Capitolo 54

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JULIAN

Prenderla in braccio, Saperla al sicuro, Vedere Landsky alle nostre spalle mi riempii il cuore di orgoglio e gioia. Temetti così tanto per la sua incolumità che, forse, solo la mia morte mi avrebbe permesso di superare questa possibile tragedia. Se mai gli fosse accaduto qualcosa di veramente grave non avrei più dato un senso alla mia esistenza perché mi sarei incolpato in eterno.

Tuttavia, con nostro immenso terrore, proprio quando ormai credevamo di esser scampati al pericolo, Avvistammo l'unico essere che, in quel momento, non fu il caso di incontrare.

- IAKUSA!-

Gridò con terrore Aria, sgranando gli occhi e tremando a dismisura. Osservava il possente drago con assoluta angoscia, quasi avesse assistito a scene orrende e terribile con protagonista quell'enorme bestione.

-Non possiamo Affrontarlo! Connor ci ha avvisati! Solo una lama forgiata da fuoco di drago potrebbe ucciderlo...!-

Gridai rivolgendomi a mia sorella, poiché sapevo che Aria, ormai, fu troppo impaurita e debole per capire e darci una sua opinione. Infatti rimase immobile con il fiato spezzato, postura eretta e rigida e le lacrime agli occhi. Fu evidentemente terrorizzata e preoccupata. Infatti pure i suoi cappelli si tinsero di strisce arancioni e blu. Su di lei ,in quel momento, non si poteva contare.

Sophie invece, pur avendo utilizzato una gran quantità di energie e incantesimi, annuì con fare pensieroso, senza distogliere lo sguardo, sicuro e deciso, dal drago.

-E se lo congelassi?-

-COSA?!-

La sua domanda fu così spontanea e naturale che non riuscì a credere che lo stesse proponendo seriamente. Tuttavia, la sua espressione convinta e decisa, mi diede la conferma che fosse assolutamente sincera. Lei, dopo aver sentito la mia esclamazione di incredulità, annuì con decisione e continuò con la sua spiegazione. Suscitando in me sia incertezza che speranza.

-Si! E se congelassi il suo fuoco raggiungendo le sue membra interna affinché non nuoccia a nessuno?-

-E pensi possa ucciderlo?-

-No! Ma potrebbe bloccarlo e poi tu potresti creare un portale per darci la possibilità di fuggire ....almeno per esser certo che non possa più aggredirci!-

Esclamò incerta, scrollando le spalle e osservandomi con estrema attenzione. Mentre teneva ben salde le redini del suo cavallo alato. La guardai ,per qualche istante, incerto sul da farsi. Poi annuii con decisione e fissai attentamente Iakusa.

-D'accordo! allora preparati ad agire!-

Lei annui con ancora più decisione e puntò il suo sguardo verso l'enorme bestione difronte a noi. Non passò molto tempo da quando, il drago, finalmente ci avvistò e decise di attaccarci. Puntò i suoi enormi occhi ambrati su di noi e si immobilizzò in aria muovendo le li per rimanere sospeso nel cielo. Poi, quasi avesse avuto un sussulto di gioia per il nostro avvistamento, mosse leggermente la testa e volò su di noi in picchiata, preparandosi a lanciare una potente palla di fuoco.

Sentii il corpo di Aria irrigidirsi immediatamente non appena vide il drago volare verso di noi ,non percepii più neanche il suo respiro. Temetti potesse esser in qualche modo svenuta. Tuttavia, osservandola bene, per quanto quella posizione lo permettesse, sembrò solamente paralizzata dalla paura. Con gli occhi sgrananti e le mani strette a pugno sulle redini, accanto alle mie.

In quel momento non sarei riuscito ad agire in alcun modo. Potevo solo trafiggerlo con una spada, ma solo se quest'ultima fosse stata potenziata dal fuoco di un drago che fosse stato consapevole e certo di ciò che avrebbe creato il suo gesto. Potevo solo sperare che, l'idea di Sophie, fosse valida e che sarebbe riuscita a metterla in atto alla perfezione.

Le cronache di Atlantide:Il sortilegioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora