-Surprise-

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Quella mattina per Jimin non era stata il massimo, era stato felice di essersi svegliato con Jungkook per la prima volta dopo tanto ma si era sentito male a causa della fatica della sera prima e i biscotti che solitamente riusciva a mangiare a colazione non riuscirono a stare nel suo stomaco per molto; il maggiore era sempre rimasto al suo fianco, lo aveva aiutato a raggiungere il bagno reggendogli anche la flebo e lo aveva assistito nel momento più duro, per Jimin era diventato anche leggermente doloroso, la gola gli bruciava per la bile che ne usciva fuori.
Jin aveva detto che nonostante la terapia questi momenti potevano ancora succedere, era un percorso lento nonostante cambiasse da persona a persona, inoltre Jimin era stato senza cure per molti anni quando era ancora un senzatetto, ciò aveva peggiorato la sua situazione, era fortunato a non aver preso alcun tipo di infezione o altri tipi di malattia a causa della scarsa igiene, ma il suo organismo ancora risentiva di quel periodo, c'era bisogno di tempo ma era anche il tempo stesso il loro nemico, Jimin sembrava perdere vitalità ogni giorno che passava invece di acquistarla, almeno per quanto riguardava l'esterno perché d'altro canto Jimin sprizzava voglia di vivere da tutti i pori, era un ragazzino ancora e voleva godersi la vita insieme al suo Jungkook.

"Va meglio Minnie?" Jimin annuì a quella domanda accocolato sul petto del maggiore con gli occhietti chiusi, stanco, c'era un leggero solicino che illuminava tutta la stanza, faceva sembrare come al solito Jimin un angelo, i capelli biondi riuscivano proprio a dargli quell'aria angelica che già il suo volto possedeva, il pigiamino bianco poi completava l'eterea vista.
Il maggiore accarezzò piano la guanciotta di Jimin, era leggermente incavata adesso, anche la linea della sua mascella era più pronunciata, agli occhi di Jungkook era sempre bellissimo ma gli mancava poter toccare la sua carne morbida e sana, voleva solo il bene per il suo piccolo angelo e sapeva che quella magrezza non lo fosse, bastava guardarlo.
"Bene così" bacio dolcemente la fronte del ragazzo, quel gesto fece sorridere Jimin, non importava quante volte si sentisse male, se c'era Jungkook con lui stava sempre meglio e si sentiva al sicuro, protetto.
"Mi dispia-" Jungkook non lo fece nemmeno finire stavolta, lo baciò a stampo per zittirlo "Minnie" lo riprese, non servì nemmeno dire altro, Jimin aveva capito che non volesse scuse.
"Va bene...oggi lavori?"
"No, sono tutto per te"
Il castano sorrise
"Che bello hyung"
Jimin avvolse le braccine intorno al collo del ragazzo, la sua vocina era sempre leggera e leggermente acuta nonostante fosse cambiato e maturato molto, Jungkook adorava sentirlo parlare.
"tra l'altro avevo preparato una sorpresa...ma se sei troppo stanco possiamo rimandare"
"Una sorpresa?!"
Jimin amava le sorprese, infatti i suoi occhietti si illuminarono subito, Jungkook sorrise a quella vista
"Se ti fa sorridere così tanto non rimandiamo niente"
"Tu mi rendi felice hyung...però la sorpresa...la voglio!"
Ridacchiò dolcemente, dovette fermarsi per un colpetto di tosse a causa della gola in fiamme, Jungkook gli fece bere un po' d'acqua che Jimin accettò volentieri
"Allora facciamo così, oggi proviamo a mangiare qualcosa a pranzo e poi ti porto fuori mh? C'è un bel sole, ti farà bene un po' d'aria"
"J Jungkook..."
All'improvviso Jimin sembrava leggermente più triste
"Che c'è Minnie, non sei più felice?"
"No no lo sono ma...stai praticamente assistendo un malato..."
Quelle parole colpirono Jungkook, cosa stava dicendo Jimin?
"invece dovresti divertirti durante il weekend come tutti gli altri..."
Il piccolo aveva le lacrime agli occhi, ogni volta era sempre così, Jimin sempre meno sicuro di sé stesso, si sentiva colpevole, le sue manine tremavano leggermente, aveva ultimamente spesso sbalzi d'umore.
Jungkook sospirò, gli prese dolcemente le mani e le baciò
"Voglio stare con la persona che amo, Jimin voglio stare con te, per me non si tratta di assistere un malato, nemmeno di non godermi il weekend, anzi starei male a non farlo, tutti mi dicono di prendere una pausa e riposarmi ma sai cosa? Tu sei il mio riposo, non ho mai ascoltato gli altri perché non sanno niente di noi, sono adulto e prendo le mie scelte, e Jimin per me sei e sarai sempre tu la mia unica scelta...non importa quante volte te lo dovrò dire, se serve a conviverti che voglio solo stare con te allora lo dirò ogni volta che servirà...ti amo Park Jimin, ti amo e voglio passare questo e altri infiniti weekend e altri infiniti giorni con te ovunque ci troviamo"
Jungkook posò la fronte su quella di Jimin, il minore scoppiò a piangere, stavolta non di tristezza ma di pura gioia, strinse per quanto poteva Jungkook a sé, si sfogò, non piangeva con lui da un bel po', tendeva a non farsi vedere in quelle condizioni ma non aveva più retto ed anzi lo stava facendo sentire meglio piangere un po' con Jungkook, anche al maggiore scapparono qualche lacrima
"G grazie di esserci...sempre, ti amo anche io Jeon Jungkook"
"Grazie di esistere piccolo angelo, mi fai bene al cuore"
Si baciarono dolcemente tra le lacrime che invece erano salate, si dovettero staccare all'arrivo dell'infermiere che passava come ogni giorno a controllare le condizioni di Jimin.
Jungkook lo guardò un po' infastidito mentre Jimin era imbarazzato con le guanciotte rosse, si asciugò velocemente le lacrime;
Nonostante Jungkook passasse spesso di là non aveva ancora conosciuto l'infermiere in questione, a pelle non gli piaceva granché, forse perché era un bel ragazzo e Jimin lo vedeva più spesso di lui.
"Oh lei deve essere il famoso Jungkook di cui parla sempre Jiminie, piacere di conoscerla il mio nome e Jay e sono l'infermiere di questo biondino qua"
Jimin sorrise, Jungkook per niente, si limitò a stringere la mano, come aveva chiamato il suo Minnie?
"Sono Jungkook sì, il fidanzato di Minnie, ci credo che ti abbia parlato spesso di me, ci manchiamo sempre molto vero amore?"
Era buffo come Jungkook marcava le parole come amore, o fidanzato o Minnie, stava marcando il territorio? Il detto era 'prevenire è meglio che curare' no?
"Ed è uno di quelli gelosi a quanto vedo" l'infermiere ridacchiò
"Non si preoccupi, sono un mero infermiere, nonostante Jimin sia così carino...allora oggi come va eh biondino?"
Jungkook era molto infastidito al comportamento dell'infermiere, perché doveva prendere così confidenza? Jimin sembrò accorgersene infatti gli posò una manina su quella del più grande.

La visita passò senza troppi intoppi, Jimin si comportò come al solito, aveva un sorriso leggero e rispondeva con cura alle consuete domande, fu pesato e monitorato ma lo sguardo e l'aura di Jungkook erano talmente intensi da rendere palpabile l'aria nella stanza, era veramente geloso del suo Jimin, se avesse avuto una laurea in medicina ci avrebbe davvero pensato lui a fare quella visita.
"Il mio Jungkook è geloso~" cantilenò Jimin una volta che l'infermiere fu uscito con i suoi dati, Jungkook teneva il muso, la mascella era contatta più del necessario.
"Tsk ma hai sentito come ti parla? Viene sempre lui qua? Avrà fatto in modo di essere solo lui"
Jimin ridacchiò, era un po' felice della gelosia del fidanzato, lo facevano sentire un po' prezioso come non si sentiva da molto anche se per Jungkook era la cosa più preziosa che possedesse.
Jimin si mise in ginocchio accanto al maggiore seduto sul letto, lo abbracciò da dietro nonostante a causa della differenza di taglia era un po' difficile circondare tutte le sue spalle, gli lasciò un bacino sul collo e Jungkook sembrò rilassarsi solo a quel gesto.
"Sì viene sempre lui perché Jay è affidato a me, ha sempre lo stesso turno mister gelosone, è un ospedale non un sito di incontri"
Jimin ridacchiò, nonostante la gelosia Jungkook era felice di farlo ridacchiare
"Vieni qua tu, a chi dici mister gelosone eh biondino?"
Jungkook aveva ripetuto il nomignolo dato da Jay imitandolo a presa in giro e lo prese in braccio facendogli del solletico anche se leggero per non staccare nessuna flebo o far affaticare Jimin, i due ridevano, il minore si dimenava per quanto potesse, ma si stava divertendo ed era più sereno rispetto agli altri giorni, infine si calmarono e tornarono abbracciati come sempre, d'altronde si sa, si torna sempre dove si è stati bene.

Alla fine Jimin aveva mangiato metà della sua zuppa e per adesso era riuscito a non rigettarla, era molto leggera perciò si sperava che non si sentisse male nelle ore successive.
Il biondino era talmente eccitato dalla sorpresa di Jungkook che non stava un attimo zitto, faceva mille domande ed ogni volta il maggiore sorrideva commosso alla sua felicità, per lui era davvero tanto rendere felice Jimin in un momento così difficile per loro.
Il maggiore dopo aver preso un caffè alle macchinette successivo al pranzo aiutò Jimin a vestirsi per uscire, o meglio a coprirsi un po' di più, era ancora in pigiama ma si mise un cardigan lilla in lana per essere più carino, il minore voleva sentirsi carino e voleva farsi carino per Jungkook e non rimanere nel suo monotono pigiamino bianco.
Jungkook lo aveva aiutato anche a truccarsi un po' sotto richiesta di Jimin e lo aveva pettinato con cura mettendogli qualche mollettina scelta da lui prima di mettergli le sneakers ai piedi dello stesso colore del pigiama.
Gli mise il cellulare nella borsetta sempre scelta da Jimin e lo aiutò a sedersi sulla sedia a rotelle per non farlo affaticare camminando, avrebbe voluto tenerlo in braccio ma Jimin aveva insistito per non far affaticare nemmeno Jungkook nonostante per lui il biondino non pesasse niente, rispettò comunque la sua scelta ed insieme uscirono nel giardino dell'ospedale.
Jimin aveva sempre la flebo al braccio che avevano attaccato alla sedia a rotelle, fortunatamente non aveva bisogno di nessun sondino al naso, perciò,oltre la flebo e le sue condizioni, uscire all'aria aperta con il maggiore lo faceva sentire un po' più vicino alla normalità, a quella che era la sua vita con Jungkook prima di essere ricoverato là.
Prese un bel respiro, lo presero entrambi, camminarono un po'prima di  avvicinarsi ad una panchina del giardino, era davvero molto grande, Jungkook aveva pagato per quella clinica privata perché era una delle migliori, non aveva badato a spese per il suo bimbo.
Il maggiore si sedette, ora era circa all'altezza di Jimin, lo baciò dolcemente.
"Hyung, la sorpresa?"
"Sta arrivando, sei un curiosone"
Jimin annuì ridacchiando
"Oh eccola, guarda là"
Jungkook indicò un punto indefinito del giardino, Jimin seguì quella direzione con lo sguardo assottigliando leggermente gli occhietti stanchi che poi spalancò una volta capita la sorpresa.
Non credeva ai suoi occhi, il suo cuore prese a battere velocemente, strinse d'istinto la mano di Jungkook che si stava godendo la vista sogghignando sotto i baffi 'sono un ottimo fidanzato' pensò vantandosi da solo.

"T Taehyung..." Fu l'unica cosa che Jimin riuscì a sussurrare con le lacrime agli occhi.

𝐈'𝐦 𝐟𝐢𝐧𝐞 𝐛𝐞𝐜𝐚𝐮𝐬𝐞 𝐲𝐨𝐮 𝐚𝐫𝐞  (Jikook/Kookmin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora