3 capitolo

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Alexander.
Non faccio altro che guardarla e così bella e ora mi appartiene.
Dopo un'ora arriviamo al aereo porto scendo dalla macchina con lei in braccio e mi dirigo verso il mio jet privato dopo cinque minuti salgo sul jet e vado verso la camera da letto entro e la stendo sul letto e la copro con una coperta pesante chiudo la porta a chiave e mi dirigo verso la poltrona e mi siedo accanto a Dimitri
<< e ora che vuoi fare ?>>
lo guardo negli occhi e alzando un sopracciglio
<< in che senso?>>
<< non mi sembra una ragazza calma e tranquilla sai che ti farà vivere le pene del inferno vero ?e poi tenterà di scappare>>
Io sorrido
<< Lo so che non è come le altre ed io riuscirò sempre a trovarla d'ora in poi lei mi appartiene>>
Lui mi dà una pacca sulla spalla
<< ti ha fottuto il cervello amico>>
Ridiamo a questa sua affermazione e poi l'aereo parte..

Esmeralda.
Mi sveglio e apro lentamente gli occhi mi guardo intorno e mi riviene in mente quello che è successo. Alzandomi dal letto ad il panico e la paura mi assalgono, mi catapulto verso la porta e inizio a colpirla con tutta la forza che ho
<<DOVE CAZZO MI TROVO?>>
dopo un po' la porta si apre ed entra un ragazzo... e che ragazzo, non è possibile che quel fottuto Dio greco sia umano;
<<buongiorno piccola>> <<buongiorno un cazzo, dove mi trovo?>>Lui mi si avvicino e ci sto mettendo tutto il mio autocontrollo per non lanciargli un incantesimo. << calmati adesso, non seve a niente urlarmi addosso ragazzina>>Ok sto per esplodere...o faccio esplodere lui magari, ok sei un bello quanto bastardo gorilla del cazzo...okok devo solo respirare, NON SERVE A NULLA RESPIRARE CAZZO FACCIO PRIMA A FARLO FUORI QUESTO STRONZO!!. <<ok forse io e tu non ci siamo capiti scimmione...DOVE CAZZO MI TROVO!!?>> Lui serra i pugni e vedo la mascella che si contrae << Dimitri vieni qui ora!>> Io non sto capendo un cazzo
<< fammi uscire tu o me ne vado io>> << tu non vai da nessuna parte>>
spunta un altro ragazzo e in una lingua che non conosco, si dicono qualcosa il ragazzo va in bagno e il gorilla mi afferra alle spalle << stai buona>>
Io cerco di liberarmi dalla sua presa ma è più forte di me provo a dargli una testata sul naso ma lui la schiva.<< ci hai provato>> All'improvviso sento un pizzicare sul collo e vedo il gorilla che mi inietta qualcosa, << grazie Dimitri ora puoi andare>>Io sento le forze mancarmi e cado a terra ma prima che mi schianti sul suolo, il gorilla mi prende in braccio e mi metto sul letto
<< non mi scappi piccola ora, dormi>>
Io non riesco più a tenere gli occhi aperti ma prima che mi addormenti del tutto, sento che mi metto qualcosa addosso poi sprofondo tra le braccia di Morfeo.

Alexander.
Ho detto a Dimitri di dargli del sonnifero dopo che sì è addormenta la copro ed esco dalla stanza richiudo la porta a chiave e mi siedo su una poltrona.
<< è un leone non una ragazza>>
<< prima mi stava per dare una testata al naso se non avevo i riflessi pronti, mi rompeva il naso>>Detto ciò ci mettiamo a ridere. Dopo dodici ore di volo finalmente siamo atterrati in Russia per precisione a mosca la mia madre patria
Prendo Esmeralda che ancora dorme
E gli metto il mio cappotto per coprirla qui in Russia fa freddo e non voglio che si ammali. Salgo in macchina e partiamo verso casa mia..
Dopo trenta minuti di viaggio siamo arrivati io scendo con Esmeralda in braccio ed entro in casa dove c'è tutto il personale e i miei uomini che mi salutano io non gli do più di tanto conto e porto la mia tigre in camera ho fatto preparare una stanza solo per lei.

La metto sul letto matrimoniale e la copro con le coperte ed esco dalla stanza, la chiudo a chiave e mi dirigo verso il mio studio
entra uno dei miei uomini correndo
<<zar ieri ci hanno fregato il carico di coca>>
sbattendo i pugni sulla scrivania
<<sapete già chi è stato ?>> <<non lo sappiamo, l'unica cosa che sappiamo è che abbiamo perso tre dei nostri che erano sul camion che trasportava la coca>>
cazzo ha un mese che la situazione va avanti cosi, non faccio altro che perdere soldi a causa di questi attacchi, prima i casinò poi i bordelli e adesso il carico che doveva andare all'estero, ho perso più di 799,400 Rublo << capo siamo riusciti a prendere uno dei loro uomini>>
<< perfetto >>
Esco dal mio ufficio e m'incammino nei sotterranei con i miei uomini ed entro in una delle celle dove si trova uno degli uomini legato a una sedia con delle cinghie e a la faccia tumefatta e quando alza lo sguardo sgrana gli occhi e io faccio un ghigno, togliendomi la giacca del completo e alzandomi le maniche della camicia<< E quindi volete fottermi il carico? Chi ti manda ?.>> Lo guardo negli occhi e vedo solo paura che cerca di nascondere. Come tutti gli altri << non saprai nulla da me stupido russo>>
Sempre la solita cantilena. Lo guardo e vedo fa un sorrisetto beffardo mi dirigo verso l'armadio ed esco una batteria di una macchina e dei cavi e lui mi guarda e vedo un lampo di paura nei suoi occhi che cerca subito di camuffare <<torturami pure non saprai niente da me>>
Gli attacco un cavo a una mano e l'altro cavo all'altra.
<< non si gioca col diavolo dovrebbero avertelo insegnato...potrebbe ucciderti>>
accendo la batteria, il suo corpo trema dalla forte scarica di corrente che ha in circolo in questo momento. Urla e le sue grida sono un suon celestiale per le mie orecchie, il dolore che sta provando mi carica di adrenalina, il dolore e ciò che mi ha sempre salvato riportandomi sempre alla realtà non c'è bene nel mondo e chi crede il contrario è solo un sognatore. Per me che sono cresciuto tra urla e sangue tutto questo non è nulla, certo certe volte mi dispiace e mi disgusta dover torturare e a volte anche uccidere bambini o donne ma se è l'unico modo ben venga non mi farò scrupoli. Dopo un po' stacco la batteria dando pace al suo corpo, prendo delle cesoie prendendo l'indice del uomo <<non amo sprecare il mio tempo con inutili convenevoli quindi non farmene sprecare oltre e parla>> poi fa qualcosa che non avrebbe mai dovuto fare, il bastardo mi sputa addosso <<succhiami il cazzo piuttosto>>
Gli mozzo il dito e lui grida così forte, lo avevo avvisato di non farmi sprecare altro tempo.
Impugno un coltello a serra manico
e glielo pianto nella coscia, lui urla; << dai uccidimi cosi poi non saprai mai la verità>>
Io prendo una sedia e mi siedo di fronte a lui, lo guardo studiando il suo viso, il suo volto e tumefatto dai colpi ricevuti, le sue cosce sanguinano per le ferite profonde dei coltelli, il suo corpo trema ancora per la scossa ricevuta. Perché rischiare la sua vita invece di parlare salvandosi, è questo ha solo una conclusione, sta proteggendo qualcuno che amo. <<parla e ucciderò la persona che ti sta minacciando>> vedo il suo sguardo balenare per un attimo cercando di capire se sto dicendo la verità, poi sospira <<Riccardo Salvatore>>
Ancora quel figlio di puttana di Salvatore, sono anni che siamo in guerra tra noi, lui non accetta che io sia più potente di lui. Tutti mi temono compresa la mia squadra ma lui no, lui non mi teme ma mi sfida, ma adesso basta! Ora pagherà per ciò che sta facendo, lo lasciato perdere fino ad ora ma adesso mi sta facendo perdere troppo denaro. Mi alzo dalla sedia e con un calcio finisce dall'altra parte della stanza andando a finire contro il muro della cella, estraggo la pistola dai pantaloni, lo vedo tremare, i suoi occhi si sbarrano alla vista della pistola, è una nove per ventuno una delle mie pistole preferite.<< Buon viaggio all'inferno bastardo>>;
Gliela punto al centro della fronte e premo il grilletto ed il suo sangue mi arriva in faccia, mi sporca la camicia bianca ed il muro, sento il suo sangue scendere lungo il mio viso. Prendo uno straccio per pulirmi le mani piene di sangue e il viso
<< Tagliategli la testa e speditela a Riccardo salvatore come avvertimento dell'inizio dei giochi...>> Esco dalla cella e mi dirigo nel mio ufficio.

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