Se hai intenzione di litigare di nuovo allora puoi andare" rispose secca tornando a scrivere

"No. Non ho più voglia di litigare"

Mi sedetti sul letto e lei si girò verso di me.

"Quindi? Vuoi di nuovo dirmi che sono stata una stronza? Vuoi ricordarmi che ho sbagliato? Va bene. Te lo lascerò fare, perché hai ragione. Ho fatto una cazzata e mi... Mi dispiace. Davvero"

Non sapevo che dire.

Kate non ammette quasi mai di aver torto.

"Kate..."
"Aspetta" mi interruppe "se Lou adesso è arrabbiato con te è solo colpa mia. Se vuoi continuare ad essere arrabbiato con me ti capisco"

Aveva la testa china e piangeva e piangevo anche io.

Mi avvicinai e la strinsi come non avevo mai fatto.

"No, è colpa mia. E poi non posso continuare ad essere arrabbiata con te, non ce la faccio più ad ignorarti, non riesco a fare finta che non mi importa più nulla di te"

Ci sciogliemmo dall'abbraccio e decisi di farla quella domanda.

"Io sono venuto qua non per litigare, neanche per dirti che hai sbagliato, volevo solo chiederti una cosa: tu sai che non ci parliamo quasi mai delle cose brutte che proviamo, ci raccontiamo solo cose belle, ma adesso non riesco a pensare alle cose belle"

Mi guardò ancora con le lacrime agli occhi.

"È normale non parlare delle cose spiacevoli che ci accadono nella vita, di solito cerchiamo di scappare dalle cose brutte"

Le rare volte che facevamo un discorso serio Kate non mi guardava mai negli occhi, forse per paura di trovarci qualcosa dentro, forse dei ricordi, ma stavolta non era così: mi guardava, con gli occhi ancora lucidi, così come i miei.

"Che mi volevi chiedere?"
"Perché ci innamoriamo se poi fa sempre così male? Dicono tutti che se c'è amore in una relazione allora non finirà ma io... Lo amavo"
Abbassai la testa e scoppiai di nuovo a piangere.

Kate mi accarezzò i capelli e mi tirò su la testa.

"Farà anche male, ma se ci innamoriamo è perché prima stiamo bene, e non ci sentiremo mai più così, non troveremo un'altra persona che ci farà sentire come la prima volta"

Ventesimo capitolo!
Siamo quasi alla fine di questa ff, voglio piangere.
I-❤️

Our Dangerous, Crazy and Beautiful LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora