Tease & Kill [ Yuwin ]

parte 10

"Quelle dieci persone fanno parte di una mafia".

Sicheng cercò segni di paura o disgusto sul viso di Yuta, ma non ne trovò e continuò.

"E dopo che ho detto loro cosa mi è successo, mi hanno offerto un posto nella loro mafia".

"E ho accettato."

Yuta annuì semplicemente e gli fece cenno di continuare. "Cosa fai in particolare?"

Sicheng era sorpreso che Yuta non fosse disgustato, ma era bello sapere che non lo odiava automaticamente.

"Seduco amministratori delegati o uomini d'affari sporchi e, beh, li uccido."

"Non per qualsiasi motivo, però. Devono aver fatto qualcosa di brutto per farci intervenire. Di solito fanno parte dei circuiti del traffico di esseri umani".

Yuta annuì.

Lui aveva ragione. Sicheng aveva una ragione. I trafficanti di esseri umani erano comunque persone terribili.

"In effetti, la notte che ci siamo incontrati, l'uomo con cui eravamo era il mio obiettivo."

"Quindi adesso è morto?"

Sicheng annuì.

Yuta mormorò comprendendo. Si fissarono per qualche secondo prima di serrare le labbra in un altro bacio.

Questo non era così innocente, e Sicheng stava a cavalcioni su Yuta mentre le loro lingue combattevano.

Dopo qualche minuto si allontanarono, appoggiando le fronti insieme.

Yuta sapeva che il maschio cinese era probabilmente troppo sensibile quella notte per fare qualcosa oltre a quello, quindi non voleva iniziare nulla a meno che Sicheng non lo avesse chiesto specificamente.

"Allora e tu?"

Yuta alzò la testa per guardare Sicheng. "Hmm?"

"Cosa fai Yuta?"

Il suddetto maschio distolse lo sguardo, sentendosi troppo in colpa per dire qualcosa. Sicheng guardò il maschio con preoccupazione.

È sensibile al riguardo?

"Non devi dirmelo adesso, va bene."

Yuta tornò a guardare il ragazzo che aveva in grembo. Il suo cuore si gonfiava quando guardava Sicheng. Il ragazzo stava sorridendo e un'ondata opprimente di senso di colpa percorse il maschio più anziano.

"Okay, grazie Sicheng. Te lo dirò presto, ma non credo di potertelo dire adesso."

Il maschio cinese annuì dolcemente.

"Oh, una cosa." disse Sicheng mentre Yuta alzava le sopracciglia in questione.

"Visto che ti ho parlato della mia mafia, potresti venire nella nostra villa tra qualche giorno per incontrarli?"

"Penso che dal momento che conosci già il nostro segreto, sia giusto che tu vada fino in fondo ."  

"E anche in modo che possano sapere chi altro sa cosa fanno."

Yuta annuì entusiasta. "Certo! Quanto presto?"

Sicheng rifletté per un momento. "Forse tra due giorni? Hai da fare?"

Yuta scosse la testa. "Certo che no! Due giorni va bene . "

"Fantastico! Grazie mille per aver capito Yuta!" disse Sicheng mentre si sporgeva in avanti e spingeva il maschio giapponese sul divano.