Capitolo 42

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JULIAN

Percorrevo la strada con un unico pensiero fisso “ricordare Arianna". Non sapevo cosa mi fosse successo, ne perché proprio a me, ma ero certo che dovesse esserci un modo per ritrovare la mia memoria. Sapendo la verità ero ancora più deciso ad affrontare qualsiasi cosa  pur di ricordarmi il perché  avessi conosciuto Arianna e il perché l'avessi portata su Atlantide. inoltre volevo capire se l'avevo fatta conoscere anche ai miei genitori e perché mia sorella sembrava così tanto legata a lei. In pratica mi domandavo parecchi quesiti. Cercai di riordinare le mie idee per chiedere le cose più importanti che ,probabilmente, Sophie conosceva. Presi un bel respiro e mi rivolsi a lei senza distogliere lo sguardo dalla strada.

-Prima hai parlato di Eliana...che io ricordi dovrebbe essere la regina della foresta nera …se non sbaglio...però non puoi riferirti a lei o si?-

Chiesi dubbioso corrugando la fronte pensieroso. Sophie prese un bel respirò e annui.

-Si è proprio lei...Aria è sua nipote....Sua madre ed Eliana sono sorelle...o almeno lo erano....Eliana ha ucciso Armonia per i suoi poteri...Ma non ottenne niente...perché i poteri necessari gli aveva ormai ereditati Arianna-

Quella affermazione mi confuse. Come poteva una donna uccidere sua sorella per ottenere i suoi poteri? Io ero certo che i membri della famiglia reale ereditassero tutti lo stesso identico potere. Sia per essere certi che riuscissero  a governare, sia per intervenire in soccorso nel caso in cui l'effettivo regnante fosse impegnato con altre situazioni. Infatti Io e Sophie avevamo gli stessi poteri. Fatta eccezione per l'utilizzo del ghiaccio che Sophie padroneggiava maestosamente.

-perché voleva i poteri di sua sorella? non è nata con gli stessi?-

Chiesi incerto e dubbioso. Vidi, con la coda dell'occhio, Che Sophie scosse la testa. Poi sospirò e continuò.

-No...per qualche strana ragione non ha avuto gli stessi poteri...Ha intrapreso la via dell'oscurità...e ha deciso di prendersi quei poteri in maniera alternativa-

 - ossia ?-

-Attraverso un sacrificio...Ho letto, in alcuni libri, che esiste un rituale che permette di trasferire i poteri dalla vittima al carnefice...-

Disse con sguardo cupo e triste, deglutendo agitata. Era chiaro che l'idea la spaventasse. Corrugai la fronte dubbioso e confuso ,mentre numerosi pensieri mi affollarono la mente. Una miriadi di scene orrende mi passarono davanti agli occhi, mi sentii disgustato al solo pensiero che la vittima di quei sacrifici potesse esse proprio quella ragazza. Chiusi gli occhi per una frazione di secondo ,per poi aprirli e osservare con più attenzione la strada davanti a me.

-di che rituale si tratta?-

-Esiste un pugnale...forgiato dal fuoco di un drago,  l'elsa deve possedere tutti i minerali preziosi conosciuti, compreso il diamante di giada, così da incanalare perfettamente il potere.... Dopo una serie di formule il pugnale viene infilzato nel cuore e , mentre la lama affonda nel petto della vittima, i suoi poteri si trasferiscono alla mano di chi impugna l'elsa...-

Disse con disgusto, chiudendo gli occhi di scatto, come se avesse appena immaginato la scena, mentre si compiva davanti a lei. Deglutii agitato, il cuore accelerò i suoi battiti, il respiro mi si bloccò in gola. Temevo che ogni nostro possibile sforzo fosse ormai vano. Temevo di averla realmente uccisa. Scossi la testa con decisione, non poteva essere successo realmente.

-è...è possibile che non abbia ancora compiuto il rituale?-

-forse...Aria è molto forte...magari teme una sua rivolta e quindi di essere sconfitta....magari sta aspettando che sia abbastanza debole da compiere il rito in completa sicurezza...o, forse, spera sia lei stessa ad offrirsi per il sacrificio...-

Le cronache di Atlantide:Il sortilegioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora