capitolo 18

1K 38 12
                                    

ARIANNA

Landsky era un regno assolutamente strabiliante. Era sospeso in aria a più di 100 metri d'altezza. Era costruito sopra un enorme montagna capovolta. Si intravedevano fiumiciattoli che scorrevano indisturbati attraverso la parete della montagna che sosteneva il regno, fino a cadere giù , come enormi cascate , verso il terreno che dubitavo si potesse vedere.

Tutto il regno rischiava di essere avvolto nel buio, se non fosse stato per le migliaia di lucine che erano sospese in aria, come tantissime lanterne, che tuttavia rimanevano immobili al loro posto. Le quali illuminavano  l'intero regno in maniera impeccabile, così da permettere ai visitatori di ammirare al meglio quel fantastico regno.

Il castello padroneggiava possente  sopra una collina che si affacciava sull'intero regno . Aveva torri molto alte , e il marmo di cui era costruito era di un bellissimo giallo pallido. Non era posto in una pianura, solo la parte in cui eravamo atterrati lo era, poiché dalla parte opposta vi era un enorme scarpata che  permetteva  l'intera visuale su Landsky.

Le carrozze atterrarono con un tonfo al centro della piazza posta appena fuori del castello. Attraverso i finestrini vidi  che su un lato della piazza, in mezzo al giardino, c'erano già numerose carrozze parcheggiate. I cavalli invece erano liberi di scorrazzare a piacimento per tutto il regno, sia librandosi in aria, sia camminando indisturbati nei dintorni mentre brucavano l'erba indisturbati.

Dei paggetti vennero incontro alle nostre carrozze appena atterrate, e aprirono gli sportelli facendoci  un inchino. Julian fu il primo a scendere e, come gesto di galanteria, allungò la mano verso di noi, me e Sophie, per aiutarci a scendere senza inciampare nei vestiti e negli scalini. Non appena posai il piede fuori dalla carrozza, alzai il viso, per ammirare meglio il castello.

Il regno era addobbato a festa. C'erano numerosi festoni colorati. Dalle finestre delle torri del castello, erano state calate degli enormi stendardi reali, che rappresentavano lo stemma del regno, un falco con le ali spiegate, una corona in testa, e un pugnale nel becco, sotto aveva lo sfondo diviso in due colori azzurro come il cielo e oro come il sole.

Gli stessi stendardi erano stati  messi tutto attorno alla piazza su cui eravamo atterrati. Al centro della piazza c'era una possente statua in marmo. rappresentava un re ,con corona e mantello, in piedi in una postura regale, la spada saldamente impugnata era conficcata sulla base della statua. Dietro di lui due enormi uccelli  erano un po' ricurvi, con un espressione attenta e guardinga. Le ali erano ripiegate ma sembravano pronti a spiccare il volo in ogni momento. Loro osservavano ai lati del re ,come due guardie del corpo ,mentre il re aveva lo sguardo fisso e deciso verso il portone d'ingresso del castello. Il quale era enorme fatto con legno di quercia abbellito con decorazioni dorate e, in quel momento, per l'occasione, era spalancato per dare il benvenuto agli ospiti.

Le guardie erano all'esterno del castello, ai lati del portone, come sentinelle. Scrutavano tutti con estrema attenzione.

Altri paggetti erano intenti a dare il benvenuto ad altre carrozze, oppure accompagnavano gli ospiti all'interno del castello. Tutte le dame erano vestite con abiti pomposi , voluminosi e colorati. mentre gli uomini indossavano semplici smoking.

-signori  seguitemi-

Disse il paggetto, una volta che anche il re e la regina , della città di diamante, ci raggiunsero. poi il paggetto si girò per farci strada sino all'interno del castello.

Nessuno di noi disse niente, poiché eravamo intenti ad ammirare il regno in tutto il suo splendore, ci limitammo ad annuire in risposta.

Il portone, essendo  spalancato, ci permise già, di vedere l'interno del castello, il quale sembrava terribilmente lussuoso, proprio come ogni regno che avevo visitato. Era estremamente luminoso, una volta raggiunta la soglia, riuscii ad ammirare meglio  il salone d'ingresso.

Le cronache di Atlantide:Il sortilegioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora